Deborah Fumagalli

IL LINGUAGGIO DEI GATTI

2019-05-20 06:11:51

Anche i gatti parlano!

Capire il linguaggio dei gatti è il sogno di ogni padrone. Per comunicare i gatti utilizzano una complessa forma di linguaggio caratterizzata da una serie di suoni diversi tra loro e associati a particolari significati. È dimostrato che più si parla con il proprio gatto, più il gatto sarà disposto a rendere comprensibile il suo linguaggio.

I miagolii, con le loro diverse sfumature, sono i segnali primari con cui il gatto cerca di comunicare con il suo padrone. Ci sono i “miao” per richiamare l’attenzione, i “miao” che indicano la voglia di cibo, i “miao” per manifestare il desiderio di uscire o di rientrare in casa. 

Un altro suono che contraddistingue il linguaggio del gatto è senza dubbio quello delle fusa di contentezza che ci dicono che il gatto è tranquillo, rilassato e contento. 

I gatti non comunicano solamente con il loro padrone, ma esiste un linguaggio che caratterizza la comunicazione tra gatto e gatto.

Durante il combattimento il gatto produce una serie di brontolii, che sono messaggi ostili diretti al suo avversario e che diventano quasi un fischio nel momento in cui il gatto passa all’attacco.

Il “canto” della gatta nella stagione degli amori è invece caratterizzato da miagolii intensi, insistenti e acuti, percepibili anche a grandi distanze, con cui la femmina chiama il maschio e dichiara la sua disponibilità all’accoppiamento.

Una cosa è certa: il gatto utilizza la voce per comunicare con il suo padrone. Tuttavia, questo è solo uno dei tanti mezzi di comunicazione di cui i gatti sono stati dotati dalla natura. Non bisogna dimenticare, infatti, che i gatti utilizzano anche le zampe, la coda e la mimica facciale per comunicare.

Infine anche i “soffi” fanno parte del linguaggio del gatto. I gatti soffiano producendo un suono molto simile a quello di un serpente arrabbiato quando si vengono a trovare in una situazione pericolosa, o più semplicemente quando si tenta di dar loro una medicina.