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STORIA D'ITALIA

2020-04-26 22:49:53

Terza parte di spiegazione della struttura repubblicana romana ed in particolare della formazione della macchina bellica legionaria.

IL SENATO

Esso è il simbolo per eccellenza del potere repubblicano composto dai senatori, ex magistrati che rivestono la dignitas a vita.

Agli albori era composto solo da ricchi patrizi ma da Ovinio(312aC) si creò una sorta di lista composta da censori dotati di lectio senatus, necessaria per rimpiazzare eventuali posti vacanti.

Questi ricambi crebbero quando Silla ampliò il Senato a 600 posti.


Questo importante organo poteva essere convocato dal dittatore, dai consoli, dai pretori o dai tribuni della plebe.

Ovviamente al suo interno c'erano alcune suddivisioni che andavano in base alla autorevolezza, dettata dalla occupazione dei posti magistrali più alti.


I senatori emettevano la loro sententia quando venivano consultati.

La modalità di voto era molto semplice e comportava il prendere fisicamente posto vicino al senatore che aveva parlato.

Tutti potevano parlare ma il primo era sempre il princeps senatus, importante figura che regolava il Senato.


Nei primi tempi, essendo il fulcro dell'imperium, aveva praticamente una funzionalità vincolante sui magistrati i quali potevano solo obbedire.

Con la Lex Publilia Philonis (339 aC) e la Lex Maenia (292 o 219 aC), il Senato andò a perdere di importanza.

Infatti veniva limitata questa sua forza decisionale e venne tramutata in una sorta di guida politica.

I magistrati, che interpellavano i senatori, non erano obbligati a seguire le linee politiche consigliate ma comunque dovevano "avvisare" l'organo esponendo la sua rogatio, come forma di rispetto.

L'ESERCITO

Nella prima epoca della Roma repubblicana l'esercito era basato sulla leva civica dove i più ricchi erano pertanto erano la spina dorsale dell'esercito perché erano coloro che potevano permettersi tutto il necessario per una guerra.

Questo si tramutava in un'acquisizione di maggior peso politico e decisionale rispetto a quelli esclusi.


Assetto Etrusco

Se la prima armata romana era composto da semplice milizia, il primo passo di innovazione arrivò durante il periodo etrusco.

L'esercito venne composto da reparti di: cavalleria, fanteria pesante oplitica, e fanteria leggere che maneggiava giavellotti.

Dal IV sec aC abbiamo la creazione del sistema a centurie.

La fanteria pesante era formata dalle centurie Iuniore delle prime tre classe di censo; la cavalleria era composta da Equites e la fanteria leggera dai membri della IV e V classe.

Così Roma poteva assemblare un'armata di 6000 uomini totali divisi in 60 centurie, potenti ma difficili da organizzare in uno scontro in campo aperto.

Assetto Manipolare


Durante la seconda guerra sannitica l'esercito si modificò ancora in quanto il sistema oplitico era ormai superato per la tipologia di questi conflitti.

Entrò quindi in vigore l'ordinamento manipolare che riunirà 2 centurie in un manipolo, compatto e più efficace sui terreni laziali.

Durante il III sec aC invece abbiamo la famosa suddivisione dei manipoli su tre linee.

Questa formazione era composta da:

-Hastati;

-Principes;

-Triarii;

I veles, o velites, erano la fanteria leggera ed  era aggiunta agli Hastati.

Ogni legione si componeva di quasi 5000 uomini, rendendo la macchina romana pronta alle nuove tecnologie militari.

In questa circostanza l'esercito romano si munì di Scutum(scudo rettangolare rafforzato) e Pilum(speciale giavellotto dotato di una punta in grado di spezzarsi qualora il nemico tentasse di estrarla dallo scudo; così facendo l'avversario dove sbarazzarsi di esso o combattere con questo handicap).

Dalla metà del III sec si passa ad una leva militare che avveniva sulla suddivisione delle tribù.



La Grande Riforma

Con Gaio Mario abbiamo una modifica dell'organizzazione, passando da 30 manipoli a 10 coorti e l'introduzione delle modifiche dell'armamentario legionario.

Quindi si può dire che fu lui il creatore della macchina bellica più pericolosa dell'epoca, facendo andare in pensione la falange orientale.

Oltre al grosso dell'esercito, Mario introdusse l'uso delle alea sociorum, cioè reparti militari forniti dalle comunità alleate e dalle città latine.

Da attribuire a questa figura anche l'introduzione della insegna militare più famosa di tutti i tempi: L'Aquila legionaria.

Questa, oltre che ad identificare la legione, simboleggiava l'onore di Roma in battaglia ed era un fatto gravissimo perderle in guerra.