Benedetto Neroni

Business & Finanza

Giornate importante sui mercati finanziari

2019-07-03 07:30:01

Oggi sarà una giornata importante sui mercati finanziari. Le borse europee potrebbero subire l'effetto delle nomine politiche di ieri (in particolare quella della Lagarde a direttore della BCE), mentre nel pomeriggio negli USA verranno diffusi importanti dati macroeconomici. Intanto ieri l'oro...

I mercati hanno metabolizzato la tregua sulla guerra commerciale senza entusiasmarsi più di tanto. Nessun indice principale, a parte l'S&P500 (peraltro nel nostro portafoglio ETF) ha aggiornato i record storici precedenti. Comunque sia, si registrano diffusi tentativi di spingere ancora al rialzo in un quadro di fondo che migliora. A livello globale l’indice MSCI delle Borse mondiali (+0,25%, 529) ha messo a segno il quarto rialzo di seguito e si è spinto sui top da settembre 2019. I massimi storici sono ormai in vista in area 550 punti. Da inizio anno +15,8%. L'indice MSCI Emerging Markets (invariato, 1.064) ha nel mirino la prima dura resistenza in area 1.080/1.100 punti. Da inizio anno +10,2%.

FTSEMib (+0,6%, 21.392). Nel finale di seduta si è rafforzato grazie alla crescente aspettativa che la procedura di infrazione verrà per archiviata. Bene le Utility favorite dal calo dei rendimenti. Penalizzate per la stessa regione le banche. Il quadro grafico resta sempre ingabbiato tra il primo obiettivo a quota 22mila punti e il supporto strategico a 20mila/19.700.

Commodity. 

Brent (62,6 usd), Wti (56,4 usd). Il petrolio ha perso il 4% proprio nel giorno degli annunci dell’Opec sulla salvaguardia dei livelli di produzione. Ciò dimostra quanto sia ancora scarsa la fiducia sulla ripartenza del ciclo economico globale. Le anticipazioni sull'andamento delle scorte Usa segnalano un altro calo settimanale di 5 milioni di barili. Operatività. Manteniamo una visione positiva, ma data la forte volatilità preferiamo intervenire su livelli discriminanti. Sul Wti, scattati gli acquisti in area 51 usd, prenderemo profitto a 63 usd. Sul Brent compreremo sulla debolezza a 60 usd e/o sulla forza su rottura di 69/70 usd.

Oro (1.426 usd, +0,5%). Il metallo prezioso ieri ha messo a segno un guadagno del 2,5%. Segno che l'interesse del mercato è ancora robusto nella prospettiva di uno scenario dei tassi in progressivo allentamento. Operatività. Sfruttare eventuali correzioni verso 1.400/1.350 usd per comprare. Target 1.500/1.520 usd. Cambio di scenario e stop loss sotto 1.300 usd.

Forex.

Euro/Dollaro (1,129). Il Dollaro consolida i guadagni delle ultime due sedute. Non crediamo che le nomine UE saranno in grado di spostare il baricentro. Ormai si guarda alla riunione Fed di fine luglio. Tendenza di fondo saldamente favorevole al dollaro. Operatività. Sfruttare risalite verso 1,14/1,145 per acquistare Dollari. Obiettivi di trading a 1,12 e 1,10.

Valute Emergenti. Molte divise consolidano i recenti guadagni e alcune di esse spingono ancora. E' il caso della Lira turca e del Peso Argentino che si portano su nuovi massimi da aprile. Rendimenti più attraenti e minori preoccupazioni sulla tenuta dei conti pubblici favoriscono la ripresa e noi condividiamo suggerendo di incrementare il peso.

Bond.

Italia. Per il BTP è stata un’altra giornata trionfale: il rendimento del decennale è sceso a 1,83%, nuovo minimo da maggio 2018, ed il biennale è prossimo allo zero (0,01%). Risale la fiducia anche contro il resto della periferia: lo spread contro la Spagna è sceso a 155 punti base, minimo da aprile. La Commissione Ue dovrebbe ritirare oggi la raccomandazione di procedura per debito eccessivo sull’Italia, ritenendo i conti pubblici italiani del 2019 in linea con il Patto di Stabilità. Il confronto tra Italia e istituzioni europee è solo rimandato all’autunno, quando il governo dovrà ripresentare i conti a Bruxelles. A quel punto la Commissione, non più a fine mandato, potrebbe chiedere spiegazioni sui 18 miliardi di euro di introiti da privatizzazioni di cui nessuna sa nulla e sull’andamento del debito. Operatività. Ci godiamo il buon momento. La tendenza al recupero si è rafforzata con il pieno sfondamento al ribasso di area 2%. Si può rientrare in acquisto puntando a un target a 1,60%/1,50%.

Usa. Il mercato si aspetta una Fed estremamente accomodante e punta ancora sui Treasury. Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso a 1,95%, nuovo minimo dal 2016. Il rendimento del Treasury 2 anni è sceso a 1,73% da 1,78%. Lo spazio di discesa dei rendimenti si sta riducendo velocemente. Impariamo a non fidarci troppo degli eccessi. Quando i rendimenti erano sopra il 3% i Treasury non li voleva nessuno e Websim li ha largamente consigliati! Puntiamo sul 2 anni a un target di 1,50% di rendimento per prendere profitto.

Germania. Il solidissimo bund decennale guadagna ancora terreno, il rendimento sprofonda a -0,36%, nuovo minimo storico. Il concetto di fondo per giustificare questi livelli è semplice: la Bce inonderà di liquidità il mercato mente inflazione e crescita resteranno bassissime. Si nasconde quindi una profonda sfiducia nei confronti dell'azione dei banchieri centrali che noi non condividiamo. Lato nostro, rendimenti negativi non ci interessano nemmeno sulle scadenze brevi, figuriamoci su quelle lunghe! Attenzione però che,  data la forza del trend, è meglio aspettare segnali di inversione prima di intervenire con strategie short.