Daniela Di Menna

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Monte Martica dopo l'incendio

2019-01-10 14:58:29

Il Monte Martica in Lombardia in zona Valganna nella provincia di Varese ad oggi10-01-2019. É stata trovata della "diavolina "nei boschi dell’incendio poco distante dalla Valganna.Sappiamo tutti che è un materiale infiammabile ,ciò nonostante è stato abbandonato vicino a un fornelletto.La Diavolina è stata trovata da un lettore del giornale locale La Prealpina ,nella zona dell’Alpe Tedesco. È stata rinvenuta una "specie di cucina a cielo aperto tra le foglie secche dei monti.Sul versante della Martica continuano i lavori per la bonifica dell’incendio che ha devastato la montagna, mettendo sotto scacco l’alto Varesotto per una settimana, sul pendio opposto, salendo verso l’Alpe Tedesco e il Poncione, non lontano dalla frazione di Ganna, qualcuno ha lasciato diversi grammi di uno degli accendi-fuoco più utilizzati, conosciuti ed efficaci in commercio. Un materiale a cui basta una mezza scintilla per prendere fuoco.E visto che non piove da settimane, unitamente alla presenza del vento e del bosco super secco, in caso di accensione e di contatto col sottobosco rinsecchito, si potrebbe scatenare nuovamente l’inferno.Per fortuna la vista aguzza di questo lettore della Valceresio, che era andato sul passo che divide la Valganna dalla Valceresio per una passeggiata, ha permesso di raccogliere i cubetti e di toglierli dal suolo.A questo punto, però, si aprono le ipotesi su chi e perché abbia lasciato la Diavolina nel bosco. È stata una caduta accidentale?Oppure si tratterebbe di un piromane che lo avrebbe abbandonato lì, senza dargli fuoco? Chissà. E ancora: magari si potrebbe trattare di qualcuno che si deve scaldare in qualche modo e si trova nel bosco in una posizione nascosta per attività illecite?Quest’ultima ipotesi sembrerebbe la più probabile, viste le brillanti operazioni antispaccio effettuate in questi mesi dalle forze dell’ordine proprio nei boschi della Valganna e Valmarchirolo, dove gli spacciatori si creano dei giacigli di fortuna come base per lo smercio di sostanze stupefacenti.A suffragare quest’ultima teoria, ci sono anche gli altri resti trovati nei pressi della Diavolina e cioè: le ceneri di due fuochi spenti, un paio fra padelle e pentole, sacchetti di khebab e carbonella, lattine di bibite, zaini e altri rifiuti. Un vero e proprio bivacco, con tanto di “vano cucina” a cielo aperto.Il tutto con evidenti tracce recenti, anche di un focolare, in un bosco dove basta un fiammifero o un mozzicone di sigaretta gettato nel posto sbagliato per mandare a fuoco tutto. E dove, in pochi giorni, sono andati in fiamme quasi 400 ettari di territorio.

Piromani?

Io mi auguro di no

by Daniela Di Menna