Dr.ssa Napolitano

Adolescenti: istruzioni per l'uso.

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Adolescenti: istruzioni per l'uso.

Vivere in una famiglia tossica

2022-07-11 16:43:55

Quali consegueze sui figli , quali i segnali e cosa fare

La famiglia, ancora prima che la relazione intima, è uno degli scenari tipici nel quale nasce e cresce il dramma delle relazioni tossiche.

La famiglia ci viene “imposta” e quindi, per quanto possa non piacerci, dobbiamo adattarci, soprattutto quando si è ancora piccoli o adolescenti.

La situazione familiare è ancora più complessa perché, banalmente, nessuno di noi può liberarsi dei genitori, del fratello, della sorella o del nonno.

Possiamo chiudere una relazione di coppia, ma non possiamo fare lo stesso con i nostri parenti…..almeno finché non si è adulti!




Nella famiglia tossica i legami familiari sono minati alla radice

Quando si è piccoli si è particolarmente vulnerabili e dipendenti e tutto ciò che ci succede durante l’infanzia rimane attaccato alle nostre radici e questo vale sia per l’infanzia positiva sia per quella negativa.

Si può considerare tossica una qualunque persona negativa, che ci induce a dubitare di noi stessi, del nostro valore e del fatto che possiamo meritare amore.

Quando tutto questo si verifica in famiglia è doppiamente doloroso, soprattutto se a trattarci così è un genitore, proprio colui che dovrebbe difenderci e amarci incondizionatamente.

È vero, nessuno è perfetto, nemmeno i genitori.

Tuttavia c’è un limite importante tra l’imperfezione e gli abusi. A questo punto, è doveroso chiedersi: quali possono essere le conseguenze che derivano dall’aver vissuto un’infanzia tossica?

La tossicità familiare può acquisire varie sfumature; il genitore può mostrare un atteggiamento ambivalente, manipolatorio, opprimente, abusante, anaffettivo….

Il problema che spesso si fa fatica ad ammetterlo e prenderne consapevolezza.



In una famiglia tossica le dinamiche cognitive, affettive e sociali sono radicalmente distorte.

predominano i conflitti, i comportamenti deviati, gli abusi.

Si innescano schemi comportamentali che seppur tossici e disfunzionali diventano così abituali tanto da indurre i membri della famiglia a crederli normali. Alcuni esempi?

Esempi


  • Il figlio o la figlia viene egoisticamente investito del ruolo insostenibile di soddisfare i bisogni affettivi del genitore (può essere il padre quanto la madre), di compensare la sua infelicità coniugale e/o esistenziale.
  • Non esistono regole, si entra in camera senza bussare e si dà per scontato che non possa esistere privacy. Anzi, il figlio che tenta di mantenere una certa riservatezza, viene malgiudicato
  • Ogni cosa, attività, abitudine è imposta da qualcun altro, non vi è potere decisionale se non quello di altri componenti del nucleo familiare
  • Il genitore esige che il figlio condivida la sua stessa visione delle cose con frasi tipo “noi la pensiamo cosi”, “non la pensiamo allo stesso modo?” “Siamo sempre stati d’accordo”
  • Il genitore (ma in particolare la madre) instaura con il figlio un rapporto ambivalente: oggi lo coccola e domani diventa completamente trasparente e indifferente ai suoi bisogni
  • Il genitore acquisisce un atteggiamento morboso, anche a livello fisico e se non riesce a farlo va su tutte le furie o si mostra estremamente dispiaciuto, utilizzando spesso le lacrime per far sentire il figlio in colpa.
  • Il genitore ha una visione chiara del futuro del figlio, sa già cosa dovrà fare nella sua vita, anche se lui o lei di fatto non si è espresso a riguardo.
  • Il genitore non svolge una funzione di guida, non pone limiti né fa richieste. In altre parole, i genitori si aspettano che i figli si educhino da soli
  • Un fratello maggiore può abusare ripetutamente della sorella o del fratello più piccolo sotto lo sguardo assente dei genitori.

La sola colpa di essere figli

Quando si è piccoli, si tende a giustificare il genitore o qualsiasi altro parente stretto,  anche se mostra un atteggiamento tossico e manipolatore, proprio perché è un componente importante della famiglia. 

Perché i genitori diventano persone tossiche? Perché usano la loro autorità per sottomettere e manipolare, quando quelle persone dovrebbero prendersi cura dei loro figli più di chiunque altro al mondo?



A questo punto è legittimo chiedersi: perché assumono questo atteggiamento? Come hanno appreso questo comportamento?

Di solito, il genitore che manifesta trascuratezza emotiva o un atteggiamento abusante ha un passato di “vittima” di altrettanti abusi.



Liberarsi dalla tossicità


La famiglia è il luogo in cui l’autostima dovrebbe avere lo spazio necessario per potersi sviluppare al meglio.

I genitori dovrebbero insegnarci che meritiamo amore incondizionato semplicemente perché siamo al mondo.

Che il nostro valore non dipende da un comportamento cattivo o da un nostro fallimento, che gli errori esistono e appartengono a tutti gli esseri umani e che i nostri successi vanno sottolineati e lodati.

Purtroppo, non sempre questo accade.

Vivere in una famiglia tossica ha un prezzo molto alto; si può letteralmente perdere la capacità di dar vita a relazioni significative per il resto della vita.

I problemi che ne derivano possono variare da un lieve disagio interpersonale a profondi problemi sociali ed emotivi. Si introietta la paura di non essere accettati dagli altri e di non meritare amore, di non essere in grado di affrontare la vita.

Convinzioni che andrebbero corrette il prima possibile.

In generale, la gravità dei problemi è in relazione a quanto presto nella vita si è manifestata, a quanto prolungata e grave è stata la trascuratezza.

Certo, la famiglia non possiamo sceglierla noi quando si viene al mondo….ma una volta adulti possiamo liberarci da chi ostacola la nostra crescita emotiva.




Non è colpa tua

Il primo passo e renderti conto che non è colpa tua. Quello che hai subito fino ad ora non dipende in alcun modo da te o dai tuoi comportamenti.



Mostrarsi decisi

Mostrarsi sicuri di sé, fermi sulle proprie opinioni, contrarie a quelle dei genitori abusivi, è il passo successivo per cambiare le cose.

“Non posso”, “non voglio” ,”non sono d’accordo”: è fondamentale esprimere con fermezza il proprio pensiero, agire con determinazione e usare la propria facoltà di decisione.




Prendi le distanze

A volte, la determinazione non è sufficiente, nonostante i tuoi dissensi, la tua determinazione, i tuoi continuano ad arrecarti stress, ansia…

A questo punto il modo migliore per affrontare una situazione tossica familiare è prendere le distanze.

E’ bene accettare che è impossibile cambiare il genitore, ormai cresciuto e sviluppato interamente nella sua personalità.

 Anche se siamo legati alla famiglia d’origine da un vincolo di sangue, ciò non significa che siamo obbligati a convivere e condividere gli stessi spazi.

E’ possibile un distacco senza necessariamente viverlo in modo assolutistico: è possibile provare affetto per i familiari anche mantenendo le distanze.

 Il distacco, quando è la famiglia di origine a fomentare malessere interiore, non solo è consigliato ma anche indispensabile.

NOTA BENE

Purtroppo i manipolatori emotivi esistono in tutti i contesti della nostra vita, il che significa che bisogna imparare a identificarli e a proteggersi da loro.

Soprattutto chi ha vissuto in una famiglia  disfunzionale rischia di essere facile preda dei manipolatori, dei narcisisti….. per quel bisogno d’amore che ci è stato negato.

Vi ricordo che se avete bisogno di un aiuto concreto potete contattarmi tramite form




by dr.ssa Maria Teresa Napolitano