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Cosa posso fare per voi oggi?
Sono molto preoccupata e pensierosa, siamo nella fase 2, ed il covid 19 non è stato ancora sconfitto. Mi piacerebbe aiutarvi tanto ma non sono un medico.... Però una buona notizia ed un consiglio posso sentirmi di offrirlo.Andiamo a cucire le mascherine fai da te 👇
Se non metti la mascherina non sei altruista e nemmeno proteggi te stesso dai Virus
Siamo nella fase 2 , anno 2020 , problema " Pandemia da Corona Virus.
Ne siamo tutti a conoscenza di questo grave pericolo e problema che sta preoccupando e mietuto vittime in tutto il Mondo.
In tutto il Pianeta, dall' inizio dell'anno 2020 migliaia di persone sono decedute a causa del covid19.
E tuttora molte persone sono asintomatiche.
Cosa significa questo?
Io potrei essere venuta a contatto con una persona che era affetta dalla malattia, ho sviluppato e posso trasmettere il virus ad altri, ma non ne sono a conoscenza : non ho i sintomi.
Dunque: perché non prendere provvedimenti e preservare gli altri affinché non si ammalino?
Io metto la mascherina, lavo spesso le mani, disinfetto i luoghi dove vivo e grazie ai consigli di molti esperti,
Vado a preparare , con della stoffa , sopratutto di Cotone, delle mascherine che posso indossare e cambiare subito dopo l' uso.
Con delle forbici , ago e filo da cucito e due elastici, andremo inizialmente a tagliare la parte sottostante della maglietta in cotone.’
Mi sono documentata ed ho scoperto che l' uso alternativo di mascherine di stoffa di fattura casalinga è stato recentemente avallato anche dall’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control), per il quale, come riporta il nostro Ministero della salute, “si può prendere in considerazione l’uso di mascherine facciali non mediche realizzate con vari tessuti, specialmente se – a causa di problemi di fornitura – le mascherine mediche devono essere utilizzate prioritariamente come dispositivi di protezione individuale da parte degli operatori sanitari” poiché “a supporto dell’uso di mascherine non mediche come mezzo di controllo della fonte di infezione esistono evidenze scientifiche indirette e limitate”.