Confido che tu possa intercedere per me con il nuovo anno che sta arrivando, permettendomi di giovare della sua protezione e sostegno.
Grazie.
Rimarrai dentro di me come chi ti ha preceduto, come gli anni deĺl'albero rimangono incisi sul suo tronco.
Ma prima di pensare al nuovo anno, soffermatevi un momento sull'anno che se ne va e rivolgetevi a lui... Siete stupiti. Come? Parlare all'anno?… Sì. La Kabbalah dice che un anno è un essere vivente, e dunque gli si può parlare. Allora rivolgetevi all'anno che si allontana, e chiedetegli di ricordarsi di voi. Essendo vivo, l'anno non rimarrà inattivo; ha registrato non solo le vostre azioni, ma anche i vostri desideri, i vostri sentimenti e i vostri pensieri. L'ultimo giorno farà un rapporto ai Signori dei destini e vi collegherà all'anno nuovo. Prima di lasciarlo, sappiatelo salutare.
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Omraam Mikhaël Aïvanhov
Come un albero che per diventare forte e perseguire la luce ha bisogno di integrare l'anello che lo costruisce ogni anno,
Ognuno di noi deve, cioè ha un obbligo morale, divino, di integrare tutto ciò che di passato ha vissuto.
Significa forse rimanere con il peso di ciò che è accaduto?
Anzi!
Significa prendere atto che oggi siamo ciò che abbiamo attraversato
Significa trasformare la prigione che abbiamo costruito in fondamenta su cui costruire il presente