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STORIA D'ITALIA

2020-04-29 21:53:16

In questo articolo potrai trovare la spiegazione delle tre guerre Sannitiche e del processo che porterĂ  Roma a conquistare il Centro Italia.

LE GUERRE DI ROMA 

Dal V secolo aC Roma iniziò una serie di guerre periodiche con nemici che minacciavano i suoi territori.

Se la sua espansione fu rapida, con la discesa dei Galli si trovò a dover affrontare diversi suo vecchi nemici.

Infatti il sacco di Roma diede ai popoli sottomessi la volontà di ribellarsi ma, grazie alla sua forza economica e alla sua velocità nel riprendersi, del 390 aC, riuscì a sconfiggere la Lega Latina e  la Lega etrusca.

Da ricordare è il foedus con i Sanniti (354) i quali si impegnavano ad operazioni militari congiunte per eventuali offensive galliche, alleati con i Greci, importante figura è Dionigi I di Siracusa; ed etrusche.


Prima Guerra Sannitica

Tra il V e IV sec aC una vasta di tribù degli Oschi Sabelli (Sanniti, Frentani, Sidicini, Campani, Alfaterni, Lucani, Bruzzi, Mamertini)effettuò una incursione nella Campania, togliendo queste terre alla Magna Grecia e gli Etruschi.

Dopo essersi riorganizzati in una Lega, i Campani utilizzarono queste vecchie basi commerciali per ricollegare i due mercati, diventando molto ricchi ma portando su di sé l'attenzione di altri gruppi oschi.

Nel 343 aC i Sidicini di Teano, sottoposti a continui attacchi sanniti, si rivolsero a Capua per chiedere soccorso e protezione.

Tuttavia la stessa città, centro della Lega Campana, era a sua volta già in difficolta contro i Sanniti.

Inoltrarono così aiuto a Roma ma quest'ultima non poteva intervenire a causa del foedus firmato precedentemente.

Per evitare di scatenare una guerra illegittima, consigliò a Capua di sottomettersi a Roma, così da surclassare il foedus in nome di uno ius più importante.

Le due battaglie, quella del Monte Gauro e quella a Saticula, non portarono a nessun risvolto.

Così venne firmata una pace nel 341 aC ma la minaccia sannitica continuava a premere sui popoli latini, campani e italici che si compattarono per creare un fronte antiromano e antisannita.

In questo nuovo conflitto Roma però colse due importanti vittorie:

a Trifano (340) e ai Campi Fenectani(339).

La schiacciante vittoria romana portò allo scioglimento del foedus Cassianum e della stessa Lega Latina.

Roma decise di governare autonomamente il Lazio e sfruttò i vari accordi privati con le piccole città firmate allo stesso tempo del sopracitato foedus.

Inoltre i Campani furono multati e alcune loro terre gli vennero tolte (ager Falernus).

Seconda Guerra Sannitica


La seconda guerra contro i Sanniti era per motivi politici ed economici.

Infatti era necessario per Roma difendere le sue aree commerciali in Campania dalle continue interferenze sannitiche e tarantine.

Fu l'area campana ad essere il centro di questo secondo conflitto e iniziò con delle vittorie romane a Cales(334) e a Fregellae(328).

Altra partita importante fu combattuta a Napoli, città greca.

La sua aristocrazia, divisa in fazioni, aveva tenuto un certo equilibrio politico interno finché i romani non arrivarono a Allifae, mettendo pressione a tutte quei centri ancora neutrali.

Questo pericolo portò la città a firmare un particolare e vantaggioso foedus con Roma che chiedeva solamente di rendere disponibile la flotta cittadina.

Nella storia militare repubblicana, quella delle Forche Caudicine, sarà una disfatta pesantissima e che segnerà molto il popolo romano

La tregua, poiché la pace venne rifiutata dal Senato al ritorno dei due consoli, durò anni che Roma utilizzò per riorganizzarsi.

Come detto negli articoli precedenti, ci fu il passaggio dall'assetto etrusco, cioè oplitico, a quello manipolare e il numero di legioni passò da 2 a 4.

A livello diplomatico invece riuscì ad allearsi con i Marsi, i Peligni e i Marrucini.

Nel 316 ripresero le ostilità e Roma cercò di portare il conflitto nel Sannio.

Tuttavia il progetto non fu messo in atto in quanto la Lega di Nuceria intervenne a favore dei Sanniti e sconfiggendo i Romani presso Lautulae.

Ci fu anche un periodo di vittorie per Roma che riuscì a vincere a Terracina e nel 314 a riprendere Capua, precedentemente strappata dai Sanniti.

Seguì poi una fase successiva in cui si ha un fronte etrusco antiromano e piccoli disordini interni con Marsi, Equi e Ernici.

Roma riuscì comunque ad entrare nel Sannio e, grazie alla guida di Fabio Rulliano, a prendere Bovianum anche se la pace che giunge nel 304 porterà ad una situazione ancora instabile.

Terza Guerra Sannitica


Nel periodo precedente alla terza guerra, Roma continuò il suo progetto in Lazio e inglobò Equi ed Aurunci con la creazione di due nuove tribù.

L'alleanza con i Lucani completò l'accerchiamento dei Sanniti e quindi il progetto romano di portare la guerra nel Sannio, proteggendo le nuove terre e stabilizzando la situazione campana.

Nel 298 i Sanniti si portarono contro i Lucani, scatenando la guerra e portando a galla alleanze con Umbri, Etruschi e Galli, creando una nuova ondata di armate che minacciavano il Lazio.

Una battaglia importantissima la abbiamo a Sentinum (295dove avvenne una vera guerra totale tra diverse civiltà italiche.

La genialità militare romana fu la più grande arma che permise a Roma di salvarsi e di sconfiggere il nemico.

Se uniti erano troppo numerosi, F.Rulliano e Decio Mure riuscirono a sconfiggere singolarmente i vari eserciti, conservando i confini romani e portandosi nel Sannio.

Sconfitti ad Aquilonia, nel 290 aC i Sanniti si arresero, portando Roma a concentrarsi contro Galli ed Etruschi.

Con l'avanzare di Roma in territori nemici, essi crearono diverse colonie.

Famose furono le colonie di:

-Sena Gallica(283, adriatico), colonia romana nata dopo la sconfitta dei Galli Senoni;

-Hadria(289, adriatico), colonia latina creata dopo la sconfitta dei Pretuzzi;

-Cosa(273, Etruria), colonia latina;

-Ariminum(268,Rimini), colonia romana in territorio dei Senoni;

-Firmun(264, Fermo), colonia latina in territorio piceno;


Seppur l'Italia Centrale fosse in mano romana, il Sud era ancora in uno stato caotico dovuto alle guerre sannitiche ed alla vicinanza tra Romani e Greci.