Dr.ssa Napolitano

Adolescenti: istruzioni per l'uso.

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Adolescenti: istruzioni per l'uso.

Sharenting : la sindrome del regista

2024-01-12 17:11:47

Quando i genitori filmano i figli invece di viverli

Sharenting, quando filmare i nostri figli ci impedisce di “viverli”

Postare certi attimi sui social ci sembra più importante che assaporarli senza interferenze: così succede che ci assicuriamo il ricordo di qualcosa che, paradossalmente, non abbiamo vissuto fino in fondo.

Questa tendenza che non riguarda solo le “prime volte”. Lo sharenting è infatti l’abitudine di pubblicare continuamente in Rete immagini e video dei propri figli sin dalla prima infanzia.



Meno sharenting di foto, più musica, chiacchiere e libri

«I genitori hanno un’occasione importante per favorire lo sviluppo dei loro figli nella quotidianità aiutandoli a sviluppare relazioni autentiche all’interno del nucleo familiare.

Lo possono fare mettendo in atto buone pratiche: come chiacchierare, leggere e ascoltare musica insieme. Un uso precoce o eccessivo degli strumenti digitali va nella direzione opposta».

Lo spiega Stefania Manetti, Presidente dell’Associazione Culturale Pediatri, che sottolinea a questo proposito l’importanza delle regole per il benessere digitale di tutta la famiglia: regole che vanno stabilite e condivise.


Dai 6 anni, regole e routine. Anche per l’uso di Tv e smartphone

«Nei bambini più grandi, dopo i 6 anni, regole e routine sono molto importanti. Quello del pasto è uno dei momenti in cui device e Tv dovrebbero essere spenti, lo stesso vale per l’orario in cui bisogna andare a dormire”, continua l’esperta pediatra.


Tra desiderio di autonomia dei figli e di controllo dei genitori

Dopo i 9 anni, il periodo in cui si abbandona il pensiero magico e la razionalità prende gradualmente il suo posto, si sviluppa la necessità di potersi confrontare maggiormente con gli amici.

«Durante la preadolescenza subentra il desiderio di una progressiva autonomia nell’utilizzo della tecnologia digitale», aggiunge Stefania Manetti.

«In questa fase, i genitori devono rispettare la privacy delle ragazze e dei ragazzi.

Cercando però di mantenere dei momenti di confronto con loro, fondamentali per condividere preoccupazioni e consigli riguardo al buon uso, attento, dei dispositivi».

L’importanza delle relazioni familiari per lo sviluppo dei figli

Gli stessi professionisti di Fondazione Carolina evidenziano come lo sviluppo armonico e il benessere psicofisico delle nuove generazioni sia strettamente legato alle relazioni affettive e al rapporto genitori-figli.

Comunicare che ci si vuole bene in maniera incondizionata, coltivare un senso di appartenenza e di fiducia passa anche attraverso lo “sguardo di ritorno”.

 Da come tu mi guardi io sento quello che sono per te. Naturalmente senza il filtro della fotocamera di uno smartphone.

Sharenting, 5 avvertimenti della Sip sulla “sindrome del regista”

Per aiutare mamma e papà a non cadere nella sindrome da regista, la Società italiana di pediatria (SIP) ha fornito 5 importanti spunti di riflessione.

1. Condividere immagini, video e qualsiasi tipo di contenuto che abbia come protagonisti i bambini significa costruire un “dossier digitale” che li riguarda, senza il loro consenso e senza che ne siano a conoscenza.

2. La condivisione di materiali e informazioni dei propri figli deve prevedere cautela e, in molte occasioni, l’anonimato. Localizzazione, informazioni sensibili o immagini di contesti riconoscibili potrebbero esporre i bambini ad una serie di rischi.

3. Non condividere mai immagini dei propri figli in qualsiasi stato di nudità. Queste immagini dovrebbero rimanere sempre private per il rischio potenziale che siano impropriamente utilizzate da altri.

4. Attivare notifiche che avvertano i genitori quando il nome dei loro figli appare nei motori di ricerca.

5. Rispettare il consenso e il diritto alla privacy dei minorenni, a partire dalle policy delle piattaforme sui quali si condividono contenuti e nel rispetto dell’31 della Costituzione che “protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”.

La stessa Convenzione Internazionale su diritti dell’infanzia e dell’adolescenza mette al centro della comunità gli interessi e la dignità del minorenne.

E se avete bisogno del mio aiuto contattatemi




by dr.ssa Maria Teresa Napolitano
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