Delia Di Pasquale

Web & Computer

Che cos'è il 5G?

2019-08-29 10:44:55

Che domanda banale per alcuni di voi. Ma non tutti sanno realmente cosa sia. Vediamolo assieme.

Allora… Prima c'era il 3G, poi il 4G (quindi evoluzione del 3G) con cui si possono scaricare dati con lo smartphone molto più velocemente. 

Con il 5G si potrà farlo ancora più velocemente: si potranno raggiungere addirittura velocità di 10 Gbps.

Ma vedere il 5G come una semplice evoluzione del 4G è qualcosa di sbagliato ed estremamente banale. 

Già perché il 5G ha tutte le carte in regola per avviare una rivoluzione che cambierà il mondo e tutto ciò non ha niente a che vedere con la semplice velocità di scaricamento dei dati.

Iniziamo con qualche dato tecnico. 

Sì, il 5G è più veloce del 4G e permetterà di gestire una quantità di dati molto più grande nell'unità di tempo. Tuttavia ci sono almeno altre due caratteristiche molto importanti:

  • Elevata velocità (10 Gbps e oltre);
  • Connessioni multiple in contemporanea;
  • Latenza di connessione molto bassa.

In parole povere, la rete 5G permetterà di scambiare una grande quantità di dati, effettuare connessioni multiple tra tutti i vari dispositivi e il passaggio di questi dati ha dei ritardi che sono praticamente uguali a zero.

Cioè, se due dispositivi compatibili sulla stessa rete 5G devono scambiarsi un dato, questo scambio di dato avverrà praticamente in maniera istantanea. 

Mi pare chiaro che queste altre due caratteristiche non c'entrano molto se il vostro obiettivo è quello di scaricare l'ultimo gioco sullo smartphone o guardare in streaming un video in 8k. 

Attorno a noi, in questi anni si è sviluppato un ecosistema molto “affamato” di dati. Potreste non rendervene conto perché, di fatto, si pensa a un dispositivo che scambia i dati, un dispositivo come uno smartphone, come un tablet, come un notebook, cioè quelli con internet. In realtà non è così, non sono soltanto loro. 

Sensori ambientali posizionati all'interno delle nostre città; semafori automatizzati; luci automatizzate; videocamere di sorveglianza; e ancora, fabbriche con macchinari completamente autonomi. 

Pensate anche alla guida autonoma: le nostre auto sono sempre di più dotate di sensori che fanno un sacco di misurazioni. Tutti i dispositivi per le Smart city, tutti i dispositivi always-on tra cui comunque anche tutti i nostri gadget tecnologici. Insomma una quantità di dispositivi infinita che genera una piccola quantità di dati. Ma tutti assieme creano, ovviamente, una mole enorme di dati. 

Quindi se è chiaro che il mondo ha bisogno di una tecnologia che permette di scambiare questa grande quantità di dati, pare già un po' più chiaro dove le altre caratteristiche del 5G, quindi la connettività multipla e la latenza azzerata, possono fare la differenza.

Ma facciamo un esempio che al momento sembra utopico: facciamo un salto nel futuro… 

Voi siete alla guida di un'auto che va da sola, un'auto che ha la guida autonoma. 

Oggi i mezzi con guida autonoma possono regolare la velocità in base al veicolo che ci precede, frenare, spostarsi di corsia, anche compiere un sorpasso in completa autonomia. Per fare tutte queste operazioni utilizza dei sensori presenti all'interno dell'autovettura, che “vedono”, in un certo qual senso, quello che succede attorno a loro e, in base agli ostacoli che vedono, che percepiscono, cambiano il loro comportamento. Oggi però, tutte queste soluzioni non permettono a un’auto di compiere un tragitto dal punto A al Punto B in totale autonomia. 

Torniamo, invece, in questo futuro non troppo lontano: siete in quest’auto e non dovete fare niente se non impostare una destinazione e godervi il viaggio. Impossibile, direte? Beh, sapete come riuscirà a compiere questo tragitto? Grazie alla condivisione delle informazioni. Quell'auto userà le informazioni dei sensori che avrà a bordo solamente in parte, perché la maggior parte delle informazioni le avrà dai sensori che stanno attorno a lei. 

L'auto si trova a uno stop e la videocamera dietro alla curva dirà all’auto che non sta arrivando nessuno, quindi può iniziare a immettersi nella corsia. L'auto inizierà uscire e comunicherà a tutte le auto intorno a lei che ti stai immettendo su quella corsia, in maniera tale che le altre auto lo sapranno e potranno frenare o moderare la velocità per evitare che si siano degli scontri.

Per far sì che questa scena sia realmente realtà, devono esserci un sacco di sensori nelle nostre città, sulle nostre auto e questi devono scambiarsi dei dati in maniera contemporanea e con latenza zero, in maniera velocissima perché anche il minimo ritardo potrà causare un incidente. 


Ecco quindi che il 5G, con queste caratteristiche, permetterà la creazione di Smart-city, di dispositivi autonomi sempre più intelligenti. 

Questo è chiaramente un esempio molto spinto, molto in là negli anni: non succederà fra un anno, probabilmente neanche fra due e neanche fra 5, ma il 5G ha la potenza di dare la scintilla per avviare tutto quel processo che ci porterà all'esempio che vi ho fatto prima. 

Il 5G, inoltre, porterà anche dei benefici più vicini ai consumatori più normali, come effettivamente una connettività sullo smartphone più veloce o magari anche l'internet, abbattendo quelle che sono le barriere che oggi in Italia conosciamo bene, di una connettività a macchia di leopardo, non estesa su tutta la penisola. 

Ma questo è solamente la punta dell’iceberg, perché lo scopo del 5G è avviare la rivoluzione che vi ho raccontato in quest’articolo e va ben oltre alla possibilità di scambiare dati più velocemente e guardare un film in streaming in 8k.