Cristian Zecca

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LE BELLEZZE DEL SALENTO 🌞🌊🌬

2019-09-26 17:33:57

Mustazzoli 😋🍩

I mustazzoli sono forse l’esempio culinario più indicativo del fatto che il Salento sia stata una terra ‘crocevia’ di popoli e culture. Si dice, infatti, che l’origine di questi biscotti non lievitati ricoperti da una leggera glassa a base di cioccolato che li rende ancor più gustosi sia araba. Oramai sono talmente diffusi che è possibile trovarli ovunque, ma in passato toccava aspettare una delle tante feste patronali per poter assaporare questo dolce che insieme alla ‘cupeta’ rappresenta la tradizione

Mostaccioli mustazzoli mustaccioli

I mostaccioli o mustazzoli sono dei dolci tipici comuni a diverse regioni italiane fatti con un impasto che ha come ingredienti farina, zucchero, mosto di uva cotto oppure cotto di fichi, frutta secca come le mandorle, miele, e ancora cannella, cacao, scorze di agrumi, altri aromi e spezie “invernali” come i chiodi di garofano.

Riconosciuti come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (P.A.T.) in alcune regioni come la Sicilia, i mostaccioli o mustaccioli sono molto diffusi anche in altre regioni del Sud come del Nord: dalla Calabria e Campania (a Napoli sono i mustacciuoli) fino alla Lombardia.

La forma dei mustazzoli è varia: allungata, ovaleggiante, può essere anche squadrata, trapezoidale o raffigurare sembianze umane o animali. Spesso la superficie è ricoperta da una sottile glassa di cioccolato. Anticamente il mustacciolo si offriva all’ospite in partenza, specie dopo le feste natalizie in occasione delle quali il dolce veniva e viene preparato.

Mostaccioli o mustazzoli: origine, cenni storici e varianti

Le origini dei mostaccioli o mustazzoli, di questi biscotti non lievitati (come nella tradizione araba) e cotti al forno, è molto antica. Già lo scrittore romano Marco Porcio Catone (234-149 A.C.) nel suo “De agricoltura” ne riporta la ricetta: intridi un moggio di farina con il mosto, aggiungici anice, cumino, due libbre di grasso, una libbra di cacio e della corteccia di alloro, quando avrai impastato e dato la giusta forma, cuoci sopra foglie di lauro.

Mostacciolo deriva da mustaceum che presso i romani indicava appunto una focaccia dolce al mosto d’uva cotto su foglie di lauro. Analogamente con il termine mustaceus veniva indicata una torta di nozze a base di farina, mosto e molta cannella. Già a partire dal 1700 i ricettari di dolci si arricchirono di diverse versioni di mustazzoli, più o meno elaborate.

Facendo un balzo avanti nei secoli si arriva alle tante ricette regionali odierne. I mostaccioli che ancora oggi sono più vicini a quelli originali sarebbero quelli tipici dell’Abruzzo fatti con mosto cotto e miele, a differenza ad esempio di quelli pugliesi, chiamati anche castagnette, a base di cotto di fichi e non di mosto. Altra regione, altra ricetta tipica, con i mustazzoli siciliani fatti con farina, purea di fichi d’india o sciroppo di fichi secchi o mosto di vino rosso, abbondante miele fuso e mandorle tritate.

I mustaccioli a seconda degli ingredienti privilegiati nell’impasto possono essere duri o anche morbidi per un dolce tradizionale natalizio buono comunque in ogni momento dell’anno e in qualunque momento della giornata, dalla prima colazione al dessert.

 Questi deliziosi dolcetti si sposano benissimo sia con il latte e il tè, sia con il vino, per questo sono amati da adulti e bambini. In Salento vengono venduti anche d’estate durante le feste patronali dei paesini di provincia e si gustano tutto l’anno acquistandoli da pasticcerie artigianali.