Dr.ssa Napolitano

Adolescenti: istruzioni per l'uso.

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Adolescenti: istruzioni per l'uso.

l’importanza dell’attesa e la forza dei desideri

2023-01-11 18:41:11

Ecco cosa insegnare ai ragazzi e cosa . invece, non fare

Il desiderio ci fa sentire una mancanza, ci fa sentire quello di cui abbiamo bisogno, quello che vogliamo, ci prepara all’attesa.

Troppo spesso, invece, gli adulti per primi perdono la bellezza del desiderare e si cerca di ottenere tutto e subito, non riuscendo a trasmettere questo valore anche ai più piccoli. Eppure sono proprio i desideri il motore che permette di trovare le energie e la forza per alimentare dei progetti e conquistare ciò che per noi conta davvero.

Bisogno o desiderio? Comprendiamo bene il loro significato!

Spesso le parole bisogno e desiderio vengono utilizzate come sinonimi, come se avessero lo stesso significato, ma non rappresentano la stessa cosa.

Il termine bisogno “con valore generico, indica mancanza di qualche cosa. Più comunemente, la necessità di procurarsi ciò che manca per raggiungere un fine determinato, oppure ciò che è ritenuto utile per il conseguimento di uno stato di benessere materiale o morale”  (Dizionario Treccani). Il bisogno è qualcosa che parte dal corpo e nasce da una spinta interna, si attiva a partire da ciò che manca e spinge a metter in atto un’azione specifica per ottenerlo, generando piacere se si raggiunge il risultato oppure frustrazione se non si riesce.

Il termine desiderio, invece, “è un sentimento intenso che spinge a cercare di raggiungere, possedere o realizzare ciò che può soddisfare un bisogno. Può indicare un sentimento costante di mancanza di qualcosa che si ritiene necessario al nostro benessere” (Dizionario Treccani). Il desiderio indica, dunque, un vissuto, un processo che tende verso qualcosa: non si resta immobili, in attesa, ma si avverte una spinta che mette in cammino verso una certa direzione.

Se questa distinzione non è chiara per gli adulti, possiamo immaginare quanto sia ancor più faticoso comprenderla per i più piccoli. Hanno bisogno di tempo per imparare a distinguere tra bisogni e desideri ed hanno bisogno, per riuscirci, della guida e dell’aiuto dei genitori, che possono abituarli, gradualmente, a comprendere e vivere il valore dell’attesa.

Pur essendo differenti, bisogni e desideri hanno un importante elemento in comune: la frustrazione che si sperimenta quando non è possibile soddisfarli.


Aiutare i figli a tollerare la frustrazione

Si tratta di un vissuto che fisiologicamente ognuno di noi, anche i più piccoli, può sperimentare: viverla in modo adeguato permette, al bambino prima e poi gradualmente a ragazzi e adulti, di conoscerla ed elaborarla.

Spesso può essere faticoso per un adulto tollerare la frustrazione sperimentata dal figlio: entrano in gioco molte emozioni e sentimenti differenti tra cui dispiacere, senso di colpa o ad esempio imbarazzo quando ci si trova di fronte ad altre persone, e ciò porta a soddisfare il prima possibile il desiderio del momento per recuperare la tranquillità.

Soddisfare ogni desiderio, però, sebbene porti ad un risultato immediato, non è la strategia più efficace nel lungo periodo: da un lato i bambini apprendono che quella modalità funziona per ottenere ciò che vogliono, dall’altro si trasmette loro, in modo indiretto, il messaggio che non hanno competenze e capacità per conquistare qualcosa in autonomia.


La capacità di attendere aiuta nel raggiungere un desiderio: sapere e accettare che non si può avere tutto e subito e che per ottenere degli obiettivi servono impegno, costanza e determinazione, permette ai bambini di mettersi in gioco, sviluppare la pazienza, rinforzare la fiducia in se stessi e incrementare l’autostima.

Imparare a tollerare la frustrazione, gradualmente e con modalità e tempi differenti in funzione dell’età dei bambini, permette dunque anche di iniziare a costruire le fondamenta della loro resilienza, rendendoli più efficaci nel superare anche le avversità, migliorando le proprie capacità di adattamento e sviluppando le proprie risorse.

e se avete bisognodelmio aiuto contattatemi qui

by dr.ssa Maria Teresa Napolitano
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