Benedetto Neroni

Business & Finanza

Il bund tedesco e la bolla delle obbligazioni

2019-08-10 11:54:51

Nelle ultime ore, il quadro di mercato è mutato, a seguito di alcune novità, eccole.L’asta di 27 miliardi di dollari di governativi statunitensi a scadenza decennale è stata un mezzo disastro, con un bid to cover sceso sul livelli mai visti dal 2009. L’export cinese tira, segno che...

LO YEN ED IL BUND DECENNALE TEDESCO: UNA PERICOLOSA CORRELAZIONE


Il cambio dollaro-yen, sceso a inizio settimana sui minimi da inizio anno, si sta stabilizzando intorno a quota 106, area cruciale dal punto di vista grafico. La valuta giapponese, essendo il punto di partenza delle operazioni di carry trade, si può considerare un anticipatore della direzione dei mercati e, di conseguenza, ogni suo movimento, soprattutto quando è vicino ai supporti, va tenuto sotto controllo. Anche il rendimento del Treasury Note a dieci anni (1,73%), caduto su livelli precedenti l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, si trova su un’area di grande rilevanza per l’analisi tecnica.     

Nelle ultime ore, il quadro di mercato è mutato, a seguito di alcune novità, eccole.

L’asta di 27 miliardi di dollari di governativi statunitensi a scadenza decennale è stata un mezzo disastro, con un bid to cover sceso sul livelli mai visti dal 2009. L’export cinese tira, segno che la guerra commerciale con gli Stati Uniti non fa poi così male. La banca centrale cinese ha mostrato di voler fermare la caduta dello yuan. Il Giappone non è più offeso con la Corea del Sud: i due paesi sono tornati a scambiarsi merci. L’Arabia Saudita avrebbe chiamato altri paesi produttori di petrolio per orchestrare una risposta, in caso di nuovi ribassi del greggio.

Intanto, per effetto della corsa a proteggersi dalla recessione, una infinita maratona iniziata molti anni fa, la quantità di bond a valore negativo in circolazione nel mondo è arrivata alla sbalorditiva cifra di 15.000 miliardi di dollari. Ma se ci mettiamo anche la carta con tasso reale negativo, cioè quella con rendimento che non remunera nemmeno le attese di inflazione, arriviamo a 30.000 miliardi.

Siccome il mercato delle obbligazioni è meno incline alle esagerazioni e alle follie di quello delle azioni, si parla poco delle "bolle speculative" nel mondo delle obbligazioni, in quanto lo si ritiene un mondo più serio, più preciso nel valutare i rischi ed i ritorni. Ma 15.000 miliardi di dollari di carta a rendimento negativo sono una cifra così colossale ed assurda, tale da poter affermare che il mercato dei bond oggi assomiglia tanto a Wall Street al tempo delle dot com. 

Non è detto che si sia arrivati al momento dello storno. Questo ammasso stellare di carta potrebbe continuare ad espandersi per altri mesi, ma oggi, con questi segnali, si può affermare che nei prossimi giorni, la corsa alle obbligazioni potrebbe prendersi una pausa.
Se lo yen dovesse fermare la sua ascesa, potrebbe rallentare anche la discesa del rendimento del Treasury Note e per simpatia, anche il Bund tedesco potrebbe invertire la rotta allontanandosi dal picco negativo di rendimento a -0,60%.

E' bene precisare che dal maggio scorso chi investe nel Bund decennale tedesco guadagna solo perchè il prezzo si rivaluta costantemente. Una pura illusione ottica perchè se non si affretta a prendere profitto lo stesso investitore ha la certezza di perdere da qui alla scadenza del titolo. 

In uno scenario senza precedenti storici, oggi tutte le obbligazioni emesse dal Tesoro della Germania, con scadenza da 1 mese a 30 anni, hanno rendimento negativo