L’unicità individuale è connessa con i modi caratteristici in cui le persone risolvono i problemi della vita quotidiana.
Smirnov sostiene che l’intelligenza è il pensiero e che tutti i processi di pensiero determinano la personalità. Egli aggiunge anche che il pensiero è motivato da differenze individuali e il modo preciso in cui l’intelligenza viene espressa è determinato dalla personalità di un individuo e in particolare dai suoi obiettivi.
Per esempio, come affermano Ruzgis e Grigorenko, studiare molto per ottenere buoni voti a scuola può avere significati estremamente diversi in ambienti culturali differenti. Da qui, dunque, la necessità, da parte di quei docenti che intendono insegnare con successo uno strumento musicale, di riflettere sul ruolo delle caratteristiche individuali, analizzandone tutti gli aspetti, per mettere in atto la strategia vincente.
Ogni insegnante vorrebbe avere di fronte l’allievo diligente, che esegue i compiti, legge, studia, utilizza qualsiasi esperienza per imparare, per riflettere, per migliorare. Di fronte ad un insuccesso si interroga su come migliorare o affrontare un problema che si presenta. È una persona introspettiva, ama restare sola con se stessa, per interrogarsi.
Si tratta del tipo di personalità dotata di autostima che mette sempre al primo posto la sua crescita personale, l’arricchimento e la conquista della conoscenza. Questo allievo è alla ricerca continua di suggerimenti per affrontare le ostilità e raggiungere gli obiettivi.
Quale docente per questo tipo di personalità?
Questo tipo di allievo ha bisogno di un docente che lanci sempre nuove sfide, che assecondi la sua voglia di sapere, di scoprire cose nuove e, dunque, di un insegnante che lo accompagni nella sua crescita, proponendo sempre compiti diversi e approfondimenti continui.
Diverso è il discorso se si è di fronte ad un allievo protagonista e tutto proiettato all’esterno. Si tratta di personalità che ama esibirsi per dominare il mondo. Si applica, ma difficilmente accetta i consigli e, men che meno, ama essere ripresa. Non si interroga sugli eventuali insuccessi ed è determinato ad abbandonare lo studio, qualora non riesca a dominare la scena.
Come si deve porre il docente nei confronti di questo tipo di personalità?
Il docente, in questo caso, deve avere la capacità di assecondare solo inizialmente l’allievo, enfatizzando la sua propensione al protagonismo e lavorando soprattutto sulla conquista della fiducia nei suoi confronti. Solo dopo aver conquistato l’allievo potrà porsi in modo via via sempre più autorevole e critico, facendogli notare i risultati raggiunti quando si lavora in sinergia, seguendo gli esempi e le indicazioni dell’insegnante.
L’ultimo tipo di personalità è quello del musicista ludico. Si tratta di un allievo che considera lo studio dello strumento puro divertimento. Finché gli esercizi lasciati dall’insegnante gli risultano facili, questo allievo è ben felice di studiare e di divertirsi. Ma, nel momento in cui gli si richiede più impegno, tende ad abbandonare lo studio, in quanto non più spinto dal desiderio di giocare suonando.
Cosa deve fare il docente in questo caso?
Compito del docente, in questo caso, è quello di porre la lezione sotto forma di “esperimenti ludici”, tali da favorire la nascita della motivazione a continuare a divertirsi, anche nelle difficoltà che si incontrano, “giocando” a trovare le varie soluzioni ai problemi da affrontare.
Questi proposti, sono suggerimenti molto sintetici, che vengono invece approfonditi durante i miei corsi di “didattica dello strumento”. Tali corsi mettono in evidenza le strategie migliori da adottare per ogni caso analizzato precedentemente, nella consapevolezza che i docenti di musica oggi devono essere più professionali che mai.
Devono essere capaci di far star bene gli alunni, per diventare un’alternativa al mondo diseducativo nel quale viviamo, per “rieducare” i giovani a impegnarsi, a studiare, a faticare e trasformarli in cittadini migliori. Non basta però insegnare. Bisogna voler insegnare e non si può diventare insegnanti per puro ripiego.