Cristina Passarani

piante medicinali

2021-03-26 13:09:22

Robinia pseudoacacia

Questa pianta, al di là delle dicerie, è molto apprezzata nel presente dagli animi pragmatici perché pur avendo una limitata longevità (60-70 anni), ha un’alta velocità di crescita ed una estrema adattabilità. Infatti viene usata senza troppo far impazzire, come pianta ornamentale nei centri urbani.

Di varietà ornamentali di Robinia pseudoacacia ne esistono molte e tutte sfoggiano la tipica abbondante e profumata fioritura primaverile. Oltre al lato estetico, legato al fiore, è molto apprezzata per il legno e come pianta nettarifera.

ma delle proprietà della pianta nei confronti del nostro fisico. La Robinia pseudoacacia contiene vitamine (A, B1, B2 , B3) e minerali come calcio, fosforo, ferro, magnesio, sodio, potassio, zinco e oli essenziali, inoltre è ricca di fibre, carboidrati, proteine e glucosidi. Oltre ai fiori, si può dire che sia una pianta che “ci fa rifiorire”, ha infatti proprietà emollienti, protegge le mucose dall’eccessiva acidità come pirosi gastrica o esofagite.

In erboristeria si trova facilmente, la modalità utilizzata per l’assunzione è soprattutto la tintura madre, chiesta per trattare raucedine e faringiti. Poi tornano in scena i fiori, nelle tisane per rilassare, spesso in mix contenenti altre piante dai simili poteri. Se poi ci troviamo a leggere, a tempo perso, l’etichetta di dentifrici, polveri e paste, possiamo incontrare anche qui la Robinia pseudoacacia.

In passato la corteccia di questa pianta veniva usata come lassativo e tonico, le foglie invece, per stimolare il vomito e per aiutare un corretto funzionamento del fegato. Tutto ciò nonostante sia foglie sia corteccia contengano un alcaloide considerato tossico. Un altro uso dei fiori, oltre alle tisane per il relax di cui abbiamo parlato, cotti e mangiati venivano utilizzati per attenuare le infiammazioni oculari.

Ottimo oltre che ricco di poteri omeopatici apprezzati, anche il miele, liquido, energizzante, ambrato. Il sapore è delicato e piace anche ai bambini e anche da chi non ama quei generi di miele con il sapore molto deciso, che io invece adoro: castagno ed eucalipto, due esempi per tutti.

Un’altra caratteristica vincente del miele di questa pseudoacacia è la ricchezza in Levulosio, sostanza che lo rende tollerabile, in piccole dosi, anche da chi soffre di leggero diabete. Per finire, anche il miele potrebbe avere proprietà blandamente lassative.

Robinia pseudoacacia in cucina

I fiori di Robinia pseudoacacia sono un tocco originale e gustoso con cui personalizzare ricette base forse banali. Stupiremo. Ad esempio possono diventare dolci frittelle, preparando una pastella a base di uova, farina, zucchero, latte, un pizzico di sale e un goccio d’olio.

Friggendo il tutto e poi cospargendo di zucchero a velo e aggiungendo uvetta sultanina, mele o altre leccornie a piacere. Sempre dei fiori di robinie in pastella c’è anche la versione salata e, simile e molto gustosa, la frittata. Altri esempi di Robinia pseudoacacia da gustare: in liquori e marmellate.