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STORIA DELLA GRECIA CLASSICA

2019-11-24 11:25:06

Articolo descrittivo della situazione politica precedente alla guerra del Peloponneso e del dualismo tra Atene e Sparta.

IL DUALISMO TRA ATENE E SPARTA

Alla fine del primo conflitto persiano, la lega Hellenes ebbe due problemi da risolvere.
Il primo era su come punire i medizzanti, cioè coloro che preferirono tradire, e se continuare la guerra alla Persia.

Sul primo punto si può vedere come gli interessi personali delle due egemoni entrino in conflitto.
Da una parte Sparta chiede il trasferimento dei traditori in Asia Minore e lo spostamento degli Ioni in Grecia.
Tuttavia Atene reputava troppo importante quella zona e rifiutò la proposta degli spartani.
Seppur alleati in guerra, ora i due blocchi iniziarono a isolarsi.
Il culmine lo abbiamo nel 479 quando Temistocle fece costruire nuovamente le mura di Atene.

Sul secondo problema invece la scelta era più controversa.
La guerra alla Persia era necessaria o no?
Per gli Ateniesi questa era una opportunità imperdibile per portare dalla sua parte tutte le città ioniche dell'Asia Minore.
Infatti il parziale disinteressamento di Sparta, la quale non voleva continuare un conflitto così lontano dalle proprie terre, favorì la sua rivale.
Né Pausania, che partecipò con delle forze spartane in Asia, né Dorchide poterono nulla per evitarlo.

Si creò così il famoso bipolarismo greco dove Sparta e Atene si dividevano per seguire i propri interessi.
Da una parte il sistema spartano era legato all'agricoltura, alla negazione dei commerci e dell'accumulo delle ricchezze, ad una tradizione militare ferrea e ad un senso di egemonia molto forte.
Tuttavia il numero di spartani era molto limitato e non potevano condurre guerre su più fronti o creare un impero continentale.
Invece il sistema ateniese era praticamente il contrario.
Abbiamo un sistema basato sui commerci (allargato ora dalle poleis dell'Asia Minore), sulla possibilità di creare grandi accumuli di denaro, sulla tradizione navale (quindi finalmente egemone su mare) e sulla possibilità di avere più fronti di guerra.

Così, questi due poli completamente differenti, iniziarono a crearsi le loro alleanze personali sapendo già che solo la guerra avrebbe potuto decretare un vincitore.

LA LEGA DELIO-ATTICA

Nel 478 si ha una importante lega navale tra Atene e l'isola di Delo.
Era un patto difensivo contro la Persia e portava avanti la volontà dei Greci d'Asia di essere liberi dal Grande Re.
Ovviamente Atene era l'egemone e il suo primo passo fu di organizzare un piano fiscale.
Ogni città dove partecipare con denaro o navi.
Questo significa che se una poleis era capace di allestire una flotta manteneva una certa autonomia mentre chi era costretto, per vari motivi, a partecipare solo con denari si subordinava alla volontà di Atene.

Ben presto però la situazione interna degenerò.
Infatti Atene usò l'alleanza in funzione antispartana e contro i ribelli che disertavano la Lega delio-attica.
Si ha così il rapido cambiamento che porterà Atene a formare un impero marittimo sfruttando (in realtà creò una rete di sfruttamento economico che indeboliva le altre poleis) i suoi alleati.
Questo stravolgimento ha lo collochiamo precisamente nel 467 con la rivolta di Nasso.
Ovviamente questo portò ad Atene ad utilizzare i fondi della Lega D-A per i propri interessi e lo stanziamento di militari in diverse poleis.

LA PENTECONTETIA

Esso è il termine con cui si indica il tempo tra la presa di Sesto e l'inizio della guerra del Peloponneso (478-431).
Possiamo considerarlo un tempo dedicato dalle due egemoni per creare le loro fazioni e per prepararsi alla guerra.
Se prima abbiamo descritto la nascita dell'impero marittimo ateniese, ora tocca a Sparta.
Essa, come già sappiamo, si dedica principalmente alla supremazia terrestre.
Per ciò crea una sua sfera di influenza nel Peloponneso abbattendo nemici come Argivi, Elei ed Arcadi.

Il primo politico importante, dopo che Temitocle scappò in Persia,  per lo schieramento ateniese fu Cimone.
Egli governò in maniera moderata tra il 471 e il 462.
Utilizzò la Lega D-A per respingere i persiani e per sedare la ribellione di Taso(465).
Tuttavia nel 462 fu ostracizzato dal risentimento popolare dopo che Atene aveva subito un'umiliazione da parte di Sparta.
Allora Atene denunciò l'alleanza del 481 con i suoi amici spartani e di portò a supportare i Tessali e gli Argivi.
Dopo Cimone, salì al potere Efialte.
Nel 462 si ha un cambiamento di tutto lo scacchiere greco.
Atene abbandona lo schema della doppia egemonia e rivendica il ruolo predominante sulla intera Grecia.

LA PACE CON I PERSIANI

Dopo il suo esilio decennale, Cimone rientra ad Atene e partecipa alla guerra contro Cipro del 451 dove tuttavia muore.
Atene, che si era impegnata oltre mare sia a Cipro che in Egitto, si trova sconfitta e scende a patti.
Da allora, con il temine di "pace di Callia", indichiamo un accordo tra Persiani e Ateniesi per porre fine alla guerra.
Questo è reso obbligatorio dai problemi interni dei due schieramenti che rendevano necessario la fine del conflitto.

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