Daniela Curcio

Business & Finanza

Daniela Curcio

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Cryptovalute: PART III

2019-10-30 10:38:50

DISCIPLINA FISCALE IN ITALIA Copyright©Tutti i diritti sono riservati. Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata. L. 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.


In Italia la materia è ancora molto confusa: Il legislatore ha riconosciuto l’utilizzo nel nostro ordinamento delle valute virtuali come strumento di pagamento alternativo a quelli tradizionalmente utilizzati nello scambio di beni e servizi con il D.Lgs. n. 90/2017.

Le Criptovalute sono uno“strumento di pagamento” quale “rappresentazione digitale di valore”, “trasferita, archiviata e negoziata elettronicamente”.

L’Agenzia delle Entrate, tenendo conto di una sentenza in materia della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e dei riferimenti ad oggi presenti nella legislazione domestica, ha fornito poi importanti chiarimenti.

Dapprima, limitatamente al trattamento ai fini IVA, con la Risoluzione n. 72/E del 2 settembre 2016. Successivamente, in modo più articolato con la risposta della Direzione Regionale della Lombardia all’interpello n. 956-39/2018.

La materia dunque non essendo disciplinata   a livello normativo (si precisa che le risoluzione dell’Agenzia delle Entrate non hanno valore normativo) In Italia ci atteniamo a interpretazioni sulla base della buona fede e del buon senso.

Interpretando l’art.4 DPR 167/90, di seguito riportato per dovere di completezza, che dispone in sintesi a carico delle persone fisiche l’obbligo di dichiarare ai fini della tassazione investimenti e/o attività finanziare estere, se si detengono cryptovalute esse vanno riportate nel quadro RW al codice 14 valute virtuali.


Stay tuned....

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