Davide Romano

Libri & Scrittura

Se questa è scuola

2020-10-10 22:42:24

Lettera inviata il 16 settembre 2020 alla mamma di una (purtroppo ex) allieva.

16 settembre 2020

Cara [...],

devo avvisarti con rammarico che quest'anno ho deciso di non partecipare alle nomine per le cattedre a tempo determinato. Mi sembrava giusto fartelo sapere in anticipo anche per evitare che tua figlia lo scoprisse trovando qualcun altro al mio posto. La mia assenza avrebbe forse potuto indurre a pensare che avessi preferito scegliere un'altra scuola. Niente di tutto questo, anzi: l'idea di concludere l'intero percorso delle medie con [...] era la principale ragione per rimanere a [...].

Non insegnerò né lì né da altre parti, perché non riconosco come scuola il sistema ignobile che è stato messo in piedi e in cui a me resta ben poco da offrire: di certo non la mia rassegnata acquiescenza, né la disponibilità a imporre ai ragazzi regole e insegnamenti secondo me privi non solo di solidi fondamenti razionali e scientifici, ma soprattutto di umanità.

Penso che istruirli e farli crescere nella paura immotivata, nell'isolamento, nel sospetto reciproco, come automi imbavagliati in cui si spegne progressivamente lo sviluppo del pensiero critico, sia agli antipodi del compito di un insegnante, se ormai non è da considerarsi una pia illusione attribuirgli un senso e un valore che vadano oltre gli obiettivi economici e utilitaristici dello stipendio e del punteggio, per i quali quasi sempre si finisce inevitabilmente per tacitare dubbi e chiudere uno o anche due occhi di fronte a palesi ingiustizie.

Ancor meno posso accettare che proprio il mio rapporto scolastico con [...] si svolga secondo regole e modalità radicalmente contrarie a quelle di cui lei avrebbe bisogno per costruire rapporti di fiducia ed empatia basati su una comunicazione aperta e serena. Mi dispiace molto che a lei - come a tutti gli altri - sia toccato in sorte crescere in questo contesto aberrante e perverso, nel quale sento purtroppo di non poter esserle di sostegno; probabilmente altri sapranno esserlo meglio di me.

Resto però a completa disposizione se avrà bisogno di aiuto a casa o semplicemente se ogni tanto avrà voglia di fare due chiacchiere liberamente.

Ti chiedo scusa se ho urtato la tua sensibilità esplicitando con franchezza dei pensieri che so potresti non condividere; per questo preferisco che sia tu a comunicare a [...] la notizia nei modi che ritieni più opportuni. Più avanti posso farmi vivo anche con lei tramite una letterina o una visita, se non vi sarà sgradita.

Un abbraccio e spero a risentirci,

Davide