Davide Ronsisvalle

Founder Starter

Differenze Culturali secondo Hofstede

2020-02-07 17:12:10

I 5 parametri usati dall'economista Hofstede per raccontare la diversità culturale tra Paesi.

Come abbiamo potuto vedere, i cinque parametri sono: 

- 1. Power distance: che sarebbe la capacità di un paese di accettare e recepire le disuguaglianze. Questa dimensione fa riferimento alla distribuzione del potere tra i membri di una società. L’uguaglianza o la disuguaglianza possono riguardare il prestigio, il benessere in generale e il potere. In paesi dove questa distanza assume valori alti, gli individui saranno più propensi ad accettare forme di autoritarismo e viceversa. Questa situazione può trasferirsi anche all’ambiente aziendale, dove situazioni di disuguaglianza sono inevitabili e anche necessarie. La diversa accettazione e aspettativa su tale disuguaglianza influenza altri elementi, come lo stile manageriale, i processi decisionali, il marketing, soprattutto in riferimento a quei prodotti che sottolineano e definiscono il prestigio e lo stato sociale.

2. Individualism o Collectivism: che sarebbe la capacità di creare legami interpersonali. Questa dimensione si preoccupa di descrivere il rapporto tra l’individuo e la collettività. Le culture individualistiche sono caratterizzate dalla centralità dell’individuo e del suo nucleo familiare, al contrario le culture collettiviste considerano l’individuo parte di un gruppo più ampio, di una collettività. In termini lavorativi, un basso livello di individualismo porta le esigenze e i meccanismi del gruppo a prevalere su quelli del singolo individuo; dove il livello di individualismo è invece più alto, la volontà e l’iniziativa del singolo sono accettate e considerate come motori di innovazione o cambiamento. 

3. Masculinity o Femininity: vale a dire il grado di estremizzazione delle differenze sociali tra i due sessi. Le società che potremmo definire più “mascoline” sono quelle più materialiste,opportuniste,competitive, dove fattori come il successo, il denaro, la carriera assumono una rilevanza assoluta. Nelle società più “femminili” prevalgono invece altri aspetti, come la qualità della vita, le relazioni interpersonali, la solidarietà, la fedeltà. In questi paesi, una politica di marketing troppo aggressiva e poco discreta non otterrebbe il riscontro atteso. 

4. Uncertainty avoidance: cioè quanto spaventa il futuro in un determinato paese. Questa dimensione si preoccupa di individuare e definire quei membri della società che vivono negativamente le situazioni di incertezza e ambiguità. Mentre alcune culture non sono spaventate da situazioni sconosciute, mostrandosi anche più aperte verso l’opinione altrui, altre mostrano un rifiuto netto verso le situazioni con un alto grado di incertezza, affrontandone e minimizzandone il rischio attraverso un sistema di regole e leggi. Dal punto di vista lavorativo e aziendale, le persone che rifiutano l’incertezza cercano di enfatizzare la standardizzazione e la sicurezza del posto / ambiente di lavoro, mentre quelle che non la temono si mostrano più flessibili e più aperte all’innovazione. 

5. Long-term orientation: quanto un paese è in grado di avere una visione a lungo termine?. La quinta e ultima dimensione è l’orientamento a lungo termine. Questa dimensione, come abbiamo già accennato, è stata aggiunta successivamente e sviluppata in collaborazione con la Chinese University di Hong Kong e con il Professor  e psicologo Canadese Michael Harris Bond. Secondo questa teoria alcuni paesi sono caratterizzati da un orientamento a lungo termine, dove valori e stili di vita sono tutti orientati al futuro. I fattori associati all’orientamento a lungo termine sono la perseveranza  e la parsimonia. Altri paesi, invece, prevalentemente quelli asiatici prediligono un orientamento a breve termine, perché molto legati ai valori tradizionali del passato, all’adempimento delle obbligazioni sociali e collettive. Questi valori sono tipicamente confuciani, ma secondo Hofstede possono essere applicati a società non raggiunte e toccate dal confucianesimo.

Attraverso questi parametri, la cultura viene concepita, quindi, come qualcosa di tangibile, di concreto insito nella mente di ogni persona e per questo misurabile e classificabile. Scopo degli studi di Hofstede è quello di fornire alla imprese una struttura o un modello di valutazione e differenziazione delle culture ai fini della formulazione di un’efficace strategia manageriale in un contesto internazionale.

L’impatto che la cultura ha sulla vita di ogni individuo è di difficile misurazione. Sicuramente si può affermare che la cultura, e più precisamente l’identità culturale di un individuo partecipa nelle decisioni che esso prende ogni giorno e influenza i gusti personali di ogni persona. Per questo calcolare l’azione che la variabile culturale ha sulle scelte delle persone può essere punto focale per obiettivi di crescita e di sviluppo di ogni Paese. 

2