Teresa Dambrosio

Founder Executive

GLI UNDICI SEGRETI PER EDUCARE IN MODO NATURALE

2020-10-07 10:21:31

ECCO LA TERZA PARTE DEL PRIMO CAPITOLO: L'ACCOGLIENZA

l'ACCOGLIENZA NELL'AMBIENTE

"LA NOSTRA CASA è IL NOSTRO CORPO PIU' ESTESO"  (KAHLIL GRIBRAN)


Il mondo e l'ambiente che circonda il neonato è per lui come un sogno.

Quando riposa, è fiducioso e completamente dipendente da noi che ci occupiamo di lui. Assorbendo l'atmosfera che regna nella stanza,  cercheremo di renderla più accogliente possibile. Faremo attenzione alle luci, ai suoni, ai colori, ai profumi che lo circondano, perchè le impressioni forti ostacolano i suoi tentativi di esplorare e capire il mondo.

Dobbiamo proteggerlo dalle impressioni troppo intense. L'atmosfera della sua stanza deve essere tranquilla, i colori delle pareti, delle tende, dei mobili e lampade; di color pastello. La sua culla sarà rivestita con stoffa di colore tenue e auspicabile anche un velo sulla culla che lo protegga dalla luce forte del sole diretto sul viso. Inoltre il colore arriverà sull'intera culla, attraverso il velo, lo calmerà o gli creerà un'atmosfera calda e serena.


ATTENZIONE! CHE COSA E' BENE EVITARE.

Appendere davanti al suo naso una sbarra rossa o verde con strani giocattoli, per lo più che fanno rumori o con specchi, che oscillano ripetutamente e gli rimandano l'immagine del suo viso (che magari in quel momento è corrucciato o con lacrime), lo possono infastidire o spaventare molto.

Questo tipo di giocattoli considerati pedagogici sono a mio avviso inutili per non dire dannosi.

Ultimamente grandi specchi vengono appesi alle pareti degli asili nido e scuole materne, coll'idea di favorire il processo di "autoidentificazione". Personalmente mi discosto da questo metodo.

PER PERMETTERE AL BIMBO/A DI SPERIMENTARE E TROVARE IL SUO IO, NON CI VUOLE UNO SPECCHIO, MA SEMPLICEMENTE DEL CONTATTO CON LA GENTE E IN GENERALE CON LE ESPERIENZE DIRETTE, rese possibili appunto da un ambiente accogliente e sicuro rispetto a effettivi pericoli esterni (per es. prese elettriche o simili), un ambiente che sia percepito come rassicurante e non opprimente, aperto e declinabile al contatto diretto con il genitore o con qualsiasi presenza amica e positiva.


ESEMPIO PRATICO.

io, per le mie figlie, avevo creato con le mie mani dei piccoli angeli con la lana cardata, che aleggiavano sulla culla quando c'era un pò di vento e messo un telo di seta. Inoltre alle spalle delle culle, sul muro avevo appeso un quadro della MADONNA SISTINA di RAFFAELLO, come protezione.

Nella stanza, accendevo sempre un diffusore con olio essenziale di mandarino. Quest'ultimo calma molto e distende. L'aria era sempre profumata e gradevole.

Ricordo vivamente,anche se sono passati ben 21 anni, i loro occhietti brillare al momento della sera, quando accendevo una candela mentre raccontavo loro una fiaba.

Quando il bimbo è ancora piccolo, e noi sbrighiamo le faccende di casa, basterà metterlo in una cesta o culla su ruote o un lettino per il giorno.

Il lettino dove dorme, non dovrebbe essere usato anche di giorno, perchè il piccolo potrebbe associare il suo letto con la solitudine o frustrazione.

Anche la carrozzina andrà bene, e quando sarà stanco o avrà bisogno lo adageremo nel suo lettino o culla. Man mano che crescerà ci seguirà gattonando o aggrappandosi ai mobili.

Sarà nostra cura tenerlo lontano dalle prese elettriche, le copriremo e metteremo dei fermi negli armadi dove ci sono oggetti che possono ferirlo o dove possa farsi del male. Davanti alle scale, metteremo un piccolo cancello, magari di legno, onde evitare cadute e ruzzoloni giù dalle stesse.

Ricordiamoci che per lui inizia un mondo meraviglioso fatto di esplorazioni, dove tutto è da toccare, gustare, manipolare.

Spetta a noi creargli un ambiente tranquillo e sicuro dove lui possa muoversi esplorando nella massima libertà senza correre nessun rischio.

Quando saremo fuori casa, possiamo portarci dietro il nostro piccolo con una carrozzina, o un marsupio e più avanti con un passeggino.

Tengo a precisare che il bambino deve avere sempre il viso rivolto all'adulto.

L'ambiente esterno di solito è pieno di luci accecanti, vedi nei supermercati, o suoni e musiche alte, o rumori provenienti dalle auto, dai bus, dalle mote etc., e potrebbe perciò provare un senso di smarrimento, mentre ritrovarsi sempre di fronte il viso a lui caro e familiare, lo rende sicuro e libero di osservare il mondo esterno con serenità e con più attenzione.

Sappiamo benissimo quanto in questa tenera età sia predominante la sua curiosità.

Lasciamogli dunque il "gusto di assaporare"il tutto con tranquillità, e sapendo che gli stiamo sempre vicini per proteggerlo.

DUNQUE, ALCUNE BREVI CONCLUSIONI

l'accoglienza è una qualità fondamentale dell'atto educativo, una condizione imprescindibile che si esprime in varie forme, tra cui quella dello stesso ambiente di vita.

Un'ambiente accogliente, caloroso e sicuro è fondamentale per permettere all'IO DEL BAMBINO DI FORMARSI ED ESPRIMERSI,anche attraverso la presa di coscienza dei propri naturali confini, oltre che delle proprie potenzialità.

PER TROVARE IL SUO IO, AL BIMBO/A NON HA BISOGNO DI TANTI SPECCHI ( DA EVITARE, SPECIE SE IN ECCESSO, NEGLI AMBIENTI PICCOLI),MA SEMPLICEMENTE DEL CONTATTO CON LA GENTE E IN GENERALE CON LE ESPERIENZE DIRETTE, rese possibili appunto da un ambiente accogliente e sicuro rispetto a effettivi pericoli esterni (per es. prese elettriche o simili), non opprimente e declinabile al contatto diretto con il genitore o con qualsiasi presenza amica e positiva.

Bene siamo giunti alla fine di questo primo capitolo.

Mercoledì prossimo, inizierò a parlarti del secondo degli 11 SEGRETI PER EDUCARE IN MODO NATURALE, ovvero: L'IMITAZIONE.


Ti ricordo che puoi leggere l'ebook per intero, cliccando su questo link:

Gli undici segreti per educare in modo naturale


Grazie per avermi seguito sino ad ora, vedrai le innumerevoli sorprese che ti attendono nel prossimo capitolo. A PRESTO.


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