Dracori Drako

Iliade, Odissea ed Eneide: varie differenze e somiglianze

2019-09-23 16:07:22

Un breve testo dove paragono i tre poemi epici migliori di sempre.

Iliade, Odissea ed Eneide

L’iliade e l’Odissea sono i due poemi epici più importanti della storia greca. Narrano storie e vicende che, pur non essendo  del tutto vere, poiché tramandate oralmente per circa due secoli,   permettono di capire quali erano gli usi e costumi dell’epoca, le credenze religiose, le idee politiche e la figura del’eroe greco. Nonostante si ritenga che siano state scritte da uno stesso autore, Omero, o da un gruppo di scrittori, i due poemi risultano nettamente diversi l’uno dall’altro. L’Iliade tratta della guerra di Troia, ma in essa viene raccontata principalmente  l’ira del guerriero greco Achille  causata della morte di Patroclo, il suo migliore amico morto in guerra durante lo scontro con Ettore, il valoroso  guerriero troiano, e la successiva uccisione di Ettore da parte di Achille. Il poema termina con la celebrazione dei due funerali: in Grecia quello di Patroclo e a Troia quello di Ettore. Le emozioni che vengono valorizzate all'interno di questo poema sono: il coraggio, l'onore e l'amore per la terra natia. l’Odissea,invece, ha una trama più semplice e la lettura risulta piacevole e scorrevole. A differenza dell’iliade, l’Odissea dà spazio al mondo quotidiano, parla di famiglia, di servi, di artigiani e del loro lavoro, inserisce elementi sia concreti sia fantastici che vengono descritti in maniera precisa. Nell'Odissea il protagonista è Odisseo ed il tema principale è l'amore per la patria, la famiglia e per il viaggio. La conoscenza è lo stimolo che dà la spinta ad Odisseo per poter affrontare tantissimi disagi. La sua astuzia e la sua voglia di riabbracciare la moglie Penelope gli danno la forza per superare qualsiasi ostacolo. Dopo la guerra di Troia cerca di ritornare assieme ai suoi uomini in patria. Durante il viaggio di ritorno, il protagonista incontra popoli selvaggi e sconosciuti, creature mostruose e magiche, come per esempio i Ciclopi, il re dei venti Eolo, la maga Circe, le sirene, i mostri Scilla e Cariddi affrontando così molte peripezie e  mettendo in pericolo fino alla morte  tutti i suoi compagni. Una volta ritornato ad Itaca, la città di cui è re, Odisseo dove affrontare i Proci, nobili che vogliono sposare Penelope, sua moglie, per diventare i futuri re. Grazie all’aiuto del figlio Telemaco, riesce ad uccidere i rivali, ritornando così ad essere  il padrone di Itaca. Il terzo poema epico più conosciuto è L’Eneide, scritta dal 29 a.C. al 19 a.C. da Virgilio, autore latino. Lo scrittore utilizzando il ‘Labor Limae’ ,cioè il miglioramento di un’ opera, ha impiegato ben 10 anni per completarla. Il testo però  è rimasto in alcune parti poco dettagliato a causa della morte dell’autore . L’eneide è scritta in versi esametri e divisa in 12 libri , i primi sei riguardano il viaggio del protagonista, il troiano Enea, da Oriente a Occidente e prendono spunto dall’Odissea, mentre gli altri sei richiamano l’idea dell’Iliade perché trattano la guerra che Enea deve affrontare una volta giunto nel Lazio. Dopo aver sconfitto Turno, pretendente di Lavinia, figlia del re Latino, Enea la sposa e successivamente decidono di fondare una nuova città: Alba Longa. Dalla fusione dei troiani coi Latini deriva la stirpe romana; in particolare da Iulo, figlio di Enea, avrà origine la gens Iulia, la famiglia a cui appartiene anche l’imperatore Ottaviano Augusto, colui che ha chiesto a Virgilio di scrivere L’Eneide. Se dovessimo leggere i tre poemi nell’ordine: Iliade, Odissea, Eneide  potrebbero  costituire quasi  un unico  racconto , composto da tante storie, una differente dall’altra, i cui protagonisti hanno caratteristiche diverse, Achille feroce e vendicativo, Odisseo assetato dalla voglia di conoscere ed Enea, destinato a soffrire per fondare Roma ,ma tutti loro hanno un elemento che li accomuna la loro  forza di fronte alle immense difficoltà presentate dal destino.

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