Cristian Zecca

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LE BELLEZZE DEL SALENTO : LEVERANO - CHIESA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE

2019-07-12 13:00:44

La chiesa della Madonna della Consolazione risale al XVII secolo e la sua costruzione è legata, secondo la tradizione, al ritrovamento miracoloso di un’immagine della Vergine.

Chiesa della Madonna della Consolazione

La Chiesa della Madonna della Consolazione risale al XVII secolo e fu eretta in seguito al ritrovamento miracoloso di un'immagine della Vergine. L'interno conserva tuttora l'immagine della Vergine Odigitria di epoca bizantina. L'attuale edificio venne ricostruito nel 1965 in quanto, l'elevazione della chiesa a parrocchia nel 1957, comportò l'ampliamento della struttura e quindi la demolizione della preesistente per dar luogo a un nuovo edificio più ampio.
Dell'originaria costruzione seicentesca rimangono una statua in cartapesta della Madonna della Consolazione, un bassorilievo rappresentante la Resurrezione Cosmica proveniente dall'altare maggiore, la tela del 1605 opera del neretino Donato Antonio D'Orlando raffigurante la Trinità con i Santi FrancescoAntonio e un dipinto ad olio su tela rappresentante l'Immacolata con San Gaetano da Thiene e il papa Paolo IV.

Descrizione

Al centro della facciata esterna vi è un mosaico raffigurante la Madre della Consolazione con il Bambino recante la croce gemmata, simbolo della Pasqua della Salvezza e, in corrispondenza di questo, al centro della facciata interna, un mosaico raffigurante, nella croce nimbata che si eleva su una grande lettera M (simbolo di Maria, Madre del Redentore). Nell’unica navata, da cui è costituita l’aula ecclesiale, entrando si può vedere a destra la tela raffigurante la Trinità con Santi del D’Orlando (1562-1622). Sulle pareti (a destra e a sinistra) sono collocate le scene scultoree della Via Crucis (opera di V. Tondo, 1970 circa). A destra, tra la tela e la Via Crucis, vi è la porta interna della Cappella del SS.mo Sacramento, mentre sulla parete sinistra, verso il centro, vi è una nicchia che nella forma ribadisce l’abside nella quale è collocata la statua ottocentesca (di scuola napoletana in cartapesta, con il capo in terracotta) raffigurante la Madre della Consolazione con il Bambino recante la croce pasquale. Sempre sul lato sinistro, quasi in cima, prima dell’ambone, è inserita una scultura di A. Gennari (1971), raffigurante una Risurrezione cosmica intorno a Cristo che sormonta il fonte battesimale. Tra la statua ottocentesca e questo pannello della risurrezione è stata collocata una pala-icona (dell’atelier del monastero di Bose) raffigurante l’abbraccio degli apostoli Pietro e Paolo. Di fronte a questa, sulla parete destra, ha trovato collocazione definitiva un’altra tela settecentesca (di scuola salentina) raffigurante la Vergine Immacolata con Santi. Sia questa che quella del D’Orlando sono state restaurate dalla signora A. Muci, con l’intervento oneroso della provincia di Lecce (negli anni 1994-1999 circa).

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