Cristina Passarani

piante medicinali

2021-03-26 13:17:35

viola

Le proprietà della Viola, che ammetto fino a non molto tempo fa ignoravo, sono parecchie e interessanti anche nel quotidiano: io la ritenevo, pur rispettandola, una pianta indispensabili solo per il giardino, per i suoi fiori e le sue foglie, in virtù della ricchezza e dell’allegria che apportano all’insieme, mese dopo mese. Invece la Viola ha proprietà diuretiche, lassative, sedative, espettoranti e può essere utilizzata sia per fare i gargarismi che per purificare il corpo.

Questa pianta è molto spesso presa in considerazione nei trattamenti di disturbi epidermici, o dei polmoni e del sistema urinario. E’ vero che non esiste, per ora, prova scientifica, dei suoi effetti, ma molti ci credono e utilizzano la Viola per stare meglio.

Non è un exploit moderno, o new age, fin dall’antichità un tè con i fiori secchi o freschi di viola del pensiero non lo si negava a nessuno per curare i più svariati disturbi. Spasmi e infiammazioni a livello toracico e polmonare, in primis, e poi anche febbre e raffreddore. Non nel té ma come unguento o comunque ad uso esterno, la Viola era un buon rimedio per curare croste, prurito e ulcere e per trattare eczemi e dermatiti da sudore. Quando si tratta di far del bene alla pelle, spesso le si associa l’ortica.

Unita alla farfara, invece, questa pianta ha un’azione lenitiva in caso di problemi polmonari o del tratto respiratorio: assume quindi una funzione espettorante e antinfiammatoria e viene raccomandata per infezioni batteriche del tratto respiratorio e bronchiti. Un ulteriore campo di azione della Viola, accompagnata da gramigna e buchu, sono infine le sgradevoli e fastidiose infiammazioni urinarie.

Questo lo sostengo io ma non sono l’unica: questo fiore ha un ottimo effetto sull’umore di chi lo incontra in giardini e aiuole. Una esplosione di colori in città ha la sua importanza, sulla mia salute mentale e anche, di conseguenza, fisica.

Alcune particolari specie di Viola, poi, hanno particolari utilizzi specifici: la cornuta,con il suo grande fiore, viene spesso usata recisa, quella odorosa, invece, intuibilmente ha un gran successo nell’industria confettiera per produrre fiori freschi cristallizzati nello zucchero. I bonbons à la violette sono una specialità della città di Tolosa in Francia, ma a parte questa chicca l’odorosa è utilizzate in profumeria e nella produzione di pecorini dolci: essenze e formaggini.