Daniela Donada

Cani maschi in socializzazione

2020-04-03 16:03:59

Fra gli argomenti più gettonati fra i proprietari di cani, c'è la "socializzazione" (tema che affronterò in un articolo mirato) e, legato a questo, l'incontro fra soggetti dello stesso sesso....Voglio quindi raccontare un aneddoto che coinvolge uno dei miei tre cani: Frisbee.

Frisbee è nato in casa il 24 Aprile 2013 ed ho avuto l'onore di assistere alla sua nascita:

la sua mamma è la mia cara "Amica ed insegnante di Vita" Lilly.




Frisbee è un cane meticcio di circa 10kg, maschio intero e convive con la sua mamma Lilly (meticcio di bassotto, classe 2006) e "la zia acquisita" Juno (Staffordshire bull terrier femmina, classe 2010).

Frisbee presenta un profilo caratteriale aperto, con base motivazionale (cosa cerca nel mondo e cosa lo gratifica) proiettata verso espressioni per lo più centrifugative quali cinestesica, perlustrativa, esplorativa. 

Socievole e buon comunicatore ("parla" molto bene il linguaggio "cagnesco") , ma  è per lo più assertivo con soggetti maschi coetanei o adolescenti.


La premessa è per presentarlo in parte e per descriverlo un pochino caratterialmente..

 Per chi mastica un pò di cinofilia, sarà comprensibile da queste poche informazioni come una passeggiata urbana al guinzaglio non soddisfi al 100% le sue aspettative di uscita (che invece sono quelle di fare chilometri in libertà per mappare le campagne ed individuare il selvatico..).



Personalmente-e in qualità di educatore con approccio cognitivo- ritengo che le passeggiate lungo i marciapiedi e le vie dei piccoli paesi, abbiano la loro importanza. 

Non ci si troverà il selvatico, ma un sacco di informazioni lasciate soprattutto dai molti cani quotidianamente portati a zonzo per le strade... 


Ognuno ha qualcosa da dire, qualcosa da suggerire o indicare...

insomma: un pò come facebook o come Cam.tv, con le loro marcature mettono "nel social" ciò che gli passa per la testa.


Oggi racconterò di un incontro accaduto due anni fa.

In tal  occasione, abbiamo incontrato altri due maschietti, interi (non castrati), liberi (senza guinzaglio..). 

Ognuno con il suo caratterino, ognuno con le sue esperienze, ognuno con le sue competenze e con le sue modalità di relazionarsi. Tre cani, tre storie.


Sarei ipocrita nel dire che ero assolutamente certa non accadesse nulla... Perchè, con i cani e con la sorte, è un continuo "dipende"...

 Però, su un fattore non ho mai dubbi: ciò che è fondamentale nelle interazioni- è restare centrati. Mantenere calma e concentrazione. Vivere il qui ed ora. 

In pratica: 

Valutare il qui ed ora e in base al contesto, intervenire con competenza adeguata.

Un saluto da Frisbee!



Conosco il mio Frisbee, conoscevo entrambi gli altri due soggetti: uno (Mirò, 10 anni di età) particolarmente socievole, un "pacifista", uno di quelli "sempre e comunque peace&love"; l'altro (Jack, più giovincello, circa 4 anni..) è uno di quei tipi che definisco Grande Cane (per un insieme di caratteristiche innate ed acquisite), ma proprio per il suo carattere molto determinato, poteva scontrarsi con il mio Frisbee, anzichè spingere verso un "dialogo costruttivo".... Anzi! Proprio per le caratteristiche di entrambi i soggetti, c'era una alta  possibilità che un piccolo diverbio potesse nascere.


Invece? Nessuno scontro....

Non è nato alcun  diverbio. 


Molto è dipeso da loro (sicuramente!), 

ma ritengo - e son certa di quel che penso- che potesse andare diversamente se solo io mi fossi comportata in altro modo. 

Mi riferisco a tutta una serie di "informazioni", fatte di spazi, distanze, direzioni, che ho preso. 


Non sto dicendo affatto che "ho gestito io la dinamica" , bensì ho PARTECIPATO in maniera attiva a quanto accaduto, 


perchè essendo presente ne ero coinvolta

Ero, semplicemente, un indiretto interlocutore..



Ero infatti presente all' incontro inziale, in cui Frisbee era ancora al guinzaglio allungato a tre metri, 


ero presente quindi ad una prima presentazione -fatta di estrema tensione- che  in un secondo momento si è tramutata in una conversazione molto intensa e significativa (seppur breve), e molto chiara per tutti e quattro.


Il segreto?

Le mie competenze.

 La mia conoscenza del linguaggio canino. 

Il mio rispetto della loro alterità. 

La fiducia che ho riposto riguardo le competenze del mio cane. 

La mia capacità di mantenere la calma e la concentrazione. 

La gestione degli spazi e della comunicazione non verbale. 

La mia lettura empatica.



La parte meravigliosa , dal mio punto di vista,


 è che eravamo IO e questi TRE CANI. 


Nessun altro.  Nessun altro umano in quella conversazione: 

ci eravamo presi così tanto spazio per noi, che tutto è stato così intimo e prezioso.



E così, anche quella sera, i Cani mi hanno dato grandi lezioni di vita. 


E son grata ai loro proprietari che in totale fiducia dei rispettivi cani, non si sono nemmeno sognati di avvicinarsi ed entrare nella NOSTRA conversazione. 




Viceversa, il  tutto si sarebbe svolto in maniera completamente diversa...e forse, quel sentore iniziale di preoccupazione, avrebbe sì preso vita.....



I Grandi protagonisti sono stati : Frisbee, Mirò e Jack.




CONSIGLIO FINALE: 


 Non limitate le vostre conoscenze cinofile alla sola esperienza personale o sulla base di falsi miti, bensì

 rivolgetevi ad un educatore cinofilo,

 frequentate un corso sulla comunicazione del cane, 

imparate a comunicare con i cani tramite il linguaggio "non verbale" e il "co-verbale" 

studiate, fate pratica, ma soprattutto...


.....imparate ad Osservarli per Ascoltarli




Daniela Donada, tel 3346784193 

per consulenze cinofile, sono disponibile previo appuntamento.