Deborah Fumagalli

La mia passione: la fotografia sportiva

2019-05-19 10:17:16

La fotografia sportiva è davvero molto affascinante. Bisogna riuscire a cogliere l’attimo nel quale l’atleta esprime tutta la propria forza, il momento dell’esultanza, la gioia dei tifosi o la delusione per la sconfitta…

Forse perché lo sport è una metafora della vita, le fotografie ben fatte di eventi sportivi ci toccano, ci commuovono, ci esaltano. 

Tuttavia la fotografia sportiva non è certo un genere semplice, sia perché richiede attrezzatura specifica ma, soprattutto, una grande abilità da parte del fotografo, che deve essere in grado, letteralmente, di prevedere cosa accadrà per essere pronto allo scatto. 

Il consiglio tecnico più importante è quello di conoscere benissimo lo sport che ci si accinge a fotografare. Solo se lo si conosce bene, infatti, si è in grado di prevedere cosa sta per accadere, per essere pronti, e nella giusta posizione, nei momenti clou dell’evento al quale si assiste. Vale la vecchia regola che si deve amare quello che si fotografa, per poterne cogliere l’essenza. In altre parole, se di uno sport non siete appassionati, forse è meglio che non lo fotografate. 

Detto questo, cosa bisogna riuscire a cogliere? Naturalmente le cose da fotografare cambiano da sport a sport, ma il momento dell’azione, quello dell’espressione della massima concentrazione, del massimo sforzo, o del più elegante gesto atletico (che sia la derapata nel motociclismo su pista, il viso concentrato del triathleta, o l’istante in cui il tennista colpisce la pallina, il salto del ginnasta…), l’attimo nel quale si concretizza la vittoria, o la sconfitta, l’esultanza e lo sconforto, sono comuni denominatori di ogni sport, i momenti da cogliere, da catturare con la fotocamera. E non bisogna dimenticare gli spalti, con le reazioni dei tifosi, che spesso sono altrettanto espressive e descrittive di quelle degli atleti. Nella fotografia di sport, quindi, la prontezza è tutto.