La vita non ha significato.

Quindia mia, la tua vita, non ha significato?

No. Come se un pesce chiedesse dove è l'oceano.

Lui è nell'oceano e non riesce a spiegare con la logica, con la spiegazione, cosa ci fa lui li dentro.

Ci è nato, crescuto, vede tutti nell'oceano ma non può comprenderne la grendezza.

E cosa fa?

Vive il più felicemente possibile quel lasso di tempo che gli è stato concesso prima di diventare deposito organico sul fondale marino.

Gode di quello che ha perché non passa la vita a dare significato a tutto.

Vive. Vive al massimo.

Non ha sensi di colpa, non ha rimpianti, non ha vittimismo.

Non da significato.

Noi invece, crediamo di esserci evolutivi nel voler dare significato. A tutto.

Siamo nella cultura della causa-effetto. Quindi tutto per noi deve avere un significato.

Tutto deve avere un risultato e dimentichiamo di vivere nel flusso.

Ci rompiamo la testa nel capire con la logica.

La vita non la riusciremo mai a spiegare con la logica.

Con la spiegazione appunto.

Ogni volta che definiamo qualcosa perdiamo il senso di quella cosa.

Quando mio figlio alla vista di una foglia mi domandò cosa fosse, con la mia SPIEGAZIONE, tolsi in lui il senso.

Chiamiamo foglia quella di una quercia, di una palma, di un'alga.

Sono tutte cose diverse con scopi diversi. Ma per semplicarci la vita abbiamo scelto di dare dei nomi a tutto e delle spiegazioni a tutto.

E lo Xanax avanza.

L'uomo moderno che non riesce a darsi una spiegazione per un licenziamento, per un incidente, per un evento, cade in depressione.

Perché? Perché cerchiamo risposte logiche.

Chidiamo dove sia l'oceano mentre ne siamo immersi.

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Non mi attendo che sia un pensiero condiviso o condivisibile. ☺️

So solo che più viviamo pienamente in questa vita e più onoriamo uno scopo (che non mi è dato capire), senza doverlo per forza spiegare.