Dr.ssa Napolitano

Adolescenti: istruzioni per l'uso.

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Adolescenti: istruzioni per l'uso.

Sindrome della brava ragazza

2023-04-12 17:19:40

Vediamo cos'è e come liberarsene..ebbene sì

Essere buona è una bella cosa. Avere la “sindrome della brava ragazza” no. Perciò, tanto per cominciare, è bene non confondersi. «La persona buona agisce in base a puri slanci di generosità ed è sempre padrona delle sue scelte. Chi ha la “sindrome della brava ragazza”, invece, tende a comportarsi bene per ottenere approvazione e apprezzamento da parte degli altri».

«Ciò significa che a volte, dietro la ragazza sempre educata, sempre sorridente e sempre disponibile, può celarsi una persona ingabbiata in dinamiche e schemi di comportamento predefiniti e vissuti (in modo più o meno conscio) con una certa insofferenza

Quali altri sintomi dimostra chi ha la “sindrome della brava ragazza”?

«La tendenza a sentirsi spesso inadeguata e ad avere un atteggiamento un po’ passivo. Le ragazze con questa sindrome non dicono mai nulla che possa ferire l’altro, non replicano e si prodigano al massimo pur di salvaguardare il “quieto vivere” ed evitare il conflitto. Si sentono in colpa se disattendono le aspettative degli altri, non sanno dire di no e faticano a esprimere quello che sentono. In generale, antepongono le esigenze altrui alle proprie e cercano di continuo l’approvazione di chi le circonda».

Cosa porta ad avere la “sindrome della brava ragazza”?

«I fattori possono essere tanti. In genere, una prima causa risiede nel tipo di educazione ricevuta in famiglia, quindi nell’imprinting dato dai genitori. Un’altra causa può essere l’insicurezza personale (chi ha una buona autostima non ha bisogno di cercare di continuo l’apprezzamento da parte degli altri).»

Perché comportarsi sempre da “brava ragazza” può rivelarsi nocivo?

«Per vari motivi. Innanzitutto, soffocare le proprie esigenze per quelle degli altri significa soffocare la propria personalità e la propria energia vitale. In secondo luogo, evitare il confronto e il conflitto con gli altri in nome del quieto vivere porta a impostare i rapporti in modo non autentico e a non farli evolvere. Infine, più si mettono gli altri al primo posto e più gli altri si sentiranno autorizzati a chiedere. Anzi, a chiedere sempre di più».

È possibile guarire (anche solo in parte) dalla “sindrome della brava ragazza”?

«Sì, ma il presupposto fondamentale è rendersi conto di averla, il che il che a volte è difficile. La persona abituata a comportarsi in questo modo fatica a concepire reazioni diverse. Tuttavia, quel carico di malessere e di frustrazione che una “brava ragazza” può fingere mentalmente di non vedere, tende prima o poi a esplodere altrove. Ossia a livello fisico. Come? Per esempio, sotto forma di cefalee, di problemi alla pelle o all’intestino. Le persone abituate a trattenere le proprie esigenze e la propria personalità finiscono spesso per somatizzano il loro malessere».

Perciò, intanto sarebbe utile decifrare certi possibili disturbi fisici…

«Assolutamente sì. Per il resto, può essere utile provare ad adottare tanti piccoli comportamenti nuovi. Tenendo presente che una tendenza forte e radicata, come quella a comportarsi da “brava ragazza”, si può scardinare soltanto a poco a poco. Un buon punto di partenza è quello di provare ad attivare, giorno dopo giorno, tanti piccoli cambiamenti nelle abitudini o nel proprio modo di pensare».

E allora cosa fare, in concreto, per smettere di avere la “sindrome della brava ragazza”?

Cosa fare

SMETTI DI ANDARE “OLTRE”

Dosa meglio la tua disponibilità «Tendi a rimanere in ufficio oltre il tuo orario di lavoro? Comincia a non farlo più tutti i giorni, ma solo in caso di necessità» suggerisce Laura Rivolta. «Oltre un certo limite, hai bisogno di dire “basta” e mettere dei sani paletti. Sia per il tuo benessere sia perché poi, ricaricandoti, tornerai all’opera in condizioni migliori.»

SPEZZA LA ROUTINE

Se hai la “sindrome della brava ragazza”, avrai anche (con molta probabilità) un forte attaccamento alla routine. Per smuovere qualcosa, comincia ad alterare certe abitudini. «Vai al cinema solo il sabato sera? Per una volta, vacci nel bel mezzo della settimana. Ti vedi con le amiche soltanto nel tardo pomeriggio? Improvvisa con loro un caffè di mattina. Insomma, scardina qualcosa nella tua routine

COMINCIA A DIRE DI NO

Basta dire di sì controvoglia. Basta con le abitudini che abbiamo solo per fare contenti gli altri. «Per esempio» spiega la psicoterapeuta, «se non ti va di andare ogni santa domenica a pranzo dai suoi suoceri, non andarci. Non sentirti sempre obbligata ad accettare il loro invito. Ogni tanto rifiuta con gentilezza oppure valli a trovare solo per il tempo di un caffè.»

CERCA DI “SGARRARE” RISPETTO AI TUOI STANDARD

Un altro consiglio per liberarsi dalla “sindrome della brava ragazza”? «Prova a fare qualcosa di “indisciplinato” rispetto al tuo senso del dovere» suggerisce Laura Rivolta. «Per esempio, non sentirti obbligata a rispondere sempre al cellulare. Ci sono chiamate e messaggi che possono aspettare. Allenati a capire quando rispondere subito e quando non farlo.»

DIVERTITI A INVERTIRE CERTE SEQUENZE

Prima questo e poi quello. Mai il contrario. Se hai la “sindrome della brava ragazza” tendi con molta probabilità a seguire una scaletta nel fare le cose. Anche quelle più banali. «E allora» suggerisce Laura Rivolta, «inizia a invertire qualche sequenza-tipo della tua giornata. Esempio: non esci mai di casa la mattina se prima non hai lavato tutte le tazze della colazione e lasciato in ordine la cucina? Fai il contrario: ogni tanto esci da casa e pensa alle faccende al tuo ritorno».


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by dr.ssa Maria Teresa Napolitano
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