diego belotti

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IL SEGRETO PER AVERE SUCCESSO PROFESSIONALE E FINANZIARIO? Focalizzatevi anche su tutto il resto.

2019-09-23 13:30:09

Spesso mi è capitato di confrontarmi con capi di aziende che alla domanda “Sei felice? rispondevano “Guarda, ho soldi, beni e comfort di qualsiasi tipo, ho davvero tante cose, sì certo, vivo da solo, i miei figli li vedo poco, non mi prendo cura di me e ho un pò di problemi di salute”... (continua)

Spesso mi è capitato di confrontarmi con capi di aziende che alla mia domanda: “Sei felice? rispondevano “Guarda, ho soldi, beni e comfort di qualsiasi tipo, ho davvero tante cose, sì certo, vivo da solo, i miei figli li vedo poco, non mi prendo cura di me e ho un pò di problemi di salute"


Quanti di voi hanno conosciuto, almeno, una persona cosi? 


Quanti casi conosciamo di persone famose che, all’apparenza, (la nostra) hanno tutto ciò che serve per condurre una vita felice, ma che in realtà, non riescono a trovare serenità, giungendo addirittura a gesti estremi per mettere fine a tutto… 


Allora credo che ci sia qualcosa su cui ragionare e fare alcune analisi più approfondite…

Che cosa è il successo?

Partiamo da qui: Successo, è il participio passato di succedere, e quindi far accadere le cose. Che cosa? Beh, quello che vogliamo! Ora la domanda è: ciò che facciamo nel quotidiano, è quello che vogliamo veramente 



Oggigiorno, purtroppo, la nostra società crea molti stereotipi , fra i tanti, quello che “Avrai successo solo attraverso fama e soldi”. Pensate alle foto patinate di donne con bellezze innaturali che, sono di successo, perché indossano l’abito giusto o portano quel particolare profumo, o alle foto di uomini d’azienda che hanno “conquistato” con aggressività: titoli, potere, ricchezza, mercato…



Frasi, immagini e campagne pubblicitarie  che spesso (sopratutto inconsciamente) ci portano alla ricerca esasperata di migliori opportunità, posizioni lavorative e stipendi, facendoci spendere la maggior parte delle nostre energie, trascorrendo moltissimo tempo in uffici, sale riunioni e chiamate di lavoro, quasi “vantandoci” degli straordinari collezionati durante la settimana!



Attenzione: non sto dicendo che questi concetti non abbiano importanza o siano da rifiutare, anzi: il lavoro nobilita l'uomo e i soldi ci permettono di condurre una vita agiata, far fronte a inconvenienti e perché no, toglierci qualche sfizio che ci siamo sudati, guadagnati e meritati…



Dico semplicemente che, a volte, Quello che ci propongono non è il nostro successo, ma quello che qualcun altro vuole che ci succeda!



E quindi? Che cosa cerca dannatamente l’essere umano in verità? Quali sono i bisogni da tenere in considerazione, per ottenere il proprio personale e intimo successo?

Le ricerche ci dicono che:

Le ricerche di psicologi ed esperti del settore, ci raccontano come ci siano, da qualche parte, altri importanti bisogni che l’uomo deve necessariamente soddisfare. Già, deve... Infatti, che l'essere umano ne sia più o meno consapevole o che lo faccia attraverso azioni più o meno buone, queste esigenze sono uguali per tutti.


Come dire, un uomo che minaccia di lanciarsi da una finestra e un altro che balla all'impazzata al centro della discoteca, vogliono entrambi soddisfare il bisogno di sentirsi considerati e importanti… (Ecco, in caso di bisogno, vi consiglio vivamente la seconda opzione).


Tornando alle nostre ricerche, nel 1954 lo psicologo statunitense Abraham Maslow,  concepì il concetto di “gerarchia dei bisogni” e lo divulgò nel libro "Motivation and Personality”. Di seguito il famoso Mental Coach, Tony Robbins, trovando consensi anche fra la maggior parte dei colleghi, riprese questi studi elaborando “La teoria dei sei bisogni primari.”


1) Bisogno di sicurezza. Ovviamente il denaro è un modo per percepirla, ma anche la  salute mentale e il benessere fisico.


2) Bisogno di varietà. Altrimenti con il tempo ci abituiamo a tutto: La varietà ci da’ energia frizzante per andare avanti.


3) Bisogno di sentirci importanti e che contiamo per gli altri. Facciamo di tutto per metterci in mostra, compriamo il superfluo o  targhe da appendere in ufficio.


4) Bisogno di amare e essere amati. Questo ci da’ gioia ed equilibrio perché per nostra natura, da soli, ci sentiamo incompleti.


5) Bisogno di contribuire. Ci fa pensare che tutto abbia uno scopo e ci fa star bene il fatto di lasciare qualcosa di buono in questa vita.


6) Bisogno di aiutare. Donare a chi ha più necessità di noi, non solo aiuta loro a stare meglio, ma aumenta il nostro benessere.


Quello che colpisce in modo particolare, è come la metà di questi bisogni siano legati ai concetti di Amore, Contributo e Dono, sia verso noi stessi che verso gli altri. Fatto che dice già molto sul quale strada sarebbe più opportuno dirigerci…

Più tardi, Bronnie Ware, la famosa infermiera australiana, (oggi scrittrice, speaker e insegnante) appassionata di psicologia e analisi comportamentale, incominciò uno studio "partendo dalla fine”:  Sì, facendo una semplice e specifica domanda ai suoi pazienti sul punto di morte. Quali sono i tuoi rimpianti più grandi? Ed è curioso notare come i primi cinque in classifica siano i seguenti:


1) “Vorrei aver avuto il coraggio di vivere una vita fedele ai miei principi e non quella che gli altri si aspettavano da me.”


Spesso viviamo le nostre vite facendo esattamente ciò che la gente si aspetta da noi o temendo il giudizio degli altri. Il problema di questo modo di vivere, sta nel fatto che rischiamo di andare contro i nostri princìpi e contro ciò che il nostro cuore ci dice di fare. Questo ci causa molto dolore perché a volte, ci si rende contro troppo tardi degli errori commessi.


2) “Vorrei non aver lavorato così tanto ed essermi preso del tempo per me.”


Il lavoro oggi, ha la priorità su tutto e tutti: Quando si dedica più tempo ad una cosa piuttosto che ad un’altra, ecco che la stabilità viene meno ed è proprio questo fatto che ci fa pensare di non aver dedicato del tempo prezioso anche alla famiglia o alle nostre passioni.


3) “Vorrei avere avuto il coraggio di esprimere i miei sentimenti e divertirmi.”


Crescendo abbiamo perso la capacità di essere sinceri e puri. Se ci pensate, i bambini mostrano i propri sentimenti in maniera limpida e diretta: Se son felici ridono, se son tristi piangono, e lo fanno senza paure e freni. Da adulti, invece la paura del dolore, di un rifiuto, del giudizio, ci fa innalzare dei muri che ci allontanano dagli altri. Siamo esseri emozionali e come tali siamo costruiti per esprimerci.


4) “Vorrei essere rimasto in contatto con i miei familiari e amici.”


Siamo animali sociali e questo nostro istinto ci porta a sviluppare costantemente relazioni anche al solo fine di passare del tempo. Un amico o un familiare sono coloro che possono meglio capire come vi sentite poiché con loro vi potete aprire senza avere paura di essere giudicati.


5) “Vorrei essere stato più grato di quello che avevo.”


La gratitudine, è una forza molto potente: In genere ci focalizziamo sul volere sempre di più dalla vita, ma se questo può essere considerato un modo per spronarci ad avanzare, potrebbe, a lungo termine, rivelarsi controproducente se non c’è una forza uguale e contraria a fare da equilibrio.  Apprezzare le cose che abbiamo, anche quelle più piccole, ci rende consapevoli sull’abbondanza che già possediamo.


Come si può notare dalla precedente ricerca,  quasi nessuno in punto di morte, ha desiderato aver lavorato maggiormente, essere stato più ricco o aver comprato chissà quale villa o auto. Quando il nostro momento si avvicina, è come se i nostri desideri diventassero più semplici, quasi naturali.

Il segreto è trovare l'equilibrio

Le conclusioni che si possono trarre dagli studi di questi personaggi sono quindi le seguenti: I bisogni degli esseri umani, oltre che il sentirci sicuri e importanti sono quelli di: Amare, Contribuire e Donare e vogliamo soddisfarli occupandoci delle cose che ci fanno stare bene, prendendoci cura della nostra salute, esprimendo i nostri sentimenti, aiutando chi ha più bisogno di noi, essendo grati di quello che già possediamo, ma sopratutto restando vicini a chi ci vuole bene…


E sapete quale è la cosa entusiasmante?  Che, anche se non credete che questi bisogni siano fondamentali o abbiano importanza, CONTRIBUIRANNO IN MANIERA DIRETTA A MIGLIORARE LA VOSTRA CARRIERA PROFESSIONALE E FINANZIARIA.

Ne volete una dimostrazione?Semplice: provate a rispondere a queste domande:


  • Come vi sentite in ufficio, quando sapete che stasera c'è quella persona a casa che vi aspetta?
  • Che tipo di decisioni prendete, quando dormite bene e vi alimentate in maniera sana?
  • Quanto è facile dirigere dei dipendenti che vi vogliono bene e vi stimano?
  • Quanto è bello lavorare quando si respira un clima divertente e sereno?
  • Quanto è rilassante fare attività fisica prima o dopo l'orario lavorativo?


Chissà, magari vi sentite un po spaesati; e’ comprensibile, non ci capita tutti i giorni di pensare a queste cose…


Adesso, immaginate alla vostra vita come una nave, entrate nella sala di comando e prendetene saldamente in mano il timone. Un timone che per girare al meglio, deve essere perfettamente bilanciato e non deve tirare troppo da una parte piuttosto che dall’altra…


  • Quali sono le maniglie su cui vi state pesando così tanto, che, alla lunga, rischiano di continuare a farvi girare su voi stessi?


  • Quali sono invece quelle, a cui state dando poca attenzione e che prendendovene cura aiuteranno la vostra nave ad andare bella dritta e allineata?


“Siamo quello che facciamo durante la nostra giornata”


Allora, perché non dedicare tempo in maniera bilanciata a salute, sport, svago, emozioni, famiglia, vita sociale e spirituale, oltre che al nostro lavoro e finanze? Vi potreste stupire degli immensi benefici che si ottengono…


Il segreto per avere successo professionale e finanziario? Focalizzatevi anche su tutto il resto.


Se vuoi maggiori informazioni o ti serve una mano per riequilibrare la tua vita, contattami qui sotto!


Spero ti sia piaciuto il mio articolo!


A presto

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