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Pizza figliata

2020-12-20 17:10:56

La “pizza figliata“, autentica specialità natalizia, tutta nostrana, la cui genesi è da circoscrivere nella zona dell'Agro caleno

  • La "pizza figliata", autentica specialità natalizia, tutta nostrana, la cui genesi è da circoscrivere nella zona dell'Agro caleno. Non vorremmo far torto a nessuno, ma testimonianze dirette, acquisite dalle massaie dei luoghi, ripercorrono questa bontà nelle cucine dei contadini di Camigliano, ma anche in quel di Pignataro, Calvi Risorta, Pastorano, Partignano e così via. Il dolce è detto anche "serpentone", titolo che, invero, non piace tanto, insomma, non suscita la stessa caratteristica della pizza figliata, sicuramente terminologia più rustica ed appropriata al nostro territorio. Già il colore del prelibato dolce, esposto con imponente trionfo, nelle vetrine, è biondo ambrato. È di buon auspicio per il palato, altrettanto la pasta, sottile, farcita di miele, con noci pestate, lo zucchero, sicuramente non di manica corta, e gli aromi naturali. Il miele, in particolare, ed il suo gusto,  dicono, rimane inalterato per diversi mesi. La preparazione della pizza figliata costituisce un autentico rituale, forse ancestrale e beneaugurante. Maria, non può che trasformarsi in una sacerdotessa, che con maestria e determinazione, si predispone in una movenza sistematica, tra il banco degli impasti ed il forno. Un cerimoniale quasi plastico, che trasmette una sicurezza per ciò che si andrà ad elaborare e creare. La farina viene impastata con le uova, l'olio d'oliva, lo zucchero ed il vino bianco; la pasta viene lavorata esclusivamente a mano, senza il supporto delle planetarie, e, successivamente, lasciata riposare per circa mezz'ora. In seguito la si stende su di un ripiano di legno, ed aiutandosi con il supporto di un matterello, per ottenere una sfoglia di forma ellissoidale, sulla quale verranno distribuite le noci, in modo uniforme e precedentemente lacerante e sminuzzate nel pestello. Determinante, a questo punto, l'aggiunta dello zucchero, le scorzette di limone e di arancio. Ecco, allora, il trionfo del miele. La sfoglia viene arrotolata su sé stessa in senso longitudinale, fino a formare un rotolo cilindrico, a sua volta ripiegato a ciambella. Dopo la cottura, che avviene in una teglia unta di olio d'oliva, si fa raffreddare e si cosparge ancora  con il miele e, poi, con zucchero. Ed a proposito di zucchero, immancabile il tocco di classe, con una pioggerellina sbarazzina ed intrigante di zuccherini colorati. Il dolce è un trionfo di bontà, e per chi ha avuto nonne dedite a questa prelibatezza, i ricordi si rincorrono nella mente. La pizza figliata è tradizione che, con la Pasticceria Natale, si trasforma in realtà. 

Link ricettahttps://blog.giallozafferano.it/inventaricette/pizza-figliata-serpentone/


Da provare ......

Dal comune di Pignataro  (CE) : l'amministrazione Comunale di Pignataro e dalla Pro Loco Pinetarium, ha inserita nell’elenco dei prodotti a Denominazione Comunale di origine De.Co., al fine di promuovere la tutela e la valorizzazione delle produzioni agricole, agrolimentari ed artigianali locali.

La Pizza Figliata non è solo una bontà golosa e infinita, poiché essa rappresenta un alimento che ha caratterizzato nel tempo l’agro rurale di Pignataro Maggiore, in particolare il borgo di Partignano, che rinnova questa tradizione in occasione dei festeggiamenti di San Vito e durante le Festività di Natale.


La Pizza Figliata di Partignano di Pignataro,clicca sul link sottostante

http://www.casertamusica.com/rubriche/cucina/Ricetta_della_pizza_figliata.htm