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STORIA DELLA GRECIA ARCAICA

2019-10-14 14:00:46

Articolo introduttivo alla storia dei greci dove parleremo della civiltà minoica e micenea.

LA GRECIA PRIMA DELLE POLEIS

Partendo dal paleolitico, la zona dell'attuale Grecia era abitata da popolazioni semi-nomadi che erano stanziate per lo più in Tessaglia, nella Tracia e nella penisola Calcidica.
Erano per lo più tribù che sopravvivevano grazie ad attività di caccia e di raccolta.
Solo con il VII millennio abbiamo l'avvio del processo di sedentarizzazione.
Si formano le prime comunità, con la costruzione delle prime case fatte in mattoni crudi e pietre.
Inoltre la popolazione inizia ad utilizzare l'agricoltura e l'allevamento come mezzo di autosostentamento.
Compaiono anche le prime tecnologie come la ceramica e l'uso di utensili in pietra.
Con il tempo si introduce anche l'uso dell'ossidiana o dei primi metalli, come rame e oro.

Con il passaggio all'età del Bronzo, abbiamo la prima rete commerciale verso l'Egeo Orientale e l'Europa centrale.
Questo causa uno spostamento a livello economico e sociale.
Perdono così di importanza le città della Tessaglia e della Macedonia, a favore di realtà della Grecia meridionale.
Grazie a questo fenomeno, abbiamo la nascita di due grandi civiltà: quella minoica e quella micenea.

LA CIVILTÀ MINOICA

Verso la fine del III millennio però abbiamo un profondo cambiamento.
L'Egeo si scinde in due aree, le quali avranno degli sviluppi differenti.
Creta e le Cicladi hanno una espansione territoriale ed adottano un sistema palaziale.
Esso consiste in una struttura socio-politica fortemente centralizzata, basata sul palazzo e sulle sue diverse funzioni.
Era sia centro politico di una città sia magazzino per le colture locali sia punto nevralgico della cultura cittadina.
Utilizzato anche come primitivo mercato per l'invio di merce verso altri insediamenti.
Dal punto di vista architettonico era un enorme costruzione, con molte stanze, un grande giardino interno ed tutto era ben inserito nel contesto naturale.
Era ben studiato per permettere l'illuminazione naturale e l'aerazione.
Inoltre non era provvisto di mura, indice di una certa sicurezza rispetto alle aggressioni esterne.
Grazie a ciò si sviluppano la cultura e fiorisce l'economia grazie agli scambi con Egitto e realtà mediorientali.
L'apogeo della civiltà minoica avviene tra il 1700-1450 aC, quando avviene una seconda fase del sistema palaziale.
Il primo sistema era stato distrutto per cause naturali( ricordo che era un'isola bersagliata da frequenti terremoti), tuttavia si era ripresa e si era riaffermata come potenza.
La fondazione di nuovi insediamenti come Mallia e Zakros sono testimonianze importanti.
Un processo che avvenne solo grazie alla potenza di Cnosso, la quale si impone a livello culturale sulle altre città.

La creazione di questo grande regno, quindi bisogna considerare anche tutti i problemi ad esso legato, ha portato alla creazione di un sistema di scrittura e di contabilità.
La scrittura utilizzata inizialmente fu quella ideogrammatica, o geroglifica, per passare successivamente a quella chiamata LINEARE A.
Era presente non solo a Creta ma anche nelle Cicladi e a Samotracia.
Questa curiosa forma di scrittura, diversa da quelle limitrofe, era sillabica e quindi non greca.
Inoltre, nel 1450 aC, sarà adottata la LINEARE B che invece era un sistema creato dai Greci continentali.
Quindi si ritiene che ci sia stata una conquista da parte dei Micenei intorno al XV secolo aC.

Altro aspetto fondamentale era la religione.
Essa, come si può notare dalla creazione di numerosi tempi, ci fa intuire che era probabilmente una società teocratica e che quindi il re avesse anche poteri religiosi.

Ricostruzione del palazzo di Cnosso.

Questo sistema, detto palaziale, sarà caratteristico delle civiltà micenea e minoica.

Come si può osservare in figura, il palazzo era una sorta di città in miniatura.



LA CIVILTÀ MICENEA

L'altra civiltà fiorente fu quella micenea che parte dal 1800 aC.
Prima però bisogna descrivere lo stato di questa zona detta Grecia continentale.
Sicuramente la "scisma" avvenuto dal passaggio del Bronzo antico a quello medio avrà creato notevoli differenze con la cultura minoica.
Diverse teorie posso spiegare i mutamenti di questa zona.
Ad esempio questo scisma può essere stato messo in moto da una violenta invasione da parte di popolazioni indoeuropee oppure da un lungo processo.
Quello che sappiamo è che abbiamo l'abbandono di alcune aree, la nascita di un proto-greco e la mescolanza di popoli diversi.
In ogni caso avevano mantenuto comunque una rete di scambi nell'Egeo e avevano portato avanti un processo di espansione con la creazione di insediamenti in varie zone greche.
Nel 1800-1700 aC abbiamo la nascita di centri abitati come Argo, Tirinto, Midea e Micene.
Quest'ultima, a partire dal 1700 aC, assunse un ruolo centrale grazie al suo commercio ed al suo artigianato.
Essa era infatti una città ricca di risorse minerarie tra cui oro e argento.
A cavallo tra il XVI e la prima metà del XV secolo si sviluppa e si espande in vaste aree della Grecia meridionale e centrale.
A livello politico essa sfrutta il sistema palaziale come fecero i minoici.
Sempre da essi ha ripreso la religione anche se, dopo la decifratura della LINEARE B, si è capito che non erano la stessa ma aveva alcune differenze.
Dal XV secolo aC abbiamo una espansione nell'Egeo dove vengono prese l'isola di Rodi e quella di Creta.
La sua influenza arriva anche in Sud Italia dove essi sfruttavano le riserve metallifere.
L'apogeo arriva con la conquista, e quindi con la fine, di Cnosso.
Questo porterà all'inserimento di Micene nella rete commerciale minoica.
Avvierà commerci con l'Egitto e con zone del Mediterraneo orientale.
Anche se non si può parlare di impero coloniale, l'estensione delle rotte e la loro complessità indicavano una grande capacità organizzativa.
Tuttavia, nel corso del XIII secolo aC, i palazzi di Pilo, Micene, Tirino e Tebe vengono distrutti una prima volta.
Succederà anche nel 1200 aC ma questa volta il sistema palaziale andò in grave crisi.
Comporterà una spaccatura politica ed economica delle varie zone, facendo decadere la civiltà micenea.

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