Il mito del mondo esterno

IL MITO DEL MONDO ESTERNO

L'esistenza di un mondo esterno "oggettivo" è un mito fantastico che affascina l'umanità da millenni. Tuttavia la scienza ha sempre smentito questo racconto mitologico: nessun ricercatore HA MAI POTUTO VEDERE FUORI DALLA SUA COSCIENZA, per raccontare cosa c'è.

Non solo i fatti sul piano empirico, ma persino la logica, permette di smentire a priori l'antica teoria del "mondo esterno"; essa infatti, anche se intesa alla stregua di un racconto allegorico privo di fondamento, si rivela ugualmente insostenibile, in quanto fondata a priori su una fallacia logica: posto e ammesso che vi sia un mondo là fuori, oltre la tua coscienza, come potresti mai sperimentarlo, visto che per definizione non potresti esserne cosciente?
Se cioè, il mondo che conosci, è L'INSIEME DELLE TUE PERCEZIONI COSCIENTI (luci, colori, suoni, sensazioni), anche qualora vi fosse un mondo esterno, esso sarebbe per definizione INCONOSCIBILE, proprio perché posto "fuori" dalla sfera delle tue percezioni. 

Ancora più semplice: per percepire un mondo esterno alla coscienza, dovresti essere cosciente, di ciò di cui non sei cosciente. Tutte assurdità! come direbbe il filosofo Emmanuel Levinas.

Tutto è dentro. Tutto è in te. Tutto SEI tu. Ma allora "là fuori" che succede?
Se in questo momento, oltre il tuo campo visivo c'è solo il nulla, che aspetta di prendere forma non appena girerai lo sguardo, di cosa hai paura? Contro cosa ti batti?

Le nazioni, i potenti che pianificano complotti, gli ospedali sovraffollati, i maestri spirituali, persino l'auto parcheggiata: niente di tutto questo esiste; no, non se ne sta la fuori in attesa che tu esca.
Ci sei solo tu, le poche cose di cui sei cosciente in questo istante, il tuo respiro e l'adesso.

Ora che sai che non esiste nessun politico, nessun datore di lavoro, nessun "nemico" che possa fare qualcosa senza che il tuo cuore l'abbia ordinato, come te la caverai adesso?