Daniele Lanuti

Founder Executive

Firenze Marathon 2018 = 42 km e 195 metri corsi con 45% GAMBE 55% TESTA 5% CUORE

2018-11-01 12:24:38

Al 25 novembre manca poco meno di un mese e la preparazione continua. Oggi allenamento programmato sotto la pioggia, perché in quel giorno non potrò scegliere le condizioni meteo.

La Maratona è una metafora della vita.

La mia prima maratona l'ho corsa a New York nel 2016 e mi sono detto che non  sarebbe stata l'ultima ed eccomi quindi a preparare Firenze 2018.

Questa maratona per me ha un gusto speciale, perché la correro insieme a mia moglie Beatrice nel giorno del suo compleanno e con noi ci saranno i miei cari amici Coach e tutti i ragazzi del primo anno del  MasterCap, un percorso di crescita personale nel quale io sono Trainer Coach.

Noi tutti correremo il lungo tratto, lo faremo probabilmente con tempi differenti. C'è chi la chiuderà sotto le 4 ore e chi sfrutterà fino all'ultimo minuto delle 6 ore che rappresenta il limite massimo per concluderla. La cosa importante è comunque arrivare al traguardo e capire il senso profondo di questa gara epica.

Infatti la definisco una metafora di vita poiché una prova di questo tipo ti mette difronte a delle scelte che devi necessariamente aver preso per tempo. La preparazione degli allenamenti progressivi, la giusta alimentazione e soprattutto la gestione delle interferenze.

Proprio come nella vita, per raggiungere un risultato, sia questo personale, sia in ambito lavorativo, devi mettere in atto una serie di azioni, strategie e l'impiego di strumenti che abilmente dosati ti consentono di arrivare all'obiettivo fissato.

Il raggiungimento di quanto programmato è proprio come la medaglia all’arrivo, che rappresenta  un simbolo, un riassunto del sudore e delle lacrime di quei 42km percorsi con le gambe e con il cuore.

Imparare ad ascoltare il proprio corpo.

Preparare ad une evento così importante è assai complesso in quanto, specialmente se non hao mai corso o non sei un atleta, bisogna iniziare un anno prima di quando hai deciso di correre la tua prima maratona. 

Non essendo un atleta mi limito a fare delle considerazioni senza dare consigli sulla scarpa corretta, piuttosto che sulla tabella di allenamenti o sulle tecniche di corsa, queste cose la lascio ai professionisti, quello veri.

La cosa che ho imparato e che non può insegnarti nessuno, è l'importanza di ascoltare il tuo corpo, le sue esigenze, i segnali che ci invia e soprattutto saperli interpretare e gestire al meglio.

Non esiste una ricetta da seguire, esiste la consapevolezza di conoscere i limiti del nostro corpo che pure essendo una macchina perfetta alcune volte richiede attenzione.

Allora andiamoci a prendere questa seconda maratona.

Vi lascio con una frase trovata tempo fa in rete che mi rappresenta

"Il bello di imparare a correre è che poi non ti va più di camminare. E ti abitui ad andar più veloce degli altri; rapido verso i tuoi sogni."