Daniela Curcio

Business & Finanza

Daniela Curcio

Business & Finanza

Aspetti fiscali del Network Marketing

2021-05-30 16:15:29

Qualche nozione base per una visione più chiara.

Aspetti fiscali

Il "networker" è soggetto ad una disciplina fiscale, studiata per la particolare natura spesso squisitamente accessoria dei compensi derivanti da tale attività.
Nello specifico, ai fini delle imposte sui redditi, i compensi del networker sono soggetti a ritenuta alla fonte del 23% che viene trattenuta dall’azienda venditrice, che rappresenta il sostituto d’imposta, direttamente sul compenso percepito, fatta salva una quota a forfait di costi di gestione del 22% (in pratica, la tassazione secca avviene sul 78% dei compensi).
Da ciò ne deriva che tali redditi:
- non faranno "cumulo" e rimarranno completamente separati da eventuali ulteriori redditi;
- non saranno soggetti a IRPEF;
- non faranno nascere in capo al networker l'obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi tranne il caso in cui il soggetto percepisce o possiede ulteriori redditi o proprietà immobiliari.
Inoltre, i networker, sono considerati  lavoratori autonomi occasionali fino al raggiungimento di un reddito annuo di 5.000 euro netti (pari a 6.410,26 euro lordi) e, quindi, al di sotto di tale limite non dovranno aprire alcuna partita IVA anche svolgendo continuativamente tale attività economica.
Superata tale soglia di volume d’affari il networker dovrà aprire una propria partita IVA ma resterà escluso dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, non sarà soggetto agli studi di settore e/o parametri e  nemmeno all’IRAP.
Permarranno gli obblighi, sotto il profilo IVA di provvedere a versare mensilmente e in maniera autonoma l’IVA sulle vendite entro il 16° giorno del mese successivo, di disporre le comunicazioni IVA trimestrali e la presentazione della dichiarazione IVA.

Aspetti previdenziali e amministrativi

Per quanto concerne gli adempimenti previdenziali, il networker professionale (cioè colui che supera la soglia di 5.000 euro netti sopra indicata) deve iscriversi alla sola Gestione separata, ed è soggetto ad una aliquota del 25,98%, fino ad un massimale di euro 103.055, sul reddito imponibile, generato sempre fatta salva la quota forfetaria di costi pari al 22%, come evidenziato in precedenza.
Inoltre, tali contributi dovranno essere versati per i due terzi dall’azienda e solo per un terzo dal networker.
Per concludere, il networker professionista svolge per definizione un’attività strettamente professionale e quindi non è soggetti all’obbligo di iscrizione alla Camera di Commercio.