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Il Giappone Medioevale

2019-08-20 15:21:44

Resoconto del Giappone durante la reggenza di Hideyoshi e delle varie guerra di unificazione.

IL GIAPPONE MEDIOEVALE

EPOCA SENGOKU (PARTE 8)

UN NUOVO GIAPPONE

Hideyoshi Toyotomi, chiamato anche il "Napoleone Giapponese".



Sebbene Hideyoshi divenne l'uomo più forte dell'isola, egli non aveva le discendenze nobili per assumere il titolo di shogun.
Infatti lui si era formato, sin da giovane età, tra le fila di Oda Nobunaga.
Imparò molto velocemente tattiche e tecniche di guerre, fino a diventare un generale.
Dimostrò fin da subito anche di essere un buon leader e di riuscire a prendere decisioni in breve tempo.
Tutto questo però non bastava per realizzare il suo obiettivo.
Tuttavia nel 1585, Hideyoshi riuscì a trovare una soluzione per prendere il potere di shogun.
Utilizzò il vecchio metodo, ormai in disuso, di essere nominato reggente o Kampaku.
Fu l'imperatore Ogimachi a investirlo della carica.
Così facendo ebbe in mano le redini del Paese e si premurò di emanare alcune riforme per migliorare la situazione della popolazione.
La più importante fu la revisione catastale, detta taiko-kenchi, che basava la produttività dei possedimenti in koku.
Gli tornò utile sia per capire quali fossero le zone più produttive sia per capire la reale potenza dei vari daimyo.
In campo religioso, viene ricordato per la sua politica contro i missionari cristiani.
Questo cambio di rotta da una situazione tollerante ad una intollerante era dovuta alla pericolosità dei principi cristiani.
Essi infatti avevano minato i fondamenti civili e religiosi giapponesi.
In breve tempo Hideyoshi riuscì a far fiorire anche l'economia grazie ai commerci, la cultura si valorizzò, pirateria e brigantaggio vennero eliminati, e la giustizia migliorata.
Inoltra fece sorgere un nuovo castello ad Osaka, che divenne nuovo centro logistico per i suoi ministri.
Ormai non c'era nessuno che poteva competere con la sua figura e questo permise di creare una unità nazionale.
Addirittura riuscì ad organizzare spedizioni militari in Corea, cosa che nessuno non era riuscito a fare da molto tempo.
Era il 1592 ed era l'inizio di una nuova era.

IL SOLITO NEMICO

figure riguardanti Hideyoshi e Ieyasu.




Nonostante fosse il reggente del Giappone, egli aveva timore di Ieyasu.
Il suo vecchio alleato era diventato negli anni il suo peggior nemico.
Le sue alleanze erano ancora intatte e il suo esercito contava comunque 40.000 uomini.
Hideyoshi non voleva forzare la mano e il pericolo di una guerra lo terrorizzava.
Il suo esercito è vero che contava circa 100.000 uomini ma le postazioni difensive dei Tokugawa erano situate in posizioni strategiche e in un territorio molto difficile da affrontare.
Questo assicurava la continuità del clan di Ieyasu, che infatti mai riconobbe il suo nemico come reggente ne tanto meno aveva mandato qualcuno ad Osaka come funzionario.
Allora Hideyoshi cercò una via diversa: i matrimoni combinati.
Per tentare una sorta di colloquio, cercò di far sposare Ieyasu con sua sorella Asahi-hime.
Anche qua però Tokugawa volle tre condizioni che riguardavano per lo più il suo potere e quello di suo figlio.
La cerimonia avvenne il 26 settembre 1586 anche se la situazione non mutò realmente.
A prova di ciò abbiamo l'incontro tra i daimyo dei clan Tokugawa e Hojo.
Essendo essi i suoi vicini ad est, voleva coprirsi le spalle da eventuali attacchi o tradimenti.
Con un piano astuto, convinse gli Hojo ad allearsi nuovamente.

NUOVE SITUAZIONI

Non essendo mutata realmente la situazione, Hideyoshi preparò un nuovo piano.
Esso prevedeva una sorta di embrago, attuato non ufficialmente dai ribelli nelle terre dei Tokugawa.
In secondo luogo, prevedeva di riuscire a portare ad Osaka il suo nemico.
Esso fu possibile in quanto Hideyoshi mandò sua madre come ostaggio alla corte di Ieyasu.
Egli era stupito ed intimorito da questa situazione.
Tuttaviq accettò l'invito e, dopo attente istruzioni date ai suoi sottoposti, partì.
Ad Osaka venne accolto in maniera quasi trionfale da Hideyoshi che lo ricevette.
Questo evento fece aumentare la popolarità del reggente anche nei daimyo ribelli.
Ormai nessuno poteva opporsi a lui.

IL 5 novembre 1586 Ieyasu venne promosso al terzo grado superiore di corte.
Una sorta di regalo per tentare di renderlo amico.
Invece Hideyoshi, nello stesso periodo, venne promosso da reggente a Dajo-Daijin (cancelliere del regno), titolo di corte più alto dopo quello dell'imperatore.

CAMPAGNE MILITARI D'UNIFICAZIONE

Ora Hideyoshi poteva occuparsi dei vari piccoli daimyo ritenuti ribelli.
Era deboli ed isolati ma uniti potevano essere una spina nel fianco.
I tre clan erano:
-gli Shimazu;
-i Chosokabe;
-gli Hojo;

Tutti erano decisi a restare isolati dal potere centrale, ritenuto troppo distante.
Inoltre erano spinti anche dall'orgoglio del loro antico lignaggio e per il disprezzo nei confronti di Hideyoshi, ritenuto figlio di un contadino.

Sebbene non poteva occuparsi personalmente, delegò ai suoi fidati generali le varie guerre.
I primi ad essere invasi furono i Chosokabe.
Erano i signori dell'isola di Shikoku ma la forza di 80.000 uomini piegò le loro resistenze.
Persero quasi tutti i loro territori e vennero relegati a Tosa.

Il secondo ad entrare nei piano di conquista fu il clan Shimazu.
Hideyoshi venne invitato nell'isola per difendere i territori di un clan minore, gli Otomo.
Dopo aver inviato un ultimatum, decise di scendere in campo.
Inviò circa 200.000 uomini più un esercito costituito da soldati del clan Mori e dal clan Chosokabe.
La resistenza non fu molto lunga.
In breve tempo le armate occuparono tutta l'isola e i territori vennero riorganizzati.
Al clan Mori, per i suoi servigi, vennero consegnate le province del nord dell'isola.
Ai clan Otomo e Ryuzoji le loro terre precedentemente perse.
Le altre terre divise tra i generali.
Ormai rimaneva solo un piccolo tassello e per questo era necessaria la caduta del clan Hojo.

GLI HOJO

Stemmi del clan Toyotomi e di quello Hojo.



Era il 1590 ed Hideyoshi era pronto a portare la spada contro il clan Hojo.
Era l'ultimo tassello per completare il suo piano di unificazione.
Nonostante Ieyasu fosse alleato ad entrambi, cercò di trattare come intermediario.
Sperava di riuscire a convincerli e farli sottomettere.
Questo avrebbe significato avere un posto migliore nella corte di Osaka e di poter trattare direttamente con Hideyoshi.
Tuttavia questo tentativo fu interrotta dagli stessi Hojo che invece preferivano uno scontro.

LO SCONTRO

Ormai era deciso e il piano era simili a quelli precedenti.
Prima dovevano essere mandati degli ostaggi a Osaka e poi i vari daimyo , in base a ricchezza e vicinanza, dovevano dare uomini per la guerra.
Anche qua si toccarono le 200.000 unità contro le 50.000 degli Hojo.

Le tattiche adottate dai due schieramenti era molto contrastanti:
-gli Hojo non volevano dare battaglia campale e si nascosero nelle loro fortezze(tre le più possenti del Giappone) e attendere il logoramento del nemico;
-Hideyoshi invece aveva messo in atto una triplice forza di invasione;

Ieyasu, oltre ad occuparsi del suo attacco alle terre nemiche, si impegnò a ristrutturare la via Tokaido e dei suoi vari castelli.

La guerra fu subito a senso unico e le fortezze iniziavano a cadere molto velocemente.
Le uniche fortezze che ressero l'impatto furono la capitale Odawara e il castello di Nirayama.
L'assedio durò qualche mese e gli Hojo stavano iniziando a pensare alla resa.
Il portavoce diplomatico fu Ujinao, unico della sua famiglia ad aver ascoltato i consigli di Ieyasu durante le precedenti trattative.
Egli riuscì a scambiare la sopravvivenza del clan con il seppuku di Ujimasa e di alcuni consiglieri.
Anche i piccoli clan alleati agli Hojo durarono poco ad eccezione del castello di Oshi, governato dal clan Narita.
Esso durò ben un mese oltre la caduta degli alleati.
Esso ha una storia abbastanza singolare che merita di essere raccontata in un piccolo post a parte.

Conclusa la guerra, Hideyoshi era l'uomo più vicino a poter portare il Giappone alla sua agoniata unità nazionale.

Opera raffigurante Hideyoshi mentre si arrampica su un'altura.

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