Ieri, il 6 dicembre

San Nicola è il guardiano dei poveri, patrono dei caduti, viaggiatori, pescatori e mercanti.  Lo festeggiamo il 6 dicembre. 

 Nella cultura dei diversi popoli, la figura di un San Nicola barbuto che indossa stivali e una lunga veste rossa con fodera di pelliccia, è presente quasi ovunque.  Oggi porta nomi diversi in tutto il mondo, arriva nelle case in un momento diverso, porta regali diversi per bambini e adulti.  Ciò che tutti i Babbo Natale hanno in comune, tuttavia, è che ci portano la gioia di offrire doni, la cura e l'amore disinteressato.

 Ci sono realisti che insistono sempre che non dobbiamo credere a Babbo Natale né ai miracoli, perché nessuno di loro esiste.

 Fortunatamente, l'immaginazione e il cuore dei nostri bambini sono molto colorati e rotondi.  Rallegriamoci di loro finché hanno fede, fiducia e desiderio di meraviglie.  Senza di loro e senza i racconti, potrebbero non esserci miracoli nella vita.  Abbiamo bisogno anche di questo mondo di miracoli, di questa mentalità.

 Spesso non ci accorgiamo nemmeno delle meraviglie della vita quotidiana, anche se la Vita stessa è composta da molte, molte di queste meraviglie quotidiane.  Dovremmo essere felici quando il sole splende magnificamente, quando i fiori si aprono, quando cade la neve e quando ridiamo con i nostri cari.

 Abbiamo bisogno di Babbo Natale perché ci ricorda che i miracoli esistono e possono bussare alle nostre finestre.