Daniela Di Menna

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La morte ed il lutto (Grazie a Pietro Vanessi per la Vignetta)

2019-07-04 14:24:54

Quando viene a mancare una persona cara è una "tragedia",sopratutto se è un genitore od un membro della propria famiglia. Ma quando viene a mancare un figlio? Lo è ancora di più :mamme che iniziano a somatizzare problemi e malattie di vario genere, genitori che se sono già in fasi acute

In situazioni di malattie "degenerative" la morte di un figlio/a porta anche il proprio padre o la madre verso la fine dei propri giorni.

E nei casi in cui ti viene a mancare un "bimbo" ,addirittura per aborto spontaneo e/o obbligato ?



Mettiamola così: 

Dopo aver letto la "vignetta "di cui sopra (gentilmente chiesta a Cristian Mameli editore,ora non vivo più il lutto o la morte come fino a pochi mesi fa:

-Quando venne a mancare mio padre ,oramai sette anni orsono,ero disperata, le lacrime ed i singhiozzi avevano preso il posto della parola.  Lui ,l'uomo della mia vita,colui che vedeva in me la figlia prediletta e che mi trattava come una mamma chioccia fa con i suoi pulcini, se ne era andato,morendo tra le mie braccia.

  Mi era caduto il mondo addosso, tutto attorno il vuoto.

Ed iniziai a colpevolizzare me stessa per non essere stata abbastanza accanto a lui ,e poi la Sanità ,i medici,e la sua malattia la Sindrome di Churg e Strauss.


-Quando vennero a mancare i miei due bimbi La loro morte e la loro tragica fine furono per me la peggior morte che possa capitare ad una giovane donna.

Mettiamola così ,ripeto:

come può una donna giovane,con un lavoro ,senza marito mettere al mondo un figlio non cercato ma da sempre desiderato e non amato?

Deve obbligatoriamente ricorrere all'aborto "volontario".....

Volontario sulla carta,firmata davanti al ginecologo che avrebbe eseguito l'intervento:breve ed indolore....

Mettiamola così.

Ma così non è : il trauma peggiore è psicologico,un dolore cronico che ti assilla la mente e ti logora l'anima ogni volta che vedi un bimbo/a piangere, ridere,giocare.


Ed è quando inizia la fase di elaborazione "del lutto",che tutto passa:chiedi aiuto agli esperti,parli con loro di ciò che è accaduto,tratti le emozioni e trai le conclusioni.



Un bimbo mai nato ,se ora fosse qui mi avrebbe chiesto spiegazioni :perché mamma porto solo il tuo cognome?

Perché mamma tutti gli altri bambini hanno anche un papà ed io no?

Come sarebbe cresciuto questo povero piccolo amore indifeso ,bisognoso di cure amorevoli da parte di una famiglia? 

Senza una corretta educazione,senza un padre a cui fare riferimento?


COl senno di poi avrebbe potuto anche essere un "genio", amato e viziato da sua madre....

Senza "senno di poi".....


Bisogna avere "senno" per mettere al mondo dei figli,desiderarli in due,crescerli entrambi e non giocare con delle vite "umane" per il divertimento di una notte ,o nelle peggiore delle ipotesi a causa di violenze familiari.


I bambini non sono giocattoli, bambole "usa e getta":i bambini sono gli adulti del domani il nostro futuro.

Prima di farli morire pensiamo attentamente a ciò che stiamo facendo :noi il lutto lo elaboriamo (quando possiamo),loro finiscono nel "cestino della sala operatoria"( vignetta di Pietro Vanessi)

by Daniela Di Menna