Cristian Palusci

Una nuova recessione all'orizzonte?

2018-11-13 15:53:44

Come non mi stancherò mai di ripetere, non ha senso parlare di bitcoin e criptovalute senza calarle nel contesto finanziario internazionale. E l'attuale scenario macroeconomico non è dei migliori.

Contrariamente a quello che sentiamo ripetere dai media mainstream, la scintilla per una nuova crisi, ancora più violenta di quella del 2008, potrebbe arrivare dagli Stati Uniti e non dall'Europa.

Non sono affatto sicuro che, almeno nel breve periodo, il mercato delle Valute Digitali potrà beneficiare di uno scenario macroeconomico caratterizzato dal debito, crollo del potere d'acquisto dei consumatori e crisi dei mercati finanziari.

Chi dice il contrario, ostentando granitiche certezze, o è in malafede o, peggio, non ha proprio idea di quello che sta per succedere.

In tale contesto, non è sbagliato iniziare ad accantonare asset per la riserva di valore a protezione del proprio capitale.

Certamente il buon vecchio oro e, in controtendenza con i canoni finanziari ortodossi, il bitcoin (NON le criptovalute, in questo caso mi sto riferendo esclusivamente al bitcoin) come asset alternativo che potrebbe garantire uno stesso livello di protezione del potere d'acquisto del proprio capitale, se non addirittura un aumento del valore, a fronte di un'inflazione sempre più aggressiva.

D'altronde è sufficiente osservare i grafici logaritmici dei due asset, per rendersi conto di quale sia stato il più remunerativo negli ultimi 5 anni.

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