DEBORAH FRATUCELLO

Animals & Nature

La coda dello stallone

2021-07-12 11:26:07

La coda dello stallone, la dermatite della coda o ancora... la coda spelacchiata: andiamo a scoprire di cosa si tratta.

Questa particolare situazione, che colpisce la coda dei nostri animali, si presenta sia nel cane che nel gatto, solitamente non giovani.
La famiglia si rivolge al veterinario preoccupata dalla perdita di pelo a livello proprio della coda.


COSA SI INTENDE CON "CODA DELLO STALLONE"?

La coda dello stallone è in realtà una dermatosi che colpisce il dorso della coda a poca distanza dall'attaccatura della stessa al corpo dell'animale. La zona senza pelo può assumere conformazioni diverse: rotondeggiante, singola o multipla, oppure triangolare fino ad arrivare a estendersi per tutta la lunghezza della coda.


Quelle che vengono colpite sono le ghiandole sebacee, da qui il nome di iperplasia ghiandolare delle ghiandole sopracaudali.
Dal loro nome si capisce che la funzione di queste ghiandole è quella di produrre sebo.


Oltre al sebo queste ghiandole, e quelle simili presenti in altre zone del corpo, producono anche feromoni, quelle sostanze che servono ai nostri animali per marcare il territorio, per lasciare una propria traccia unica.


In questa patologia il sebo viene prodotto in quantità eccessiva e una complicazione può poi essere il prurito e l'infezione della zona.


DA COSA VIENE PROVOCATA QUESTA DERMATITE?

Purtroppo la causa non è una sola ma si identificano più concause: batteri, funghi, parassiti o ancora cause tumorali a carico della zona.


In principio potrebbe ancora esserci uno squilibrio ormonale dato da un eccesso di androgeni, soprattutto di testosterone nel maschio.


In alcuni casi l'andamento stagionale fa supporre una qualche allergia.


Altre volte il variare la dieta, soprattutto passando a una dieta casalinga, porta alla remissione dei sintomi e quindi si può collegare la manifestazione a una intolleranza o allergia alimentare.


E ancora non deve venire trascurato l'aspetto comportamentale: essendo anche questa una zona usata come marcatura, un disequilibrio a livello emozionale, un aumentato bisogno di marcare, potrebbe portare a questa manifestazione patologica.


QUINDI QUALE SARA' LA TERAPIA MIGLIORE?

Sicuramente si dovrà tenere pulita la zona, per evitare l'infezione conseguente al prurito e al grattamento.


Quindi indagare i vari aspetti e storia della vita dell'animale, sia a livello ambientale che psicologico, per cercare di individuarne la causa primaria anche se, come abbiamo scritto, spesso le cause sono più di una.


Procedendo per esami e esclusioni si arriverà molto probabilmente alla risoluzione del problema, con grande pazienza e collaborazione sia da parte del veterinario che della famiglia.

*** *** ***


Su le code!

Chi di voi ha vissuto questo spiacevole disturbo?

Vi aspetto nei commenti!

by Dott.ssa Deborah Fratucello
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