Edmondo Viselli

Galanthus nivalis (Bucaneve)

2018-12-22 07:48:28

Il bucaneve (Galanthus nivalis, Linnaeus 1753) è una pianta perenne, erbacea ed eretta della famiglia delle Amaryllidaceae.

Il nome del genere (“Galanthus”) deriva da due parole greche: “gala” = latte (bianco come il latte) e “anthos” = fiore.
Il nome specifico (“nivalis”) fa riferimento alla sua precoce fioritura in mezzo alla neve.
I riferimenti storici al Bucaneve si perdono nella “notte dei tempi”. Viene chiamato “Stella del mattino” perché è uno dei primi fiori ad apparire nel nuovo anno. Anche le feste religiose (sia cristiane che pagane) fanno riferimento a questo fiore: è una pianta sacra e simbolica per la festa della Candelora (2 febbraio); invece in Imbolc (antica festa irlandese del culmine dell'inverno – 1º febbraio) si dice che il colore bianco del bucaneve ricorda allo stesso tempo la purezza di una Giovane Dea (festeggiata in questa ricorrenza pagana) e il latte che nutre gli agnelli.
Tra le varie leggende anche Adamo ed Eva sono collegati al bucaneve: un racconto inglese narra che Eva scacciata dal paradiso terrestre fu presa dallo sconforto nel trovarsi su una terra buia e gelida, ma ben presto l'apparire di un bucaneve (grazie al miracolo di un angelo) le diede di nuovo forza e speranza.
È interessante ricordare ancora che in Inghilterra il Bucaneve fu introdotto dalla Regina Elisabetta prelevato dalle zone selvatiche dell'Italia alpina.

Distribuzione e habitat

  • Geoelemento: il geoelemento è definito come Euroasiatico (Eurasiat. )
  • Diffusione: la nostra pianta è presente in Europa meridionale e nelle zone caucasiche. In Italia questa specie è presente nelle regioni settentrionali e in quelle della Penisola ad esclusione della Calabria e della Sicilia dove è sostituito da Galanthus reginae-olgae Orph., risulta assente anche dalla Sardegna.
  • Habitat: vegeta nei boschi di latifoglie, cespuglieti o prati; in tutti i casi zone di mezz'ombra e con terreni un po' pesanti. Nell'Italia centro-meridionale tende a divenire specie montana, mentre nel Nord Italia, in Toscana e nelle Marche è presente anche nelle pianure alluvionali e in prossimità delle coste.
  • Diffusione altitudinale: da 0 a 1500 m s.l.m.