Daniela Di Menna

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Bucchianico e la festa dei Banderesi

2019-05-18 16:06:35

Bucchianico il paese che ha dato i natali a San Camillo de Lellis ,è situato in provincia di Chieti in Abruzzo ,ed è un paese meta di pellegrinaggio non solo per venerare il Santo Patrono ma anche per la famosa festa dei Banderesi che si svolge tutti gli anni al mese di Maggio

Sant'Urbano festa del 23 maggio

Da domenica 19 maggio si rinnoverà a Bucchianico la magia di una delle feste più suggestive dell’intera regione, e non solo: la Festa dei Banderesi in onore del patrono  S.Urbano I°, Papa e Martire, celebrato il 25 maggio. 


L’origine della festa 


Si narra che nel corso di una delle tante guerre di confine tra Bucchianico e Chieti nel XIII secolo, i bucchianichesi fossero nettamente inferiori, come forza militare, agli avversari. Al Sergentiere (il capo dei soldati), apparve in sogno Sant’Urbano per suggerirgli uno stratagemma: far vestire tutti gli uomini validi con delle fasce (bande da cui “banderesi”) e far loro percorrere il perimetro delle mura, uscendo e rientrando, in modo da far credere al nemico che un esercito alleato fosse giunto a dar man forte. I chietini furono ingannati e Bucchianico vinse la guerra. Dal movimento eseguito dai soldati nacque la “Ciammaichella”, ovvero il movimento a zig zag, che ricorda le volute del guscio della lumaca, in dialetto abruzzese “ciammaìca”. 


Esistono documenti che testimoniano come la festa si celebrasse già nel 1550, quando a Bucchianico nacque, proprio il giorno di S. Urbano il 25 maggio, San Camillo De Lellis, patrono della sanità ospedaliera e dei malati. 


I personaggi principali sono: il Sergentiere, il capo militare, impersonato da Guglielmo Tatasciore, che la tradizione vuole sia il diretto discendente dell’antico Sergentiere aiutato da S.Urbano, ed il Banderese, il coordinatore dell’intera festa, estratto a sorte ogni anno per organizzare e presiedere tutte le celebrazioni. Egli è il fulcro della festa, ma a vigilare su ogni decisione è il Sergentiere, una sorta di garante della tradizione. Quest’anno la sorte ha scelto come Banderese il sig. Loris Zappacosta della contrada Colle dei Gesuiti. 


 I festeggiamenti iniziano domenica 19 maggio, quando da tutte le contrade del paese si metteranno in cammino, per raggiungere il centro storico, cortei di canestri infiorati e carri rappresentanti scene legate ai temi della festa; ogni contrada prepara un carro ed un numero variabile di canestri; alle 16:00, presso il parcheggio del campo sportivo, c’è il raduno di tutte le contrade e si forma il corteo che arriverà in piazza intorno alle 18:00. Ad aprirlo sarà il gruppo storico: a ‘scortare’ il Sergentiere ed il Banderese vi sono i "Musici e Sbandieratori della città di Bucchianico", e gli "Armigeri e Balestrieri della città di Bucchianico". Seguiranno i 4 carri, “Il Pane”, “Il Letto”, “Il Vino” e “La legna”, della contrada del Banderese, simboli essenziali della casa e del focolare.

 A seguire, le altre contrade con centinaia di canestri, nell’ordine stabilito dalla sorte.      


I festeggiamenti proseguono con venerdì 24 Maggio quando alle 19:00 avviene l’apertura della Porta Santa nella Chiesa di S.Urbano: il gruppo storico con Sergentiere e Banderese, quest’ultimo seguito dai parenti fino al settimo grado, percorrerà il tragitto intorno alla Chiesa uscendo e rientrando dalla Porta Santa per nove volte.

 Alle 20:30 in piazza si eseguirà il gioco chiamato “tizzo”, un gioco antichissimo che sembra si ricolleghi agli allenamenti e alle esercitazioni militari, cui partecipano tutti gli uomini, capitanati da Banderese e Sergentiere. 


La tradizione prosegue sabato 25 Maggio con la cerimonia dell'Investitura del Sergentiere da parte del sindaco momento che precede la consegna degli anelli da parte della moglie del Banderese ai propri figli e a seguire la Santa Messa per le donne presso la chiesa di S.Francesco mentre il Banderese con tutti gli altri banderesi iniziano il corteo per le strade del centro storico. Successivamente solenne processione con la statua del Santo e con tutti i protagonisti della festa, in un’atmosfera tra religione e folklore i cui confini divengono indefinibili. Quindi si riconsegnano gli stendardi – uno blu e uno rosso – simbolo della Chiesa e del Comune, in un divertente scherzo tra i banderesi, il parroco ed il sindaco.

   


I festeggiamenti si concludono domenica 26 Maggio quando il corteo dei Banderesi con il Sergentiere ringrazia tutte le chiese del paese con l'Offerta dei Ceri ad ognuna di esse ed infine viene celebrata la Santa Messa e Benedizione dei quattro Cantoni con le Reliquie del Santo.

La mattina del lunedì precedente la sfilata, si prepara il Pane Benedetto che è impastato nella casa del banderese e cotto nel forno a legna.

Le donne di famiglia e della contrada preparano il tutto e dopo la cottura, le pagnotte, sono poggiate a lato del quadro di Sant’Urbano. 

Il Banderese forma la prima “panella” e la passa nelle mani della moglie e delle altre donne. 

Il via all’impasto avviene con il “canto a Sant’Urbano” e con la benedizione del parroco mentre si incendiano i fuochi d’artificio.      

(Credit)    inoltre alcune  notizie e foto sono aggiornate dai miei parenti che vivono tuttora a Bucchianico e dintorni




by Daniela Di Menna
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