Disagio e Soluzione

Salute & Benessere

Cosa sono le ferite emozionali? Perché si manifestano nella nostra vita? Cosa ci vogliono rivelare realmente?

2020-07-10 15:37:08

Anche a te capita di rimanere sveglio durante la notte? Spesso non dormi per il pensiero di non riuscire a far tutto ciò di cui ti dovrai occupare il giorno dopo? Oppure rivivi le esperienze del giorno passato senza riuscire a capire perché non sei riuscito a comportarti diversamente?

Quando viviamo questi momenti la notte diventa lunghissima e la mattina siamo ancora più demotivati e stanchi.

Lo sapevi che sono le emozioni e i nostri stati d’animo a condizionare il nostro star svegli di notte? E anche il nostro modo di vivere e di relazionarci con gli altri? 


Saresti sorpreso se ti dicessi che le emozioni sono solamente 7 e che solamente una di queste è positiva?


“State of Mind”, il giornale delle scienze psicologiche, ci fornisce l’elenco completo delle emozioni primarie:   

  • Rabbia
  • Paura
  • Tristezza
  • Gioia
  • Sorpresa 
  • Disprezzo 
  • Disgusto

 

Hai notato anche tu che di positive ce n’è solo 1??!! 


La Gioia..forse anche la Sorpresa, ma di sicuro non è da tutti apprezzata. 

Non è semplice riuscire a non essere sopraffatti da questi stati d’animo, ecco perché ci troviamo in situazioni di ansia, o sentiamo di non essere apprezzati, o abbiamo paura di non farcela o ci sentiamo soli.


Anche tu a volte hai l’impressione di fare sempre lo stesso inutile percorso? Lo stesso errore? Ti chiedi perché sei rimasto bloccato e non sei riuscito a spiegarti?

Quando questo accade, significa che stiamo vivendo quella che si chiama: “ferita emozionale”.

 

Le nostre emozioni sono qualcosa che non possiamo vedere, o toccare o rendere sostanza, però condizionano tutta la nostra vita: 

  • la soddisfazione nelle relazioni 
  • la gratificazione nelle attività quotidiane
  • la contentezza per i nostri progetti
  • la consapevolezza dei nostri talenti e delle nostre capacità
  • il nostro bioritmo, che, come descrive Focus, è la rappresentazione dei cicli vitali che scandiscono fin dalla nascita l’attività fisica, intellettiva ed emotiva di ogni individuo 
  • la nostra percezione di essere in grado di affrontare la vita 

Le emozioni fanno parte di noi, del nostro bagaglio culturale e di esperienze, in particolare quelle che abbiamo vissuto nei primi anni della nostra infanzia: ci danno una vera e propria forma! Ognuno di noi è diverso, perché ha vissuto momenti diversi e quindi, anche il modo in cui si troverà a reagire alle esperienze e alle situazioni della vita, sarà diverso. 


Se ti capita di vivere la stessa dinamica più volte e di reagire sempre allo stesso modo, con rabbia oppure rimanendo bloccato, e di non riuscire a spiegarti il perché, anche se ti piacerebbe comportarti diversamente, devi sapere che questo accade perché nel nostro inconscio è registrata una ferita emozionale che si manifesta in questi momenti. E devi sapere che questa ferita si mostra a noi affinché possiamo riconoscerla e pacificarla dentro di noi.


Io sono Chiara e adesso ho 43 anni: fin dai tempi del liceo avevo preso questa “brutta abitudine” di strapparmi i capelli. Sì, hai capito bene. Sceglievo con cura un capello e lo staccavo per poi gettarlo. Questa è sempre stata, per me, una gestualità che non riuscivo a controllare e che effettuavo in maniera meccanica; addirittura me lo facevano notare e io non mi accorgevo nemmeno che lo stavo facendo. Oltretutto mi rendevo conto che nei periodi di maggior stress, ad esempio durante la preparazione di un esame, o in periodi più pesanti al lavoro, o quando avevo rapporti più tesi con il fidanzato o gli amici o con i miei genitori, intensificavo questa attività. 


E non potevo farci niente! Era più forte di me! 


Per fortuna ho un sacco di capelli, però, con il passare degli anni mi accorgevo che in alcuni punti erano più deboli e meno folti e soprattutto non era davvero un bel gesto. Nonostante mi rendessi conto che poteva essere un modo per scaricare la tensione, non volevo essere “schiava” di un comportamento meccanico e il fatto di non riuscire a smettere o controllarlo mi dava molto fastidio, senza contare il disagio che vivevo in pubblico o in importanti situazioni di lavoro: più ero agitata e più strappavo, e più strappavo e più mi agitavo per il pensiero che questo mio disagio venisse evidenziato.  

Ho provato a portare maggior attenzione a questa mia gestualità, cercando di comprendere come si attivava, quale fosse la simbologia del capello, credetemi ho provato tantissime tecniche, ma senza arrivare a nulla. Una volta, avevo persino smesso, per un intero anno. 

Wow ero contentissima, ma poi…tutto è ricominciato e non so nemmeno cosa lo abbia scatenato e perché. E immaginate la frustrazione! 


Quando, assieme a Flavia, abbiamo dato vita al percorso sulle ferite emozionali e sulla trasmutazione delle memorie, tutto è cambiato.


Questo percorso nasce dalle nostre esperienze e conoscenze, è un mix di più tecniche, da quelle scientifiche a quelle di natura più sciamanica, cioè che si legano agli aspetti della natura. 

Lo abbiamo testato e sperimentato assiduamente su di noi, ci abbiamo messo dieci anni perché prendesse forma, in modo da poter essere alla portata di tutti, e semplice da utilizzare e abbiamo risolto tantissimi disagi e conflitti, raggiungendo una profonda consapevolezza e conoscenza di noi stesse.

...

Quindi io ho deciso di lavorare su questo mio disagio, che ho scoperto derivare dalla ferita emozionale legata al Girasole, che rappresenta il tradimento, in questo caso un tradimento alla mia reale natura. 

Dietro a questo ho visto un conflitto con l’autorità legato a un episodio che mi era accaduto da bambina, con la maestra, in terza elementare e del quale mi ricordavo appena. 

Noi siamo davvero fatti a strati, come le cipolle, e il nostro inconscio, o meglio la nostra mente, è bravissima a confonderci le idee. 



Grazie al

e all'utilizzo dell'Acqua d'Unione ho trasmutato la ferita che racchiudeva questa informazione distorta di un avvenimento che, addirittura molto tempo fa, da bambina, mi aveva ferito e mi aveva umiliato e ho immediatamente smesso di strapparmi i capelli e ancora oggi, che sono passati più di 3 anni, non li strappo più. E ti garantisco che per me è stata una grande conquista e una gran soddisfazione.


È un po’ come smettere di fumare. Dietro la dipendenza dal fumo si nasconde qualcosa di cui non siamo consapevoli, un disagio che andiamo a compensare, come io compensavo il mio con lo strappare i capelli. Una volta individuato a quale ferita emozionale appartiene e la vera causa, possiamo trasmutarlo.


La nostra mente, che ci inganna, in realtà ha creato questa dipendenza dal fumo, o la mia strana gestualità, per tutelarci da un dolore che abbiamo vissuto e non siamo stati in grado di elaborare, quindi ben venga, dobbiamo proprio ringraziarla! Ma ora che vogliamo liberarci da ciò che ci rende infelici e che ci condiziona, dobbiamo assolutamente essere consapevoli di quale struttura nasconda, di quale sia la ferita emozionale che ci condiziona e ci impedisce di uscire da loop nel quale ci troviamo.


Ti piacerebbe riuscire a riconoscere la ferita emozionale che sta dietro a un tuo disagio e imparare il modo di disattivarla?


C’è un modo semplicissimo e alla portata di tutti.

Noi abbiamo individuato 8 ferite emozionali, ognuna associata al un fiore o una pianta, ad esempio erba dei prati, rosmarino, calendula, girasole…la mia ferita di tradimento di cui ti ho parlato…

Pensa a una situazione che ti genera stress o ti causa ansia… e ora scegli, senza pensare, d’istinto, quale di questi fiori ti richiama in questo momento.

Ti invieremo la descrizione della tua ferita emozionale: come ha origine, cioè qual è l’archetipo che la contraddistingue, quali sono le caratteristiche e come si manifesta nelle persone, a livello psicologico, fisico e relazionale.

SEI PRONTO! RESPIRA PROFONDAMENTE  E LASCIATI GUIDARE ANDANDO DIRETTAMENTE SULL'IMMAGINE CHE HAI SCELTO!!

La soluzione è sempre dentro ognuno di noi, in parte nella comprensione della ferita emozionale irrisolta che ci portiamo dietro, magari anche da anni. 

Ma la sola comprensione non basta.

C’è necessità di una trasformazione alchemica che l’Acqua d’Unione opera grazie alle informazioni e alla memoria che racchiude nelle sue molecole.

Ecco perché prima non ero mai riuscita a smettere di strapparmi i capelli, nonostante tutti i miei tentativi e la volontà! 


L’Acqua d’Unione contiene vibrazioni che operano a livelli profondi dell’Essere. 

Ogni vibrazione conduce ad un livello di consapevolezza, che tramite un’intenzione sacra, crea il collegamento tra la nostra parte conscia e il nostro Spirito (campo quantico), in questo modo possiamo ripulire l’inconscio dalle ferite emozionali che si presentano nel nostro quotidiano. Grandi scienziati italiani e internazionali quali Beneviste, Montagnier, premio nobel nel 2008, Masaru Emoto, la Dott.ssa Enza Ciccolo, il Dott. Massimo Citro ecc.. hanno scoperto che l’acqua memorizza le informazioni ed è in grado di trasmetterle. E che alcune acque rimangono pure e non vengono contaminate dalle nuove informazioni o frequenze con le quali entrano in contatto, come è il caso delle Acque d’ Unione.


Queste sono le nostre 8 acque, le chiavi per la risoluzione del tuo disagio


Magari anche tu, come me, ci lavori da tanti anni e hai provato di tutto. Se non lo hai ancora risolto, mancava l’Acqua d’Unione, che è in grado di portare alla nostra parte conscia, la reale natura del disagio: solo così può essere trasmutato.


Questa è la testimonianza di Stefania, impiegata, 46 anni:

“...in tutti questi anni, ho cominciato a lavorare su di me, nel lontano 2003, ho fatto tanti percorsi, corsi, vissuto esperienze, gioie e dolori, che mi hanno aiutato a modificare e a tirare fuori ciò che ho ben e accuratamente sigillato nel profondo di me stessa.
Ogni volta si toglieva un piccolo strato. E il mio me, solo poco tempo fa, era quasi percettibile e nonostante tutto continuavo a non riconoscerlo. Con il percorso sulle ferite emozionali, “Libera Ciò Che Sei”, sono riuscita a togliere finalmente quella "crosta" finale che era il limite tra il sentirmi, percepirmi e l'essere.
 Tutto questo grazie alla vostra "forza e consapevolezza e ora so anche coscienza", ai miti (ecco perché alle superiori mi piaceva tanto Epica!) e ai riti che sono stati strumenti apparentemente senza senso, ma di una potenza e fermezza assoluta nell'arrivare alla giusta meta, per la trasmutazione delle nostre disarmonie. Grazie sorelle di viaggio!”

 

Fai il test, scegli il tuo fiore..e scoprirai anche tu quanto è interessante l’approccio a questa visione