Edmondo Viselli

Vulpes vulpes (volpe rossa)

2018-10-11 17:25:19

La volpe rossa o semplicemente volpe (Vulpes vulpes Linnaeus, 1758) è la più grande delle volpi propriamente dette e il carnivoro con l'areale più vasto.

Vulpes vulpes (volpe rossa)

La volpe rossa o semplicemente volpe (Vulpes vulpes Linnaeus, 1758) è la più grande delle volpi propriamente dette e il carnivoro con l'areale più vasto, essendo presente in tutto l'emisfero boreale dal circolo polare artico al Nordafrica, il Nord America e l'Eurasia. È classificata come specie a rischio minimo dall'IUCN.[2] Il suo areale si è espanso insieme a quello umano, essendo stato introdotto in Australia, dove viene considerata nociva per i marsupiali e uccelli indigeni. A causa dei suoi danni ecologici in quest'ultimo continente, la specie è considerata fra le peggiori delle specie invasive.[3] La specie ebbe origine da antenati più piccoli in Eurasia durante il Villafranchiano medio,[4] e colonizzò il Nord America poco dopo la glaciazione di Wisconsin.[5] Fra le volpi del genere Vulpes, la volpe rossa rappresenta una forma più specializzata al carnivorismo. Oltre le sue maggiori dimensioni, si distingue ulteriormente dalle altre volpi nella sua capacità di adattarsi a qualsiasi ambiente. Malgrado il suo nome informale, la specie non è sempre rossa, essendo stati segnalati sia esemplari albini che melanici.[6] Si riconoscono 45 sottospecie,[1] che sono divise in due categorie: le grosse volpi rosse settentrionali e le volpi rosse meridionali piccole dei deserti asiatici e mediorientali.[6] La volpe rossa vive solitamente in coppia o in piccoli gruppi rivolti attorno una coppia riproduttiva e la sua prole, o un maschio con varie femmine imparentate. I cuccioli cresciuti tendono a rimanere con i genitori per assisterli nella cura di nuovi cuccioli.[7] Si ciba prevalentemente di piccoli roditori, ma caccia anche conigli, uccelli terricoli, rettili, invertebrati, e giovani ungulati.[6] Si nutre anche di frutta e vegetali ogni tanto.[8] Sebbene tenda a uccidere i predatori più piccoli, incluse altre specie di volpe, è vulnerabile agli attacchi di predatori più grossi come lupi, coyote, sciacalli e vari felini di grossa (come i leopardi) o media taglia (come le linci).[9] La specie ha una lunga storia d'associazione con gli umani, essendo stato cacciato attivamente come animale nocivo o da pelliccia per molti secoli, ed è protagonista di tante fiabe e leggende. Dato il sua vasto areale e popolazione elevata, e fra gli animali più importanti nel commercio delle pellicce.La volpe rossa o semplicemente volpe (Vulpes vulpes Linnaeus, 1758) è la più grande delle volpi propriamente dette e il carnivoro con l'areale più vasto, essendo presente in tutto l'emisfero boreale dal circolo polare artico al Nordafrica, il Nord America e l'Eurasia. È classificata come specie a rischio minimo dall'IUCN.[2] Il suo areale si è espanso insieme a quello umano, essendo stato introdotto in Australia, dove viene considerata nociva per i marsupiali e uccelli indigeni. A causa dei suoi danni ecologici in quest'ultimo continente, la specie è considerata fra le peggiori delle specie invasive.[3]La specie ebbe origine da antenati più piccoli in Eurasia durante il Villafranchiano medio,[4] e colonizzò il Nord America poco dopo la glaciazione di Wisconsin.[5] Fra le volpi del genere Vulpes, la volpe rossa rappresenta una forma più specializzata al carnivorismo. Oltre le sue maggiori dimensioni, si distingue ulteriormente dalle altre volpi nella sua capacità di adattarsi a qualsiasi ambiente. Malgrado il suo nome informale, la specie non è sempre rossa, essendo stati segnalati sia esemplari albini che melanici.[6] Si riconoscono 45 sottospecie,[1] che sono divise in due categorie: le grosse volpi rosse settentrionali e le volpi rosse meridionali piccole dei deserti asiatici e mediorientali.[6]La volpe rossa vive solitamente in coppia o in piccoli gruppi rivolti attorno una coppia riproduttiva e la sua prole, o un maschio con varie femmine imparentate. I cuccioli cresciuti tendono a rimanere con i genitori per assisterli nella cura di nuovi cuccioli.[7] Si ciba prevalentemente di piccoli roditori, ma caccia anche conigli, uccelli terricoli, rettili, invertebrati, e giovani ungulati.[6] Si nutre anche di frutta e vegetali ogni tanto.[8] Sebbene tenda a uccidere i predatori più piccoli, incluse altre specie di volpe, è vulnerabile agli attacchi di predatori più grossi come lupi, coyote, sciacalli e vari felini di grossa (come i leopardi) o media taglia (come le linci).[9]La specie ha una lunga storia d'associazione con gli umani, essendo stato cacciato attivamente come animale nocivo o da pelliccia per molti secoli, ed è protagonista di tante fiabe e leggende. Dato il sua vasto areale e popolazione elevata, e fra gli animali più importanti nel commercio delle pellicce.

La specie è di origine eurasiatica, e potrebbe essere discesa o da Vulpes alopecoides o il cinese V. chikushanensis, entrambi vissuti durante il Villafranchiano medio. È probabile che la specie ancestrale sia stata più piccola della forma odierna, siccome i reperti fossili più antichi di volpe rossa sono invariabilmente più piccoli dei loro discendenti.[4] La volpe rossa mangia lo sbocco: durante o poco prima dell'Illinoiano e durante la glaciazione di Wisconsin.[12] La specie fu ristretta all'estremo nord del nordamerica, e cominciò ad espandersi verso sud solo dopo cambiamenti climatici dovuti alle attività umane.[5] Esistono due refugia di volpe rossa in nordamerica, separate sin dal Wisconsiniano. Il refugium boreale appare in Alaska e il Canada occidentale, e consiste nelle sottospecie grandi V. v. alascensis, V. v. abietorum, V. v. regalis, e V. v. rubricosa. Il refugium montano appare nelle zone protette subalpine e i campi alpini delle montagne rocciose, la Catena delle Cascate e il Sierra Nevada, inglobando le sottospecie V. v. macroura, V. v. cascadensis, and V. v. necator.La specie è di origine eurasiatica, e potrebbe essere discesa o da Vulpes alopecoides o il cinese V. chikushanensis, entrambi vissuti durante il Villafranchiano medio. È probabile che la specie ancestrale sia stata più piccola della forma odierna, siccome i reperti fossili più antichi di volpe rossa sono invariabilmente più piccoli dei loro discendenti.[4]La volpe rossa mangia lo sbocco: durante o poco prima dell'Illinoiano e durante la glaciazione di Wisconsin.[12] La specie fu ristretta all'estremo nord del nordamerica, e cominciò ad espandersi verso sud solo dopo cambiamenti climatici dovuti alle attività umane.[5] Esistono due refugia di volpe rossa in nordamerica, separate sin dal Wisconsiniano. Il refugium boreale appare in Alaska e il Canada occidentale, e consiste nelle sottospecie grandi V. v. alascensis, V. v. abietorum, V. v. regalis, e V. v. rubricosa. Il refugium montano appare nelle zone protette subalpine e i campi alpini delle montagne rocciose, la Catena delle Cascate e il Sierra Nevada, inglobando le sottospecie V. v. macroura, V. v. cascadensis, and V. v. necator.