Teresa Dambrosio

Founder Executive

I CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA MATURITA' DEL BAMBINO

2019-05-24 08:45:12

QUANDO SI MANIFESTA LA MATURAZIONE PER LA SCOLARITA'?

La maturazione per la scolarità si manifesta quando la fiaba sentita innumerevoli volte ( ne ho parlato in un precedente articolo), viene sradicata dal suo normale contesto in cui è raccontata e il bambino la riferisce, di sua iniziativa, in tutt'altra situazione oppure arriva a raccontare un fatto che gli è accaduto, nei minimi dettagli.

Questi passaggi successivi sono la conseguenza dell'attività formatrice sul pensiero che le forze di crescita possono esercitare dal momento in cui cessano di essere impiegate per la formazione dello smalto.



L'EDUCAZIONE DEL PENSIERO NEL SECONDO SETTENNIO AVVIENE ATTRAVERSO IMMAGINI

Secondo la teoria di R.Steiner, per tutto il corso del secondo settennio l'educazione del pensiero dovrebbe avvenire attraverso immagini.

Non un insegnamento brutale ( uno più uno uguale due) o di concetti che non abbiano a che fare con la Vita.

La realtà viene velata come da un'immagine ed è proprio attraverso quest'immagine che il bambino è in grado successivamente di arrivare a percepire i concetti di verità, di ciò che governa la realtà e, cioè, le leggi della fisica, della matematica, etc.


Studi recenti hanno dimostrato che i bambini fra gli otto e gli undici anni apprendono più velocemente e con meno fatica.

Naturalmente l'idea di portare a scuola a otto o undici anni è di molto difficile attuazione o quasi impossibile in una società come la nostra.

Ciò non toglie, che se veramente volessimo vedere le cose nell'interesse del bambino, questo è proprio quanto dovremmo fare.


Esistono anche altri criteri di valutazione per la maturità oltre al cambiamento dei denti: il mutamento della morfologia della struttura fisica, la differenziazione del torace e dell'addome, attraverso la comparsa della linea della vita.


La conformazione del torace cambia attraverso ad una verticalizzazione delle coste che formano una V rovesciata.

Esistono, inoltre, altri elementi che sfuggono ad una descrizione precisa: più che altro si tratta di constatare nel bambino dei cambiamenti e guardando con una certa attenzione si riescono a cogliere nella modalità con cui cammina, nel portamento, nella modalità con cui si rivolge all'adulto, nel suo desiderio di raccontare un episodio che gli è capitato e così via.


A volte, semplicemente prendendolo per mano, ci si accorge che è nata una forza diversa, segno di una relativa autonomia.


Ricordo perfettamente, quando insegnavo e genitori mi chiedevano consigli su i loro dubbi della maturità del proprio figlio per la scolarità, come il più delle volte i miei suggerimenti venivano condivisi e apprezzati da loro.


La loro fiducia era la mia "forza" di perseverare nello studio, nell'accogliere i bambini come se fossero i miei.

Quando facevo inizialmente un colloquio all'ingresso del bambino nella scuola dell'infanzia , la mia frase d'accoglienza era la seguente: OGNI BAMBINO CHE VIENE DA ME , CHE MI VIENE AFFIDATO, E' COME SE FOSSE UN MIO FIGLIO. ABBIATE FIDUCIA, GRAZIE.


Spero che questo articolo vi sia piaciuto e abbia mosso in voi delle domande.

Aspetto sempre volentieri i vostri commenti e feedback.

E ovviamente, rimango a vostra disposizione per un eventuale consulenza e seminari.

A presto.