Direzione Ponza

Viaggi & Avventura

VI PRESENTO LA SIGNORA BIANCA " PONZA"

2019-04-14 08:32:24

Molto facile fare colpo quando si è una bella ragazza in minigonna ma se si gioca sulla cultura? Le cose si complicano Uguale per Ponza, troppo facile giocare sul blu, sul verde, il celeste e le innumerevoli varianti di colore delle cale …e se vi facessi vedere cosa c’è a terra, mi seguireste?!

IL BIGNAMI STORICO DI PONZA

In molti sono concordi che il nome Ponza si origini nel greco antico Pòntos, Πόντος o Pontia, Πόντια, ossia “mare”,


Direi che Mare è la parola chiave per questa splendida isola, ma passiamo al bignami storico:


Popolata fina dal Neolitico, seguirono i Fenici che la impiegarono come scalo merci, poi i Greci a cui si può attribuire un apogeo funerario e pare siano stati, anche, i realizzatori dell’acquedotto delle Forna.


Colonia romana nel 312 a.C. in accordo con i Volsci, che avevano sviluppato i vari centri dell’isola


Sotto l’Imperatore Augusto fu trasformato in luogo di esilio ,tuttavia fu meta di villeggianti patrizi con la conseguente realizzazione di innumerevoli opere: Ville, Acquedotti, Cisterne e Templi


Nel Medioevo rimase un importante centro religioso (nel 537 morì a Palmarola papa Silverio, patrono di Ponza, festeggiato ancora oggi, il 20 giugno – famosi i fuochi d’artificio sul mare) e commerciale, grazie ai monaci benedettini, costruttori dell'abbazia di Santa Maria.


A partire dal IX secolo, i Pirati saraceni razziarono Ponza ferocemente.


Nel 1202 l'isola, grazie a papa Innocenzo III, che riaffidò ai frati cistercensi l'abbazia di Santa Maria, Ponza ritornò agli antichi fasti.

Nel 1300 nelle acque di Ponza, Ruggero di Lauria, duca di Calabria, sconfisse l'ammiraglio Corrado Doria, al soldo del re di Sicilia Federico III di Aragona.

Nel 1322 per mano di Papa Onorio III l'isola passò alle dipendenze dell'abbazia di Fossanova.

Nel 1435, l'ammiraglio genovese Biagio Assereto, sconfisse la flotta di Alfonso I re d'Aragona, che incominciava a nutrire mire di conquista dell'isola.

Ma nel 1454 Ponza fu occupata dagli Aragonesi, che scacciarono i monaci cistercensi dall'isola: questi, rifugiatisi a Formia, fondarono la chiesa di Santa Maria di Ponza.


E ancora il pirata Barbarossa, i Turchi via fino a giorni nostri passando per gli austriaci, i Borboni e nel 1861 fu annessa al regno d’Italia


Nel 1928 il regime fascista destinò Ponza a luogo di confino degli oppositori politici.


Tra i più illustri confinati, Giorgio Amendola, Lelio Basso, Pietro Nenni, Mauro Scoccimarro, Giuseppe Romita, Pietro Secchia e Umberto Terracini.

E Ironia della sorte, lo stesso Mussolini fu poi prigioniero nell'isola dal 27 luglio al 7 agosto 1943.


Oggi tranquilla isola con vocazione, quasi esclusivamente, turistica e pesca fa ancora respirare l’aria di questo tumultuoso passato, passeggiando per le sue vie non puoi non immaginare quanta vita l’abbia attraversata.

COSA VISITARE A TERRA

Con tutto questo fracasso storico immaginate quante cose ci siano da visitare a terra, qui vi elencherò alcune delle visite che è possibile fare in giornata


La cisterna romana, incredibilmente bella, opera di ingegneria mantenuta intatta nei secoli, scendendo all’interno si ha una sensazione di intimità con questa terra.


Si può visitarla solo con una guida ed è opportuno accertarne la disponibilità in termini di orario e giorni.



Parrocchia Dei Santi Silverio E Domitilla 


La chiesa più antica fu costruita sotto il Regno Borbonico e dedicata nel 1738 alla SS. Trinità. Consacrata nel 1772 ai designati patroni dell’isola S. Silverio e S. Domitilla e il 4 settembre 1778 se ne consacrò l’altare maggiore.


Dal 1945 la parrocchia custodisce due opere di grande Valore:

Un quadro attribuito a Michelangelo Cerruti raffigurante “La nascita della Vergine Maria”;

E una “Adorazione dei Pastori”, attribuita ad Antonio Grecolini del XVIII secolo.


L’antico quadro della SS. Trinità è di scuola napoletana del XVII secolo: ha una dedica del Vescovo Pergamo come ricordo della consacrazione dell’altare

Tunnel per Chiaia di Luna.. Un lungo tunnel, interamente scavato nel tufo e realizzato in età Augustea, collega Chiaia di Luna (forse la più bella spiaggia dell’isola di Ponza)  con la località di Ponza Porto.


Le Ville Romane

A punta della Madonna.  Una grande villa risalente all’età repubblicana. Abitata prevalentemente nell’età imperiale, dai pochi resti presenti è stato riscostruito l’assetto originario.

In località Sant’Antonio. Fu realizzata interamente in opus reticulatum. La villa era composta da diverse strutture, tutte costruite durante l’età imperiale e poste a varie altezze.

In località Santa Maria. Fu scoperta per puro caso nel 1926, durante lavori di manutenzione stradale. Oggi dell’originaria villa restano alcuni pavimenti decorati con mosaici e sezioni di muri riccamente dipinti.


Acquedotto. Si trovava nella parte settentrionale dell’isola. L’acquedotto portava l’acqua al porto e alle ville che si affacciavano sul mare. Oggi ne rimangono solo alcuni resti.


Necropoli romane. Sono due, i Guarini e Bagno Vecchio. Sono composte entrambe da tombe ipogee di varie dimensioni.


Mitreo. È una cavità naturale che fungeva da luogo di culto e incontro per i seguaci del Mitraismo (un’antica religione ellenistica).

Il mitreo di Ponza si trova sotto un moderno edificio nel centro abitato dell’isola. Risalente al periodo compreso tra il III e il IV secolo d.C., è composto da una nicchia con podio e da una volta dove sono rappresentati i segni zodiacali.

COME RAGGIUNGERE L'ISOLA

Nel periodo invernale un solo traghetto da Formia raggiunge l’isola mentre nel periodo estivo da Anzio, San Felice, Terracina, Formia e Gaeta si raggiunge l’isola di Ponza (e Ventotene) con traghetti aliscafi e soprattutto con imbarcazioni a noleggio e charter.


Ovviamente i mezzi che mi sento di consigliarvi sono quelli di Direzione Ponza !!!


COME MUOVERSI SULL'ISOLA

Arrivati al porto potete noleggiare dei motorini ma forse meglio affidarsi a qualcuno che l’isola la conosce e può accompagnarvi nei posti “giusti” portarvi fino alle Forna attraversando la cresta dell’isola e magari dandovi informazioni sui luoghi da visitare e mangiare

DOVE MANGIARE ?


Dove e cosa mangiare ?

Siamo su un’isola e pertanto il pesce la fa da padrone, c’è un ristorante molto buono nella zona di sant’Antonio “Ristorante da Antonio – IL Rifugio dei Naviganti”, i proprietari sono un’intera famiglia, capaci di regalare ottimi piatti con un rapporto qualità prezzo adeguato considerando anche la location. Potete sedere in veranda vista porto e allungando lo sguardo raggiungere anche Gavi


Nella zona di sant’Anna mi permetto di consigliare il ristorante A Pazzaria i proprietari sono molto gentili e affabili, con un occhio di riguardo per i bambini e con un rapporto qualità prezzo molto buono


Ovviamente vi sono ristoranti anche alle Forna e considerate che vi è una logica … più vi allontanate dal porto e minore diventa il prezzo a parità di qualità … a buon intenditor …

COME VISITARE LE ISOLE PONZIANE

La barca è indispensabile per queste isole se si vuole godere di un territorio che non ha molti accessi alle splendide spiagge, ormai quasi tutte interdette per pericolo frane.


Quindi arrivare vicino le boe di delimitazione delle aree di balneazione permette di avere la sensazione di essere su quelle rive bianche incastonate in acque dai colori dal trasparente al cobalto passando dal verde ed azzurro.


Solo in barca è agevole raggiungere posti come le Forna, con le sue Piscine Natiurali, cala dell’Acqua o i faraglioni di Lucia Rosa e ancora Chiaia di Luna, il Faro, cala d’Inferno e l’Arco Naturale (detto spacca polpo o scoglio del polpo) , solo per citare alcuni dei luoghi più suggestivi della costa


Tuttavia non si può fare a meno di ammirare e lasciarsi incantare dal mare vi lascio alcune immagini e video …….. e  MI AUGURO DI AVERVI PRESTO A BORDO !!!


E SUL FONDO ?

Sul fondo o per meglio dire nei fondali di ponza è possibile ammirare oltre agli splendidi giochi di colori delle rocce vulcaniche, della poseidonia 


Mezzo da sbarco L.S.T 349 - Oggi il relitto giace a 30 metri di profondità sul fondo sabbioso proprio davanti a Punta Papa ed è divenuto meta di numerose immersioni data la facilità di accesso.

Il Relitto di Cala Inferno

Nelle acque di Cala Inferno affiora il relitto di una nave mercantile, la Maria Costanza, andata in fiamme una ventina di anni fà in prossimità degli scogli Le Formiche.

Le mareggiate l'hanno poi trasportata fin qui. Quello che si intravede oggi è davvero poco, ma lo scenario unico al mondo di questo angolo di Ponza è semplicemente fantastico.