Teresa Dambrosio

Founder Executive

GLI UNDICI SEGRETI PER EDUCARE IN MODO NATURALE

2020-09-23 11:01:57

Ciao, come promesso , condivido la prima parte del primo capitolo del mio ebook: L'ACCOGLIENZA .Buona lettura e sostenete, grazie.

      SEGRETO N°1 : L'ACCOGLIENZA


La nostra vita nasce da una relazione d'amore.


La relazione più profonda che conosciamo nella prima parte della nostra vita è quella che sperimentiamo nel grembo materno.


Nello stadio prenatale, l'embrione e poi il feto, viene protetto attraverso il liquido amniotico dagli urti, dagli effetti di gravità, dagli sbalzi di temperatura; persino dai cambiamenti dei suoni e della luce.


In questa fase, la nostra accoglienza verso il nascituro si svolge in qualche modo "dentro di noi", sia a livello fisico per lui/lei abita il nostro ventre, sia a livello mentale e di cuore, perchè sappiamo che è già possibile inviargli dei messaggi positivi di affetto e cura, attraverso il nostro pensiero amorevole e il nostro stesso atteggiamento e umore.


Ma non è tutto. Anche il papà può contribuire positivamente, sia parlando dolcemente al nascituro, sia attraverso il contatto con te, mamma.

Il suo sostegno protettivo verso di te in gravidanza può costituire una parte molto preziosa della vostra comune accoglienza verso il nascituro.


A livello pratico, il suo "sto qui per aiutarti, sostenere e rassicurarti" si può trasformare in atti fisici pratici  proprio attraverso dei bei massaggi!

E' importante infatti che tu ti senta sempre più a tuo agio con il tuo corpo che si trasforma, e il suo massaggio sarà in tal senso un accudimento  che ti aiuterà anche a rilassarti, a distendere la mente o ad alleviare un dolore, o una tensione, preparandoti meglio al parto.

Ne parlerò in modo più approfondito nel prossimo capitolo, intendendo il massaggio anche come forma di linguaggio non verbale e di imprinting per il nascituro.

L'ACCOGLIENZA NEL MONDO ESTERNO: l'esperienza della nascita


Nascere è il primo grande passaggio. Il bimbo sente tutto quello che avviene nell'utero e nel mondo esterno. Per nove mesi l'utero lo ha nutrito e dato sicurezza. Conosce le sue contrazioni, anche quelle più forti degli ultimi mesi.

Infatti man mano si è abituato e li trova piacevoli, come un gioco sensuale.


Nel momento della nascita le contrazioni sono però 10 volte più forti; si pensa che il nascituro si può spaventare, ma tu mamma devi tranquillizzarti sapendo che il travaglio prepara il tuo nascituro al suo ingresso nel mondo e che le contrazioni, a cui è esposto, sono per lui come degli abbracci.

Infatti grazie al travaglio il piccolo viene "massaggiato" e "compresso" (favorendo l'espansione e la contrazione dei polmoni e ovviamente quindi la partenza della sua respirazione al momento della nascita).


Nel momento del parto(sia in casa che in ospedale) è bene che voi genitori(e/o le infermiere), abbiate un sentimento di fiducia attesa, sapendo che nascere è BELLO, che tu mamma partorirai senza complicazioni un bel bambini sano.


Molti esperimenti e ricerche effettuate da studiosi hanno dimostrato che il ricordo della nascita rimane nel nostro inconscio e che influisce per molto sulla personalità del bambino e la sua relazione con il mondo esterno, sino nella sua vita da adulto.

Sin dopo poche ore dalla nascita, il bambino riconosce le voci di voi genitori, gli piace stare in braccio e se lo si lascia libero di seguire il suo istinto naturale, arriva al seno di te madre e si attaccherà alla mammella succhiando con soddisfazione il primo nutriente colostro che precede la scesa del latte materno. Attraverso l'odorato si crea la prima connessione madre-bambino.


Il bambino che ha modo di vivere con tutto il tempo necessario questa esperienza risulta più sano fisicamente( perchè rinforzato nel sistema immunitario), più sicuro e attivo, mentre tu mamma( e anche il padre) senti un legame più stretto con tuo figlio.

E' meraviglioso vedere come in pochi giorni il piccolo/a riconosce già l'odore e il volto della sua mamma.

L'ascolto e la comunicazione non verbali diventano vitali ( in questo momento, anche quando comunichiamo "a parole", siamo ancora in un livello non verbale perché ciò che arriva non sono i concetti).


Questo non vuol dire che il bimbo/a deve essere sempre con noi, o portarlo nel nostro letto, ma fare attenzione ai suoi bisogni, essere in ascolto dei suoi sorrisi, lamenti o pianti.

Fin dai primi momenti di vita il neonato interagisce, sorride, ride. La prima comunicazione è in atto. Quando gli parliamo, sorridiamo, e lo stimoliamo, il bimbo reagisce; facendoci capire come si sente.


Il suo Senso della VITA ( vedi capitolo i 12 sensi), gli dice che sta bene.



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Caro camer, questo capitolo sull'ACCOGLIENZA ,continuerò a pubblicarlo meroledì prossimo, visto che merita una lettura attenta e quindi tempo.


Intanto se hai voglia di leggerlo interamente, lo trovi su AMAZON a questo LINK:

   Gli undici segreti per educare in modo naturale

Spero l'inizio di questo primo segreto, ti abbia appassionato, riuscendo a farti palpitare il cuore di amore puro e sincero.

A mercoledì dunque! Sostieni, grazie.