Daniela Donada

La gestione del pasto nel Gatto

2020-03-30 18:08:33

Non sempre è sufficiente proporre al gatto il “cibo più sano, appetibile e bilanciato” perchè venga consumato con gradimento : e’ necessario mettere in pratica alcuni importanti accorgimenti...

La gestione del pasto per il Gatto


Com'è noto, il gatto è un predatore carnivoro appartenente alla sottofamiglia dei Felini* al pari di ghepardo, puma e lince (* Ordine Carnivori, Famiglia Felidae, Sottofamiglia felinae). 

Gli amanti di questi sensuali animali da compagnia sanno quanto importante sia fornire loro un'alimentazione completa (sia essa casalinga o industriale) per soddisfare parte dei bisogni primari.

 Ma è davvero sufficiente versare il cibo nella ciotola? E se il gatto lo rifiuta?


Vediamo quali accorgimenti adottare per rendere felice il nostro gatto nel... Momento della pappa.


Partiamo dalla ciotola.

Innanzitutto sono necessarie almeno tre ciotole: una per il cibo secco (croccantini), una per il cibo umido (scatolette o casalingo) ed almeno una per l'acqua, sempre accessibile e pulita.


La ciotola dovrà essere in Acciaio, in vetro o in ceramica.

Questi materiali infatti presentano il vantaggio di essere facilmente lavabili, particolarmente stabili perchè pesanti, quindi non scivolano provocando struscii o rumori preoccupanti; non si muovono durante la consumazione del contenuto permettendo quindi al gatto di alimentarsi in tranquillità.


Di fondamentale importanza è l’igiene delle ciotole.

Quella del cibo fresco, va lavata dopo ogni pasto; quella del cibo secco almeno una volta al giorno; quella dell'acqua ad ogni cambio (più volte al giorno quindi).

Il lavaggio va eseguito con un detergente per piatti ecologico e un accurato risciacquo.

L'uso di altri materiali come la plastica, è sconsigliato in quanto soggetti a deterioramento a causa dell'uso, dei detergenti e-se utilizzate all'esterno-dei raggi solari e delle basse temperature. Questo deterioramento, assieme ad eventuali residui di cibo ossidati, porta allo sviluppo di odori e sapori e spesso induce nel gatto il comportamento di rifiuto del cibo.

Questo comportamento è supportato da due fattori: 

la natura diffidente del gatto come caratteristica specie-specifica;  nonché il senso del gusto-più sviluppato rispetto al cane- assieme allo specializzato senso dell'olfatto, che gli permettono di discriminare complicate molecole.


Quanto profonda deve essere?

Anche la dimensione delle ciotole è importante.

Devono infatti essere molto ampie (diametro minimo 13cm) e non più alte di 3cm. 

Questo perchè le vibrisse (i baffi!) sono lunghi organi sensoriali, ovvero vere e proprie antenne che permettono al gatto di esplorare l’ambiente. Sono fra gli organi più importanti ed hanno una estrema sensibilità. Essendo particolarmente lunghi (soprattutto in alcune razze), l'approccio ad una ciotola stretta e profonda li obbligherebbe al piegamento. Questa fastidiosa sensazione viene spesso ovviata con un comportamento adattativo : sarà quindi facile vedere il gatto prendere il contenuto della ciotola con la zampa, posizionarlo sul pavimento per poi consumarlo o addirittura assumerlo portando direttamente il cibo alla bocca con la zampa. 

Una ciotola troppo piccola può esser davvero un ostacolo per particolari razze con muso schiacciato (es. gatto persiano).


In commercio esistono poi interessanti ciotole ad ostacoli (con vasetti, scanalature, cunicoli) che stimolano l’interesse e la curiosità del gatto, appagando la motivazione predatoria.  Le consiglio in particolar modo per i gatti costretti a vivere esclusivamente in appartamento; se sono molto soli; in caso di soggetti apatici; in soggetti sovrappeso o particolarmente golosi.

Questo genere di articoli viene per lo più commercializzato nella categoria problem solving ma si prestano molto bene alla somministrazione di crocchette e snack appetitosi.

L'importanza dell'acqua : 


Il gatto generalmente beve poca acqua e preferisce acqua a temperatura ambiente e possibilmente “in movimento” . Spesso infatti capita di vedere il gatto bere dalle fontanelle zen d'arredo o dai rubinetti di lavandini e bidet . 

E’ un animale che si disidrata facilmente e il suo organo bersaglio principale è l’apparato urinario. 

Il cibo ideale è quello umido proprio perché garantisce sufficiente apporto idrico. L’alimentazione in crocchette necessita quindi di una integrazione maggiore di acqua: è importante stimolare il gatto ad assumere liquidi se non vengono forniti direttamente dall’ alimentazione. 


Come stimolo il gatto a bere? 

Cambiando spesso l’acqua nella ciotola (soprattutto se utilizzata anche da altri animali) avendo cura di lavarla prima, invitandolo ad abbeverarsi dai rubinetti o, meglio ancora, facendogli bere acqua strutturata (vedi articolo Flaska).


Nel caso di fornitura mediante acquedotto di acque troppo dure, può esser utile per preservare la salute dell'apparato urinario del gatto fornirgli acque più leggere e dolci.


L'assunzione di una opportuna quantità di acqua, favorisce l'idratazione, l'eliminazione di eventuale pelo ingerito, un manto  lucente ed in salute, preserva inoltre la salute delle vie urinarie agevolando l'eliminazione di eventuali cristalli di struvite. 

Se però avete l'impressione che il vostro gatto beve troppo, parlatene con il vostro Medico Veterinario di fiducia: la quantità esagerata di acqua e una assidua frequenza di assunzione sono infatti indicatori importanti dell'insorgenza di alcune serie patologie.


Dove posizionare le ciotole?

E' importante porre cura nella scelta del luogo dove posizionare la ciotola. 

L'abitudine di molti proprietari di realizzare una “zona gatto” allestita con cassettina igienica e ciotole vicine, si rivela la peggiore delle proposte per il nostro affascinante e misterioso amico con la coda.

 Il gatto, come abbiamo detto,  è un animale molto sensibile agli odori. Inoltre è un animale estremamente pulito (quasi maniacale!) e in natura sfrutta ampi spazi da gestire per le eliminazioni, la caccia, il consumo del pasto e il riposo.

 E’ facilmente intuibile come sia inaccettabile dal punto di vista felino conferirgli  un’unica zona per tutto.


La zona pasto deve essere in un ambiente neutro, dove il gatto potrà cibarsi in "parziale" tranquillità  (questo perchè in realtà  non è mai completamente rilassato mentre mangia...lo scopriremo in seguito!). 

Se con noi e il nostro gatto vivono anche cani,sarà opportuno posizionare la ciotola del cibo su un piano rialzato (es. tavolo) per evitare che il cane ingerisca un cibo non adatto a lui e allo stesso tempo permettere al gatto la sicurezza e la pace di cui ha bisogno.

 

Vanno evitate inoltre le zone di passaggio (corridoi) o la sistemazione delle ciotole davanti a mobili che apriamo spesso.

Vanno altresì evitate le zone adiacenti a specchi, materiali riflettenti o vetri (comprese porte finestre o finestre). 


Un ulteriore accortezza è quella di posizionare la ciotola dell'acqua lontano da quella del cibo...


Rispettiamo i suoi spazi:

Se in casa vivono bambini, insegniamo loro a rispettare l’animale mentre si approvvigiona, in modo da tutelare entrambi i soggetti.


ORARI DEI PASTI, DOSAGGI E GESTIONE DELLE CIOTOLE.


Per quanto riguarda il numero dei pasti, il gatto differenzia molto dal cane.

 Il gatto- essendo un ottimo cacciatore solitario di piccole prede (e trovando pure questa attività molto gratificante!)- se in natura tende a consumare numerosi piccoli pasti (anche 15-20 al giorno). 

Inoltre, da buon predatore, conosce bene le dinamiche di caccia ed essendo lui  di taglia piccola è consapevole che potenzialmente lui stesso potrebbe divenire preda per un carnivoro più grosso. 

Quando ha cacciato, tende a portarsi la preda in un luogo sicuro dove consumarla in tranquillità oppure - se piccola - tende ad ingoiarla velocemente sul luogo di cattura. 

E’ questo il motivo per cui un gatto non sosta mai troppo a lungo davanti la ciotola di crocchette o , nel caso di cibo umido, tende ad ingurgitarlo. 


Ora è evidente perché un gatto non è mai completamente rilassato mentre mangia ma piuttosto allerta grazie ai suoi organi sensoriali specializzati anche a favore della propria incolumità.


Risulta quindi abbastanza intuitivo capire come gestire in modo corretto i pasti del gatto: 

  •  crocchette/cibo secco: mettere a disposizione la quantità giornaliera consigliata e lasciare che si autogestisca. N.B. evitare di esagerare con i dosaggi, in quanto il cibo non consumato nell’arco delle 24 ore si ossida, assorbe umidità e il gatto (come abbiam già detto sopra) lo rifiuterebbe a causa delle variazioni di gusto e odore.
  • cibo umido/carne : da fornire in quantità consumabile subito, pari a circa 40-50gr.  Per tanto se alimentato con SOLO UMIDO,  in almeno 5 pasti giornalieri proporzionati in modo tale che non avanzi mai (si deteriora ancora più velocemente del secco!). Se associato con alimentazione in crocchette, è possibile fornirlo 1-2 volte al dì, modificando proporzionalmente  i dosaggi di entrambi gli alimenti.

E' meglio evitare di mescolare cibo umido e secco, in quanto l’acqua presente nella carne inumidisce la crocchetta e - qual'ora non fosse consumata nell'immediato- ne aumenta il deterioramento con conseguente rinuncia di consumazione da parte del nostro esigente amico. 


Per quanto riguarda i dosaggi, consultare attentamente le tabelle indicative dei cibi industriali e modificare eventualmente le quantità consigliate in base al suo stile di vita (più o meno attivo) nonchè adeguare la tipologia di alimento in base all’età, allo stato fisico e alla salute. Nel caso di alimentazione casalinga fatevi consigliare da un Nutrizionista per piccoli animali.


Ultimo consiglio

 

Il gatto va lasciato tranquillo mentre consuma i suoi pasti,ed è altrettanto importante non disturbarlo subito dopo questi.

Dopo ogni pasto, infatti,il gatto si rilassa prendendosi cura della sua toeletta. Leccandosi manto, zampe, muso e collare si pulisce da residui di cibo e stimolando la peristalsi, favorisce la digestione. 

Inoltre, il suo pelo sarà sempre in ordine e lucente.


Attenzione se.....

Se abbiamo seguito i consigli sulla scelta della ciotola, sul posizionamento, sulla sua pulizia, e sulla gestione in generale, ma notiamo che il gatto si avvicina alla ciotola, annusa e se ne va dando l’impressione che abbia fame ma rifiuti il ciboquesto atteggiamento può indicare anche una difficoltà di assunzione dovuta a dolori in bocca. 

Un primo indice comportamentale conseguente a questo genere di disturbi, è la riduzione - se non la completa cessione - delle operazioni di toeletta.

In presenza di questi comportamenti, non esitate a contattare il Veterinario per una visita per verificare se presenta infezioni orali, afte, denti malati o altre patologie.


Mi auguro che questo articolo sia stato utile a tutti gli appassionati gattofili e proprietari di questi fantastici felini.

Daniela.





Se ti è piaciuto questo articolo, condividilo con tutti gli Amanti dei Gatti!


1