Benedetto Neroni

Business & Finanza

PILLOLA DI EDUCAZIONE FINANZIARIA BASE (DELLE BASI): COME FUNZIONA UN'OBBLIGAZIONE

2019-08-12 17:22:39

In questa 5a pillola di educazione finanziaria del mese di agosto, vediamo come funziona un'obbligazione (le azioni le abbiamo viste nella puntata precedente), ossia e più precisamente come si determina il suo rendimento NETTO che alla fine, stringendo, è quello che ci interessa no ? Bene...

Tralasciando il caso di un’obbligazione zero coupon (es. BTP,  che non staccano cedole), il rendimento di un bond è composto da due elementi, il primo è dato dalla cedola calcolata su base annua (o semestrale), il secondo consiste nell’eventuale differenza tra il prezzo finale rimborsato e quello investito.

Infatti, un’obbligazione può essere emessa alla pari, sotto la pari o sopra la pari. Nel primo caso, il più semplice, il rendimento coincide con la cedola annua, perché all’obbligazionista sarà rimborsato alla scadenza un capitale uguale a quello investito. Se, però, questi ha acquistato il titolo all’atto della sua emissione o successivamente, sul mercato secondario, a un prezzo più basso di quello a cui verrà rimborsato dopo X anni, tale differenza positiva determinerà un reddito ulteriore in suo favore, che rapportato al numero degli anni residui di durata del titolo e sommato alla cedola, darà origine al rendimento lordo.

Infine, l’obbligazione può anche essere emessa o acquistata sul mercato secondario a un prezzo superiore a quello al quale sarà rimborsato alla scadenza. Infatti, il prezzo lo determina il gioco della domanda e dell’offerta e, noto il valore percentuale della cedola annua, potrebbe divergere da quello erogato alla fine del contratto. In questo caso, la differenza negativa tra i due prezzi si sottrae alla cedola, una volta rapportata al numero degli anni residui del titolo, dando vita al rendimento. Questo, quindi, sarà in questo caso inferiore alla cedola.

Vediamo adesso la formula di calcolo del rendimento di un’obbligazione: R = C/P * 100, dove R è il rendimento, C la cedola annuale e P il prezzo di acquisto del titolo. Stiamo supponendo per semplicità che il prezzo di acquisto sia uguale a quello di rimborso finale.

Dunque, se ho acquistato a 100, P, un titolo che sarà rimborsato a 100 e che stacca cedola, C, pari a 5, il rendimento dell’operazione è pari al 5%.

Abbiamo appena visto sopra che un titolo può essere acquistato a un prezzo differente da quello a cui verrà rimborsato, per cui il calcolo si complica. Bisogna tenere conto, infatti, oltre alla cedola, anche di tale differenza di prezzo. In questo caso, la cedola va rapportata al valore di acquisto del titolo. Se ipotizziamo che nel caso di cui sopra sia stato pari a 90, si avrebbe 5/90 + 100 = 5,55%.

In realtà, il calcolo sarebbe ancora più complicato. Infatti, una cosa è avere acquistato a 90 un titolo che mi sarà rimborsato a 100 tra 10 anni, un’altra è che sia rimborsato a 100 tra 2 anni. Ecco, quindi, che la differenza di prezzo, suddivisa per 100 e sommata all’unità va posta sotto radice di grado n, dove n sta per i numeri di anni residui del titolo. Il risultato sarà a sua volta moltiplicato per 100 e sommato al valore percentuale annuo della cedola, ottenendo così il rendimento.

Esempio, bond decennale acquistato a 90 e rimborsato a scadenza a 100 e con cedola annua al 5%. Calcolo del rendimento

5% +( (100 – 90)/100 +1 ^ 10 * 100)

dove ^ sta per radice decima di (100 – 90)/100 +1. Nello specifico, si otterrà 0,95% + 5% = 5,95%.

Il calcolo del rendimento delle obbligazioni non è quindi sempre semplice.

Tuttavia, esemplificando...

 L’investimento in obbligazioni funziona così:

  • al momento dell’acquisto paghi il valore corrente dell’investimento (in genere 100, anche se raramente alcuni bond sono emessi a meno, in genere 95 o 97)
  • a scadenza otterrai il valore nominale del titolo (sempre  e comunque 100)
  • durante la vita del bond percepirai un interesse periodico su base annuale o semestrale -----------> LA C.D. CEDOLA
  • SIA SULLA CEDOLA CHE SULLA EVENTUALE PLUSVALENZA - IN CASO DI VENDITA DEL TITOLO OBBLIGAZIONARIO (BOND) PRIMA DELLA SCADENZA (PERCHE' E' OVVIO CHE PORTATO A SCADENZA UN BOND E' RIMBORSATO A 100 E QUINDI NON PUO' ESSERVI ALCUNA PLUSVALENZA, TRANNE I RARI CASI IN CUI LO SI E' PRESO SOTTO 100) SI PAGA IL CAPITAL GAIN
  • IL CAPITAL GAIN E' DEL 12,5% PER I BOND EMESSI NELLA UE, PER I BOND EXTRA UE REGIME ARMONIZZATO E' DEL 20%, REGIME NON ARMONIZATTO 26%

Infine tenete presente che...

 Per esemplificare il discorso, ho tenuto volutamente fuori:


1) Il discorso inflazione;

2) I rischi liquidità dell'emittente (bond emessi da società o stati poco solvibili, sono quelli con il rating basso, es. BBB e inferiori);

3) Il rischio cambio

QUI INFATTI MI INTERESSA DARVI LE BASI, UN DISCORSO PIU' COMPLESSO  E PRATICO, SPECULATIVO, LO FAREMO A SETTEMBRE NEI MODULI DEL CORSO DI CRESCITA FINANZIARIA...

PER ADESSO VI BASTI COMUNQUE SAPERE CHE UN'OBBLIGAZIONE PAGATA PIU' DI 105 NON E' MAI UN BUON INVESTIMENTO E PORTANDOLA A SCADENZA (VALORE DI RIMBORSO 100) SI RISCHIA UN RENDIMENTO NEGATIVO