Dr.ssa Napolitano

Adolescenti: istruzioni per l'uso.

Dr.ssa Napolitano

Adolescenti: istruzioni per l'uso.

Sana competizione

2024-01-22 17:06:35

Prendiamo esempio da queste ragazze

Ciao ragazzi, oggi avevo in mente di postarvi un argomento diverso da quello per cui sto scrivendo. Ma la notizia letta sul corriere mi ha fatto venir voglia di riflettere con voi.

Il fatto

Succede in Sicilia. Due squadre di basket femminile devono sfidarsi: una siciliana l'altra oltre lo stretto. Under 14.

Le ragazze siciliane non possono fare questa trasferta per mancanza di soldi, per i coisti troppo alti che non riescono a sostenere.

Che succede a questo punto? Che le avversarie, pur di giocare questa partita in modo onesto e senza vincerla a tavolino, decidono di ospitare a casa le avversarie in modo da azzerare i costi. Così, la partita si è giocata serenamente.

Competizione sì ma sana.

Perché volevo riflettere su quello successo a queste ragazze, perché devono essere un esempio di sana competizione e solidarietà per le avversarie.

Purtroppo, ed è storia di pochi giorni fa', quando si parla di sport, e purtroppo non solo ad alti livelli, c'è ancora tanto razzismo, tanta non sana competizione che fa perdere l'importanza che lo sport ha.

Quando si parla di sport si parla di, in questo caso, gioco di squadra, di cooperazione tar compagne e rispetto per gli avversari, di qualsiasi sport si tratti. E deve essere così.

Qui entrano in gioco gli allenatori, fondamentali per lo sviluppo e la crescita dei ragazzi.

Adolescenti e sport.

Spesse volte mi è capitato, nel corso degli anni lavorando con gli adolescenti. di parlare con mamme e papà e consigliare, per i propri ragazzi, sport di squadra anche piuttosto fisici, tipo il rugby. Previa, ovviamente, inclinazione dell'interessato.

perché questo genere di sport? Perché c'è una disciplina pazzesca, c'è il rispetto e la collaborazione tra di loro, il rispetto delle regole e del gioco pulito.

Se vi è mai capitato di guardare una partita di rugby, alla fine tutti si stringono la mano e gli stadi sono pieni di famiglie con bimbi anche piccoli. Ed è questo che deve essere, o meglio purtroppo, dovrebbe essere.

Un giorno, anni fa', uno dei miei ragazzi, in comunità, mi disse" Terry, io voglio fare kick boxing così poi mi so difendere se mi prendono in giro e mi rispettano".

Il rispetto

In realtà quello non era rispetto: era timore. In questo modo, cercavo di fargli capire, le persone avranno paura di te e ti isoleranno. Il rispetto è ben altra cosa.

Ma capivo il perché lo diceva, conoscevo il suo passato, la sua sofferenza e i motivi per cui era in comunità.

Lo sport lo avrebbe aiutato a sfogare la sua rabbia ma doveva anche comunicare con gli altri rispettando le regole. Ecco che venne in soccorso un allenatore proprio di rugby.

L'allenatore disse a M. "se la tua intenzione è quella di difenderti fuori, io non ti allenerò mai. Qui c'è il rispetto per i compagni e gli avversari. non c'è violenza ma solo sport e sana competizione."

Gli allenatori

Sono fondamentali. Mi viene in mente la serie di film karate kid.

Gli allenatori sono degli educatori tanto quanto i professori, oltre che i genitori.

Un allenatore che porta i ragazzi ad essere scorretti, che spinge alla violenza non è un buon formatore.

Chi ha allenato ed educato queste ragazze della squadra di basket di cui abbiamo parlato sopra è un ottimo coach.

E' giusto che ci sia competizione nello sport. Aiuta a rimanere concentrati, a dare il meglio di sè, a voler migliorare ogni giorno di più , passo dopo passo per raggiungere i propri obiettivi.

E le avversarie? Giocano e competono con noi non per prevalere, ma perché vogliono dare il loro meglio così come noi.

E se hanno giocato meglio è giusto esserne consapevoli, correggere quello che non è andato e complimentarsi con chi ce l'ha fatta. Nello sport così come nella vita.


E voi, avete avuto un'esperienza simile? cosa ne pensate?



by dr.ssa Maria Teresa Napolitano
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