Giappone Medioevale
Articolo continuativo sulla storia del Giappone dove parleremo del periodo Sengoku (parte 1) ed, in particolare, di Ieyasu Tokugawa.
IL GIAPPONE MEDIOEVALE
EPOCA SENGOKU (PARTE 1)
Questa epoca, segnata dalla guerra tra feudi e clan, è un periodo importante per la formazione del Giappone e dello spirito giapponese.
Il 1568 è importante in quanto appariranno delle figure importanti sul palcoscenico politico.
Il primo è Oda Nobunaga (1534-1582), famoso generale militare che divenne famoso grazie alla sua particolare bravura strategica.
Altro importante comparsa sarà quella di Ieyasu Tokugawa (1542-1616) e Toyotomi Hideyoshi (1536-1598).
Per ripercorrere al meglio questo periodo storico, si deve parlare della storia di questi tre uomini.
Il primo sarà Tokugawa Ieyasu e, con lui, ripercorrerò la storia del suo clan.
CLAN TOKUGAWA
Le radici di questa casata si intrecciano con quella dei Nitta e dei Ashikaga.
Essi avevano un capostipite comune ma si sperarono a causa dei loro schieramenti durante la Guerra delle due Corti(1336-1392).
La vittoria della Corte del Nord portò i Nitta e i Tokugawa ad essere allontanati dal potere.
Inoltre ci furono violenti stermini durante il lungo shogunato Ashikaga ai danni di queste due casate.
Il numero di sopravvissuti fu realmente esiguo tanto da avere fonti solo nel 1400.
Si sa che Chikauji si sposò con la figlia del signore del villaggio di Matsudaira.
Da qui la sua potenza crebbe sempre più e la provincia di Mikawa prosperò.
Nel 1535 ci fu un avvicinamento tra il clan Matsudaira e il daymo Imagawa Yoshimoto.
Questi prese sotto la sua protezione i territori in cambio della loro fedeltà.
Per proteggersi da eventuali invasioni, Hirotada Matsudaira sposò la figlia di Mizuno Tadamasa.
Da questo matrimonio nascerà il famoso Ieyasu.
Nel 1542, il clan Oda si scontrò con quello Imagawa nelle terre del Mikawa.
Seppur Oda Nubuhide diede battaglia e riuscì a resistere nella Battaglia di Azukizaka, alla fine dovette ritirarsi.
L'INFANZIA DI IEYASU TOKUGAWA
Nato il 31 gennaio 1543, inizialmente gli venne dato il nome di Takechiyo.
La sua infanzia era all'insegna della guerra con il clan Oda, Imagawa e Matsudaira che si fronteggiavano in continuo.
Nel 1548 venne mandato come prigioniero alla corte di Yoshimoto per chiedere aiuto contro l'invasione nemica.
Tuttavia venne rapito e portato a corte di Nobuhide che però lo tenne in vita.
La situazione peggiorò ma, nel 1548, si risolse con la seconda battaglia di Azukizaka.
Quest'anno fu nefasto in quanto morirono due personaggi importanti come Hirotada e Nobuhide.
Entrambi per malattia ed entrambi a 24 anni.
Ad approfittare della situazione fu Yoshimoto che diede la cacci ai figli di Nobuhide.
La pace fu pesante ma il fatto peggiore fu la liberazione di Ieyasu.
Infatti venne portato a Sumpu, capitale degli Imagawa.
Venne istruito per renderlo abile nella guerra e per farselo alleato.
La situazione per il clan Oda non fu facilissima.
Infatti i contendenti furono messi l'uno contro l'altro e solo il fuoco poteva risolvere questo problema.
Oda Nobunaga, alla guida di pochi soldati, diede la caccia ed uccise tutti gli oppositori nella sua famiglia.
Altre notizie di Ieyasu si hanno nel 1557 quando, compiendo Genpuku, cambiò nome.
Da Takechiyo passò a Matsudaira Jirosaburo Motonobu.
Tuttavia nel 1559 lo cambiò nuovamente dopo aver preso in sposa la figlia di Chikanaga, vassallo degli Imagawa.
LE PRIME IMPRESE MILITARI
Nel 1558, dopo che Oda Nobunaga era divenuto capo della casata, iniziò una nuova guerra contro il clan Imagawa.
La prima impresa di Ieyasu fu proprio contro il Nobunaga.
Infatti si combatteva per riprendere il controllo di Terabe, castello del Mikawa occidentale.
Motoyasu(futuro Ieyasu) cinse d'assedio il castello ed appiccò un incendio.
Oda allora cercò di prenderlo alle spalle ma il giovane Matsudaira si fece trovare pronto e sconfisse il nemico.
Così facendo si guadagno il rispetto di entrambi gli schieramenti.
Un'altra impresa compiuta ai danni degli Oda fu l'operazione “Approvvigionamento di Odaka”.
La postazione difensiva di Odaka doveva essere protetta dagli attacchi del clan Oda ma la sua posizione non era favorevole a queste situazioni.
Il compito di Motoyasu era quello di portare rifornimenti.Egli escogitò un tranello per far spostare i contingenti nemici e lasciare libero il passaggio.
Così facendo divise il suo esercito e lui, alla testa di pochi soldati, si portò indisturbato alle porte del castello da soccorrere mentre i nemici vagavano senza meta nei boschi.
Per l'ennesima volta riuscì a fregare una delle menti militari più geniali dell'epoca.
IL TENTATIVO DEI IMAGAWA DI PRENDERSI LO SHOGUNATO
Immagini raffiguranti Imagawa Yoshimoto
La situazione era favorevole al clan Imagawa che nel nel 1560 decise di andare a Kyoto per diventare shogun.
Tuttavia la sfida non era semplice ma i mezzi a disposizione potevano sostenere una impresa del genere.
Gli altri due contendenti, Hojo Ujiyasu e Takeda Shingen, erano impegnati in altre faccende.
Infatti gli Hojo erano alleati del clan Imagawa e ne difendevano i confini contro i Takeda.
L'unico vero ostacolo era Oda Nobunaga che però stava vivendo un periodo negativo in campo militare.
Così decise di raccogliere le forze e di marciare attraverso i suoi territori e raggiungere la capitale.
Con 25000 samurai, Yoshimoto partì e lasciò a Sumpu il fratello Ujizane.
Avanzò nei territori nemici e pianificò un attacco alle fortezze di Washizu e Marune.
Marune crollò sotto le armate di Motoyasu mentre l'altra cadde a causa delle immense forze di Yoshimoto.
La strada verso la capitale degli Oda era aperta e l'impresa sempre più vicina.
Per evitare di far diventare troppo famoso Motoyasu, lo lasciò ad Odaka a difendere il passaggio.
Oda venne a sapere della situazione il 12 giugno 1560.
Allora penso ad un piano folle ma decisivo.
Con le sole forze rimanenti (2500 soldati) si portò all'attacco delle armate nemiche.
Si portò a ridosso dei castelli caduti in mano al nemico per capire le loro posizioni.
Appena gli riferirono che Yoshimoto stava indugiando in una gola nel bosco di Dengaku-Hazama, si preparò per la battaglia.
Lasciò 500 soldati in cima alla gola e, camuffando il numero, sembrava un vero esercito pronto all'offensiva mentre lui si portava con gli altri 2000 alle spalle.
Il 12 Giugno era una mattinata torrida che però mutò improvvisamente a causa di un violento temporale.
Oda capì che era un segno del destino e si butto nella mischia.
Avanzò imperterrito, uccidendo moltissimi nemici fin quando non raggiunse l'accampamento nemico e vide lo stendardo degli Imagawa.
Yoshimoto uscì dalla sua tenda ma non capì cosa realmente stava capitando.
Venne brutalmente decapitato dai soldati di Oda mentre stavano compiendo una carneficina.
Il restante esercito, appena capì cosa era successo, si arrese e scappò.
Questo fatto divenne famoso come la battaglia di Okehazama.
Motoyasu rimase incredulo della notizia e volle andare a controllare di persona.
Appena capì la situazione si ritirò nelle sue terre sapendo che adesso gli Oda avrebbero tentato di prendersi i territori degli Imagawa.
Nel 1561 Oda si vide rifiutare una alleanza con Motoyasu a causa della prigionia di alcuni suoi famigliari nella corte di Ujizane Imagawa.
Tuttavia l'anno seguente, i due capi clan si unirono in una delle più lunghe alleanze di questo periodo.
Oda prese posto degli Imagawa in cambio di una maggiore libertà di Ieyasu.
Così facendo Ieyasu tramutò una sconfitta in una vittoria diplomatica.
La rivolta delle sette buddiste
Un nuovo nemico si affacciò sui territori del suo clan ed era un nemico potente.
Infatti alcune sette religiose si erano ribellate ma il problema principale era causato da eventuali diserzioni di suoi fedeli feudi.
Aveva soprattutto paura che alcuni di esse si ribellassero per motivi religiosi.
Altro problema era presentato dagli Imagawa.
Seppur Ujizane era un incompetente, temeva una loro discesa in campo.
Ci furono tre battaglie ma solo la terza fu realmente importante.
Avvenne nel 1564 ad Azukizaka e vide i due schieramenti scontrarsi violentemente per giorni.
Lo stesso Ieyasu aveva corso seri pericoli ma il suo piano lo aveva premiato.
Alla fine di quest'anno, la ribellione era repressa e i suoi progetti si spostarono sui possedimenti degli Imagawa.
Inoltre riuscì a circondarsi di preziosi uomini che usò a proprio vantaggio a livello amministrativo e militare.
Oda consolida il suo potere
Per consolidare la sua forza nelle sue province, Oda decise di piegare il clan Saito.
Esso era comandato da Saito Yoshitatsu, figlio del suocero del padre dello stesso Nobunaga.
Nel 1563 impugnò le armi e marciò nelle sue terre.
In poco tempo arrivò ad espugnare la fortezza di Sunomata ma incontrò serie difficoltà a Inabayama.
Oda decise di assediare la fortezza ma la situazione entrò in stallo molto presto.
Per evitare eventuali attacchi notturni, decise di impressionare il clan Saito.
La leggenda narra che in una sola notte, i suoi uomini costruirono un castello sulla vicino a Inabayama.
Nel settembre del 1567, un sottoposto di Oda, tale Kinoshita Tokichiro ( futuro Toyotomi Hideyoshi), venne a sapere di un percorso tra le montagne che avrebbe portato direttamente dentro al castello nemico.
Scelse 10 uomini e scalò la montagna per giungere la notte dentro al forte.
Uccise numerosi nemici e arrivò alle porte chiuse.
Poi provocò un gran baccano, tale da mandare in confusione il nemico che, spaesato, si fece travolgere dalle forze di Oda.
La scalata di Ieyasu
Nonostante fosse famoso, Ieyasu non era ancora una figura potente.
Era si un daimyo temibile ma c'erano nemici ben più potenti nell'isola nipponica.
Per avvicinarsi allo shogun e all'imperatore, iniziò una intensa corrispondenza con Kyoto.
Il suo maggior successo diplomatico fu il riconoscimento del cognome Tokugawa.
Così facendo, Ieyasu voleva ribadire i suoi legame con Nitta Yoshisue e quindi con la casata del primo shogunato, quella dei Minamoto.
Questa riconoscenza, da parte dell'imperatore, permetteva ad Ieyasu di competere al potere shogunale, in quanto solo i discendenti dei Minamoto potevano accedervi.
La scalata di Oda
Anche il Nobunaga non si fermò a lungo e, dopo aver stabilizzato le sue frontiere, usò la vecchia politica dei matrimoni per cercare nuovi alleati.
Così facendo poté rispondere all'editto di Ogimachi, imperatore in questo periodo.
Infatti c'era una disputa tra due Ashikaga, tali Yoshiaki e Yoshihide.
Oda scortò, con 3000 uomini, Yoshiaki a Kyoto per renderlo shogun.
Era il 9 novembre 1568 e Oda si legò con il futuro del Giappone.
Si dice che fu in questa occasione di pace che meditò sul suo futuro e decise di “riunificare il paese sotto una unica spada”.
Questo detto divenne celebre in quanto Oda lo fece inserire nei suoi sigilli con la scritta TENKA FUBU.
IL CROLLO DEL CLAN IMAGAWA
Immagini raffiguranti Shingen Takeda
L'incapacità di Ujizane portò alla fine del suo clan.
Infatti, Shingen Takeda e Ieyasu Tokugawa, si allearono per invadere gli Imagawa.
Ieyasu non trovò reali ostacoli e prese la provincia del Totomi senza particolari difficoltà.
Shingen invece dovette affrontare gli Hojo, scesi in campo per una vecchia alleanza con gli Imagawa.
La situazione precipitò e il fonte tra questi due clan si fermò al passo di Satta.
Ci furono solo pochi scontri di piccole dimensioni ma nulla di determinante.
Gli Hojo allora patteggiarono con Uesugi Kenshin per attaccare i Takeda.
A questa alleanza partecipò anche Ieyasu in virtù si un accordo di pace con i Imagawa.
Nel luglio 1569, Takesa Shingen passò all'offensiva.
Marciò su Suruga e attaccò i possedimenti degli Hojo.
Il suo piano era di disturbare i Tokugawa e spingere gli Hojo ad uscire dalla loro fortezza a Odawara.
Per questo sfrutto il clan Yamada per arrivare ad assediare gli Hojo.
Tuttavia non riuscì mai a prenderla e così decise di ritirarsi.
Gli Hojo deciserò di tendergli un agguato sulla via del ritorno.
Tuttavia sottostimarono la capacità di questo che infatti capì il tranello.
Infatti il piano consisteva nel tendere una imboscata nel Passo di Mimase.
Takeda, mandando in avanscoperta un piccolo gruppo di soldati, scoprì l'armata Hojo.
Allora decise di sfruttare la situazione a proprio vantaggio e decise di divedere il suo grande esercito in tre parti.
Due parti avrebbero forzato il passo mentre il terzo, con a capo Yamagata Masakage, avrebbe colto il nemico da dietro percorrendo un percorso secondario.
Il 6 ottobre 1569 Takeda entrò nel passo di Mimase.
La trappola funzionò e, seppur sotto fuoco nemico, l'armata Takeda era quasi intatta.
Gli Hojo capirono la situazione troppo tardi.
La vittoria di Shingen fu totale e poté tornare nei suoi territori lasciando sul campo di battaglia 3000 uomini degli Hojo morti.
La situazione divenne difficile anche per Ieyasu che, avendo aderito all'alleanza, adesso entrava nella lista di Shingen.
Tuttavia accettò la sfida e spostò la sua capita a Hamamatsu mentre Okazaki restò nelle mani del figlio Nobuyaso.
PROSSIMA PARTE
Nella seconda parte scriverò di Oda Nobunaga partendo dall'entrata trionfale a Kyoto e per concludere con la sua tragica morte.