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Insulti e umiliazioni
Nella nostra mente seminiamo ciò che vogliamo seminare.
"Mi hanno insultato, maltrattato,
mi hanno offeso, derubato": impigliati in tali pensieri
ravviviamo il fuoco dell'odio.
Se ci liberiamo del tutto da pensieri che insinuano:
"Mi hanno insultato, maltrattato, mi hanno offeso, derubato",
l'odio è spento.
Nei modi più diversi ma tutti nella vita subiamo ingiustizia. Talvolta il dolore scende in profondità e può durare anni. Gli insegnamenti del Dhamma non mettono tanto l'accento sul dolore quanto sulla nostra realazione con esso. Fintanto che siamo posseduti dall'odio e dalla resistenza, l'intelligenza ne è compromessa. Anche se può essere necessaria un'azione, se il nostro cuore non è libero dall'odio, non possiamo discernere quale sia la retta azione. Il Buddha invita a liberarci dai pensieri d'odio. Lasciar andare richiede forza, pazienza, e determinazione. Non lasciamo andare perchè qualcuno ci dice che dovremmo farlo. Lasciamo andare perchè comprendiamo le conseguenze dell'attaccarsi.